MARIA LUISA DANIELE TOFFANIN
Nota bio-bibliografica.
Maria Luisa Daniele Toffanin, poeta padovana, ha insegnato a
lungo negli Istituti superiori. Promuove iniziative culturali e di orientamento
scolastico nell’ambito dell’Associazione Levi-Montalcini e dà vita a momenti di
poesia nelle scuole. Collabora con il “Centro internazionale letterature
migranti” dell’Università di Udine. E’ vice presidente del “Centro studi
onorevole Sebastiano Schiavon” e socia del “PEN Club italiano”. Ha ottenuto
numerosi premi e lusinghieri consensi di critica. Sue poesie figurano in
antologie e riviste nazionale ed internazionali quali Oltreoceano e Stadi di
letteratura Latinoamericana.
Ha pubblicato i seguenti volumi: “Dell’azzurro ed altro”,
Padova, La Garangola ,
1998,2000 – “A Tindari”, Patti, Calabria editore, 2000, 2001 (Premio
Sorrentinum) – “Per colli e cieli insieme mia euganea terra”, Padova, La Garangola , 2002 –
“Dell’amicizia-my red hair”, Venafro, Edizioni Eva, 2004, 2006 (Premio Venafro)
– “Iter ligure”, Pisa, ETS, 2006,(Premi conseguiti Il Portone) – Fragmenta”,
Venezia, Marsilio, 2006, “E si sono angeli”, Padova, La Garangola , 2011, “Da
traghetto a traghetto per non morire” in Pensieri nomadi - La poesia di Maria
Luisa Daniele Toffanin a cura di Silvana Serafin, Venezia, StudioLT2, 2011.
SONO
Muta di colori è l’aria
e arcana la malìa del mare
come richiamo dell’ignoto
dal grembo immenso della vita
come rinata memoria
di risposte invocate dal profondo.
E il pensiero si perde.
Sono una ninfea salmastra
che fragile si apre al mattino
e galleggia sul senso del suo giorno
con l’infinito in petali di luce
ma a sera già il sogno è spento.
Sono l’onda che insegue il mare
aspra tutta schiumata d’ansia
senza capire l’armonia del ritmo
e muore sulla battigia così, amara.
Sono una donna
che seduta sul molo a Monterosso
nell’aria muta di colori,
si dondola in pensieri con le barche
poi raccoglie la sua anima dal mare
e dal sole attende risposta chiara.
( da Iter ligure, ETS,
Pisa, 2006 )
LUCE-MAGIA-FANTASIA
Rinasci anima mia dalle tua brume
la luce al bacio del sole
riinizia la danza usuale nel cuore
di scrigni monili
soffiati
da brezza gentile a Murano.
S’allarga lo scrigno in arazzi
da fondaci emersi in cielo d’oriente
lievitano cupole da fondali
di smalto cobalto-oro musivo.
Alitano respiri d’eterno
trine volute marmoree
in campielli solari.
Vibrano violini voli veli
voci d’un giorno d’amore
d’iride i volti
nell’aria salmastra.
Rinasco al ritmo breve
d’un sogno di luce con te vissuto
in dipinto rapito a Venezia
che mai trascolora e si muta.
( Da Fragmenta, Marsilio,
Venezia, 2006 )
E BAMBINI DI BESLAN
Ora che è naufragato ancora il mondo
nel gorgo del giglio violato
tradita l’ora della veste festosa
tradita l’aula implume di ludi e studi
pure da ferine presenze femminee
E corpi pargoli sparsi dispersi
galleggiano come rose nere
su palude di dolore
E mani occhi cuori
vivono il giogo cruento di giorni
disperati dalla favola uccisa
sento la specie materna
in me donna, calpestata offesa
estinta là dalla follia
che perdura l’infamia della storia.
Angeli salvate l’anima del mondo
naufraga nel suo iterato orrore.
( Da E
ci sono angeli, La Garangola , Padova, 2011
)
SONO
RispondiEliminaIl fascinoso mistero del mare scalza dalla mente della poetessa ogni elemento raziocinante, al punto che il bisogno d’ignoto risalente dal grembo immenso della vita complica fino allo smarrimento l’intelaiatura pensante dell’io. E la resa, o semplicemente la sospensione temporanea del Pensiero, è poeticamente “visualizzata”, come meglio non si può, nel dondolare delle barche parcheggiate nei pressi del molo.
Le levità della lirica si esalta nella iniziale sinestesia (muta di colori è l’aria) riproposta al quart’ultimo verso, e nel susseguirsi di sintagmi (l’onda che insegue il mare/ aspra tutta schiumata d’ansia) di viva portata analogica.
LUCE – MAGIA – FANTASIA
E’ una visione di Venezia contigua al sogno (rinasco al ritmo breve/ d’un sogno di luce) che rigenera lo spirito della poetessa con il sole che levandosi alto nel cielo moltiplica i suoi raggi nello scintillio del vetro soffiato di Murano, come nella luminosità caleidoscopica di piazze e cupole in cielo d’oriente.
E BAMBINI DI BESLAN
La lirica è lo sdegno gridato della donna che nella strage di bambini sente calpestata la sua stessa maternità. La protesta, sentita e vibrata, è rimessa a un impianto formale nel quale la ricerca esornativa cede il passo alla componente emozionale che prorompe in ritmi concitati e coinvolgenti.
_______________
Delle tre poesie le prime due sono ascrivibili al genere lirico-soggettivo, con obiettivo puntato sulla variegata, interiore complessità dell’Autrice. La terza è del genere sociale, segnalando tuttavia la contiguità psicologica e spirituale della Toffanin con l’innocenza sognante dell’infanzia.
Aldo Cervo
Panistica l'immersione della Toffanin nell'universo dei segni - le barche, il lago, l'isola - che da sempre formano il codice segreto che le permette di decifrare il mistero della vita. Mistero che diventa doloroso nella memoria della strage degli innocenti di Beslan, quei "corpi pargoli" che punteggiano un ricordo su cui è calato il pietoso silenzio della storia. Riuscirà mai l'angelo della poesia a curare la follia degli uomini?
RispondiElimina- Anna Magnavacca
RispondiElimina"Poesie dense di profondi significati allegorici. Sogno e realtà si uniscono in un ritmo segnato da un verso puro e altamente musicale".
- Nazario Pardini
"Poi, leggendo i tuoi versi, mi riaffiorano alla mente letture già fatte con grande emozione. Conosco bene queste tue poesie, qui c'è la Toffanin con tutta la pluralità del suo fascino poetico. Con i suoi voli per le terre della Liguria, con il suo declinare colori e suoni in smarrimenti panici, con il suo animo donato alle resurrezioni sociali, con le sue invenzioni foniche, con i suoi accostamenti linguistici di grande impatto lirico e visivo. Io amo la tua poesia, lo sai; ed è dai tuoi messaggi poetici che tanto la mia anima è stata scossa e "turbata" emotivamente. Tutto cospira in te ad elevare i sensi al di là del significato della prima lettura."