sabato 4 gennaio 2020

PASQUALE BALESTRIERE LEGGE: "LA RISACCA E I GIORNI DELLA NEGAZIONE" DI EDDA CONTE


    Edda Conte, La risacca e i giorni della negazione


Pasquale Balestriere,
collaboratore di Lèucade

La poesia di Edda Conte attinge sempre al vissuto, al dato empirico, all’occasione di canto immediata e intensa che, soprattutto nella terza parte della silloge intitolata “I giorni delle negazioni”,  si colora di acuta sofferenza, di acerbe constatazioni, di sconsolata meditazione, di pessimistiche notazioni, ancor più quando la memoria ribelle ad ogni freno riporta, come vivi e quasi impellenti, brani del passato che appaiono incredibilmente felici ma purtroppo  assolutamente irripetibili. Da questa ossimorica situazione discende una sofferta accettazione della vita e la consapevolezza del suo scorrere inesorabile, dell’ineluttabile svanire di ogni incarnazione vitale, di ogni presenza fisica. Una delle più evidenti  “negazioni”  è  l’assenza, termine e concetto di polivalente carica semantica, che può ammiccare a una forma di non vita, come a me pare che qui avvenga,  prima ancora dell’arrivo della morte vera. Però c’è un luogo in cui la tempesta sentimentale (che questo poi, in fondo, è l’impulso poetico) trova sfogo e attenuazione, e questo luogo è la natura nel suo variegato prodursi, nel suo fervido offrirsi a ristoro dei mali: sicché l’animo si cala in questa realtà di bellezza, di pace, di rassicurante equilibrio, magari per un tempo breve ma gratificante.  L’intimo contatto tra il cuore della poetessa e la situazione o la persona o il fatto che genera l’impulso poetico richiede una resa verbale senza mediazioni, un linguaggio senza orpelli e svolazzi, proprio come avviene in questa silloge dove la parola si fa, in modo sobrio ed efficace,  oggetto e pensiero: e proprio per questo aderisce solidamente alla vita.

 Pasquale Balestriere

1 commento:

  1. Un pensiero di sincera gratitudine a Pasquale Balestriere per questo suo commento alla mia Silloge; un grazie sempre al carissimo amico Nazario per la generosa e pronta accoglienza.
    A entrambi il mio rinnovato augurio di un anno sereno.
    Edda Conte

    RispondiElimina