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giovedì 5 settembre 2019

SANDRO ANGELUCCI: "IL GIURAMENTO DEI MINISTRI"


IL GIURAMENTO DEI MINISTRI
 
Sandro Angelucci,
collaboratore di Lèucade










Hanno giurato.
Con la mano sul cuore,
leggendo la formula
ripetendo a memoria,
firmando tremanti e commossi
o con decisione e fermezza.
Vi sento - sapete? -
Guardate che state sbagliando:
non sono di destra né di sinistra.
Scrivo pochi, semplici versi
perché abbia voce
quella parte di me
che non sente ragioni, che ancora ci crede
e ascolta chi giura
cantando, come ogni mattino,
fedeltà alla vita
dal ramo del pino che vedo
sporgendomi dalla finestra.

5 commenti:

  1. Grazie Sandro, in pochi versi hai detto tutto quello che un poeta poteva dire sulla politica italiana attuale...Molto suggestivo il finale di chi sta alla finestra e sul ramo di pino, una metafora della consapevolezza e dell'ingenuità insieme che forse solo a pochi è dato. Giusy Frisina

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  2. Eppure, in questo mondo "ribaltato", chi non è "di destra né di sinistra" viene accusato di qualunquismo! Chi non parteggia, portando il proprio cervello all'ammasso; chi non vuole amputarsi di un arto e "ancora ci crede" a "quella parte di sé" (il proprio cervello arcano) che giura "fedeltà alla vita", all'amore, alla terra ed al cielo che ci sono stati dati in custodia e che invece noi deturpiamo; chi ha rispetto per ogni cosa che vive (comprese destra e sinistra), ma non si lascia rubare a se stesso, viene disprezzato e definito un ignobile "individualista"! In questo mondo "ribaltato", purtroppo, abbiamo scambiato i ruoli dell'assoluto e del relativo.
    Franco Campegiani

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  3. Poesia ironica e amara, che fotografa il teatrino delle maschere vuote. La voce del poeta, che osserva dal suo ramo, intercetta le amarezze di tanti che sapendo della inadeguatezza voltano lo sguardo altrove e continuano indifferenti. Ecco, il poeta "vero" serve a farci fermare per riflettere e prendere posizione.
    Bravo Sandro, per la composizione e grazie per lo sprono poetico.

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  4. Non sa rinunciare alla multisonante poesia il nostro caro Sandro Angelucci, pur commentando una stagione politica vissuta recentemente a dir poco grottesca. Fedele alla vita prima di tutto, e alla natura che ci guarda amorevole nonostante tutto, ispirandoci altre fonti di consolazione, e alla forza della poesia che gli permette di esprimere se stesso. E allora parteggiamo con lui e la sua gentile ironia: “Hanno giurato./Con la mano sul cuore,/leggendo la formula…”

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  5. Ringrazio coloro che hanno voluto esprimersi sui miei versi:
    Giusy Frisina per aver colto la valenza poetica e non politica dei miei versi: tenevo moltissimo a questo;
    Franco Campegiani, che ribadisce il concetto "ribaltando" l'dea del qualunquismo;
    Francesco Casuscelli, che parla di una presa di posizione personale e non massificata;
    Maria Grazia Ferraris, che evidenzia la mia irrinunciabilità al canto fedele alla vita anche in campo sociale.

    Sandro Angelucci

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