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giovedì 2 gennaio 2020

CARMEN MOSCARIELLO: "MODIGLIANI L'ANIMA DIPINTA"

                                                                         
                                                                                        Carmen Moscariello,
                                                                                       collaboratrice di Lèucade

CARMEN MOSCARIELLO: MODIGLIANI L’ANIMA DIPINTA

Un grande libro, questo della Moscariello, che ti coinvolge ictu oculi per impostazione e bellezza editoriale: in copertina dipinto di donna nuda la cui immagine prosegue  nell’aletta, nel risvolto di quarta note bio-bibliografiche della scrittrice, e in quarta lacerti di note di autorevoli critici: Carlo di Lieto, Marcello Carlino, Giuseppe Iuliano. Eclettica, polivalente e versatile la Moscariello ha dato alla luce una trentina di opere . Regista, scenografa, ha pubblicato circa 1500 articoli collaborando con  “Il  Tempo”. Ho avuto il piacere e l’onore di scrivere per la sua poesia, facendo anche la prefazione al suo “L’orologio smarrito” e sempre ho trovato un animo fresco e generoso in una versificazione asciutta e in sintonia con la grande ebollizione emotiva. Autrice proteiforme ha sempre  dimostrato di possedere una scrittura giusta per ogni tipo di contenuto: poetico, narrativo, critico, artistico. In questo volume l’argomento volge sulla vita e l’attività pittorica di Modigliani (Modì). Il libro è  sostanziato da documenti di grande rilevanza filologica, che convalidano con la loro epistemologia  la vicenda tormentata di un artista tra i più importanti dell’altro secolo, in attività tra Italia e Francia. L’introduzione al testo porta la firma di Marcello Carlino, mentre la postfazione di Giuseppe Iuliano. X i capitoli  che si dipanano uno dietro l’altro con malizia connotativa e soprattutto con un linguismo tanto chiaro e suggestivo quanto quello di un romanzo che ti tiene avvinto dall’inizio alla fine: Les plages pour les ventes, dove spicca il paragrafo dedicato a “L’arte di Modigliani tessuta di verità”, Il canto della rosa, in evidenza La malaise de vivre dell’artista, un sentimento che lo rende moderno e poeticamente à la page con gli scrittori del suo tempo, Il falco e la semenza dei cieli, dove la malinconia, il sogno, e lo sfondo romantico del suo pennello, danno una visione suggestiva e realistica di Modigliani, Relazioni incongrue, dove risalta “Il mio maledetto occhio di italiano”, Il dio del fuoco e la dea Maya, il Période nègre, Lei è in me come un’ossessione, in cui primeggia la turbolenza e l’amore di Anna Achmatova, L’araba fenice,  La poesia è amore che arde, in cui fascino, dolore  e la diletta Jeanne costituiscono il cuore dell’VIII capitolo, L’immenso spirito, e infine l’ultimo capitolo, il decimo, Spazi d’autore: il mondo poroso dell’arte. Seguono:  Testimonianze, dediche, cataloghi, le opere di Modigliani, bibliografia. Un testo di grande pregio artistico, d’intuizione emotivo-scritturale, dove la Moscariello fa brillare tutto il suo ingegno di donna intelligente e sensibile nello interpretare e rielaborare un contenuto non sempre agevole ma che ella ha saputo far confluire nelle sue forti e gentili doti interpretative. Giuseppe Iuliano così scrive in un lacerto di quarta: “Una scrittura a più fili. Tutti insieme, resistenti integri “spezzati”, male annodati eppure  ben stretti per comporre un’unica compatta e giornalista fascinosa, maestra di grazia e spola, per ri-scrivere la storia umana ed artistica di Amedeo Modigliani.”. Un libro che ogni cultore d’arte e non solo dovrebbe avere bene in vista  negli scaffali della sua biblioteca.   

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