Dai
tempi
Già ti conosco / meglio, ti ho riconosciuto
Sei lo stesso / dei tempi della clava
che si ostina con la pietra focaia
che mi stringe / al riparo dagli orsi
Sei l’antico etrusco
che abbraccio sul sarcofago
il bizantino con me nel mosaico
Ti ho riconosciuto
Sei lo stesso / con me steso sul triclinio
mentre sorseggi assenzio e mi accarezzi
Sei il fontanone romano / che mi schizza
e io la vestale che
scherza con il getto
Sei lo stesso con cui danzo
il minuetto e mi difende
da chi tenta lo sgambetto
Lo stesso che adesso
mi accompagna in ascensore
mentre clicca su fb “mi piace” o “commenta”
e che su Marte mi sposerà all’istante
cercando un varco telematico al consenso
Lo stesso sei, che stringo a me
dai tempi / ad
adesso.
Preghiera del Poeta
Quando
uscirà / il mio nuovo libro
avrà pagine
di vento, i colori del tramonto
inchiostro
d’alba / la pelle dei bambini
di tutto il
mondo
Il mio nuovo
libro / quando uscirà
sarò uscita
anch’io,e fuor di scena detterò
parole
intrise della saggezza
di chi non
più la cerca
Sarà allora
che il mio Editore
venderà
copie a milioni / e le ristampe
e
presentazioni ovunque /ed interviste
Quando
uscirà / il mio nuovo libro
sarò famosa
d’erba e nuvole
e da un
angolo di cielo, assaporerò finalmente
ciò a lungo
negatomi
E se mi
commuoverò
il mio
sorriso / rifranto all’infinito
avrà tutte
le sfaccettature
della luce,
rugiada mattutina le mie lacrime
Il mio
pubblico immenso:
ogni poeta /
ogni ricerca di senso
Sarà storia
il trascorso, il vissuto un esempio
consiglio
ogni sbaglio
Senza
rilegature le pagine, si spargeranno a mille
seme di
giudizio / maturato a pelle, perle di esperienza
Rilassata /
altrove, ne gusterò
il sapore,
raccogliendo il frutto
del mio
trascorso ardore
Ora che più
non preme
anche se
oltre, il senso, non
verrà
disperso / eredità sofferta
ma mai
rimorso, il tentativo di suggerimento
Non più
resoconto
né agli
altri, né a me stessa
(In morte
di Mario Luzi
con la vita
o meglio / il suo diporto
Ora / altro
poco conta, caro
né più né
meno di come ti ricordo
Col vivere
si versa / al vivere un acconto
ma sempre
infine ti si riversa il conto
in scomodo
ritardo, prolisso contrattempo
Fili di
carrucola dipanano, strane circostanze / meccanismi
ricordi a
branchi / brancolano il buio
ed io qui in
attesa di dire - cosa? -
Quello che è
stato, o quel ch’essere poteva?
Qui con i
miei fantasmi / (a) tracimare
sciogliendo
il giusto, il vero dal superfluo
scandagliandone
il ritmo ed il meandro
scindendo l’essere
dal non /
l’ora dal quando
Lo strano
riversarsi / lo strasogno
tra
annichilimento e resoconto / catarsi
a summa del
percorso, quel tuo darsi – strano a dirsi –
in fogli
sparsi / aspersi di consenso, di non detto
Discorsi –
quanti, (ricordi?) – sui corsi e sui ricorsi
il
pessimismo / bicchiere mezzo vuoto
l’ottimismo,
se è bicchiere mezzo pieno
l’altra metà
è fine del sentiero
Ed ora qui /
a riflettere se è vero, se esista un
senso al verso
del
pensiero, o se tutto è già scritto, falso e vero
Se è nel
libro che ti addossi contro / in quel palmo riverso
nascita e
mescita, rimescolìo d’intenti / fraintendimenti
E noi
assuefatti (ad) ossigeno e certezze, in bilico tra un sé stessi e il niente…
Ah! Se
potessi / al vivere
non dover
mai / dare
un
resoconto!
Il Fornaio
Quando il
Fornaio / impastò la mia pagnotta
vi mise sale
/ lievito, sesamo di giudizio / smalto rosso
di zenzero
un pizzico
amore molto
/ vino bianco
e forse un
po’ d’inchiostro
La unse quel
tanto di sudore / giusto lavoro
la spezzettò
in tasche di ricordo
Ne serbò
briciole / per piazze di piccioni
e per piccole tese mani di ogni colore
Pezzi più
grossi / cartilagine rigenerante
azione/ non
azione
o per
sgualcite merende sui banchi / ricreazione
Infornò il
tutto, indicandone i tempi
di cottura /
doratura
Lasciò detto
che / quotidiana messe
pane vita
fosse / per me
questa
Poesia.
( inedita)
Prof.sa
Valeria Serofilli
Via
Ciardi 2F
56010 Pontasserchio di San Giuliano Terme
(Prov. Pisa)
Come operatrice culturale è Presidente del Premio Nazionale di
Poesia “Astrolabio” e organizzatrice e curatrice degli Incontri Letterari presso lo storico
Caffè dell’Ussero di Pisa e il Relais dell’Ussero di Corliano.
E’ curatrice della collana
“Passi – Poesia, I libri dell’Astrolabio” per la Puntoacapo Editrice di
Novi Ligure e redattrice della rivista La Mosca di Milano e del proprio sito
letterario www.valeriaserofilli.it. Autrice di poesia, saggistica e testi di
prosa, in qualità di saggista ha pubblicato il volume I
Gigli di Nola, pp.254, (Rotary Club, Nola 1993) mentre sette sono i suoi volumi
in poesia quali Acini d’anima (Pisangrafica,
Pisa 2000); Tela di Eràto, (Sovera Multimedia, Roma, 2002); Fedro
rivisitato (Ed. Bastogi, Foggia 2004); l’audiolibro Nel senso
del verso (Ed. ETS, Pisa 2006), rappresentato al Teatro Verdi di Pisa in
forma di spettacolo; Chiedo i cerchi (Puntoacapo
Editrice, Novi Ligure, 2008); Nel senso del verso-Nuovo volume, Leonida Edizioni, Reggio Calabria 2009 (Opera vincitrice del
Premio Gaetano Cingari 2008) e Amalgama in Valeria
Serofilli “La parola e la cura” della collana I Quaderni di
Poiein, (Puntoacapo
Editrice, Novi Ligure 2010).
Per la narrativa
breve di recente uscita Il quaderno di Dedalus, Annuario di narrativa
contemporanea (puntoacapo Editrice, Novi Ligure 2012) contenente le due
raccolte di racconti per ragazzi “Comete per la coda” e “Come essere tondi in
un mondo di quadrati”
Tra le altre pubblicazioni:
Premio Astrolabio 2008, Antologia (puntoacapo Editrice, Novi Ligure 2009);
Premio Astrolabio 2010, Antologia (puntoacapo Editrice, Novi Ligure 2011);
Antologia dei poeti puntoacapo, (puntoacapo Editrice, Novi Ligure 2010,
pp. 125-130)
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