Carmen Moscariello, collaboratrice di Lèucade |
CARMEN
MOSCARIELLO: MODIGLIANI L’ANIMA DIPINTA
Un
grande libro, questo della Moscariello, che ti coinvolge ictu oculi per impostazione
e bellezza editoriale: in copertina dipinto di donna nuda la cui immagine prosegue nell’aletta, nel risvolto di
quarta note bio-bibliografiche della scrittrice, e in quarta lacerti di note di autorevoli critici: Carlo di Lieto, Marcello Carlino, Giuseppe
Iuliano. Eclettica, polivalente e versatile la Moscariello ha dato alla luce
una trentina di opere . Regista, scenografa, ha pubblicato circa 1500 articoli
collaborando con “Il Tempo”. Ho avuto il piacere e l’onore di
scrivere per la sua poesia, facendo anche la prefazione al suo “L’orologio smarrito”
e sempre ho trovato un animo fresco e generoso in una versificazione asciutta e
in sintonia con la grande ebollizione emotiva. Autrice proteiforme ha sempre dimostrato
di possedere una scrittura giusta per ogni tipo di contenuto: poetico,
narrativo, critico, artistico. In questo volume l’argomento volge sulla vita e
l’attività pittorica di Modigliani (Modì). Il libro è sostanziato da documenti di grande rilevanza
filologica, che convalidano con la loro epistemologia la vicenda tormentata di un artista tra i più
importanti dell’altro secolo, in attività tra Italia e Francia. L’introduzione
al testo porta la firma di Marcello Carlino, mentre la postfazione di Giuseppe
Iuliano. X i capitoli che si dipanano
uno dietro l’altro con malizia connotativa e soprattutto con un linguismo tanto
chiaro e suggestivo quanto quello di un romanzo che ti tiene avvinto dall’inizio
alla fine: Les plages pour les ventes, dove spicca il paragrafo dedicato a
“L’arte di Modigliani tessuta di verità”, Il canto della rosa, in evidenza La
malaise de vivre dell’artista, un sentimento che lo rende moderno e
poeticamente à la page con gli scrittori del suo tempo, Il falco e la semenza dei cieli,
dove la malinconia, il sogno, e lo sfondo romantico del suo pennello, danno una
visione suggestiva e realistica di Modigliani, Relazioni incongrue, dove
risalta “Il mio maledetto occhio di italiano”, Il dio del fuoco e la dea Maya, il
Période nègre, Lei è in me come un’ossessione, in cui primeggia la turbolenza
e l’amore di Anna Achmatova, L’araba fenice, La poesia è amore che arde, in cui fascino,
dolore e la diletta Jeanne costituiscono
il cuore dell’VIII capitolo, L’immenso spirito, e infine l’ultimo
capitolo, il decimo, Spazi d’autore: il mondo poroso dell’arte. Seguono:
Testimonianze, dediche, cataloghi, le opere di Modigliani, bibliografia.
Un testo di grande pregio artistico, d’intuizione emotivo-scritturale, dove la
Moscariello fa brillare tutto il suo ingegno di donna intelligente e sensibile
nello interpretare e rielaborare un contenuto non sempre agevole ma che ella ha
saputo far confluire nelle sue forti e gentili doti interpretative. Giuseppe
Iuliano così scrive in un lacerto di quarta: “Una scrittura a più fili. Tutti
insieme, resistenti integri “spezzati”, male annodati eppure ben stretti per comporre un’unica compatta e
giornalista fascinosa, maestra di grazia e spola, per ri-scrivere la storia
umana ed artistica di Amedeo Modigliani.”. Un libro che ogni cultore d’arte e
non solo dovrebbe avere bene in vista negli scaffali della sua biblioteca.
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