BANCAROTTA
Credete
davvero
che la vita vi stia aspettando?
O illusi,
voi vi fermereste ad aspettare
chi passandovi accanto si volta
fingendo di non riconoscervi?
Vi fermereste
sotto una finestra
costantemente chiusa,
davanti ad un portone
serrato al catenaccio?
Non siete voi quelli che dicono
che è proprio dei poeti
avere sempre
la testa fra le nuvole?
Sapeste quante nuvole
ho visto
trasformarsi in terra e viceversa.
E quanto sono stupido
certe volte
e così felice
di stupirmi della mia stoltezza.
Ma questo voi non lo capite:
siete troppo presi
a far quadrare i conti
del dare e dell’avere.
E non sapete
che siete in debito,
siete in bancarotta.
Da Verticalità,
2009 (In tempi non sospetti)
ESIGUITÀ
Se le ali bianche degli aironi,
se i rami fioriti dei pruni
fossero sufficienti
a coprire le nefandezze
ed i cattivi odori
saremmo ancora in tempo.
Ma non lo sono stati mai.
E adesso
prendetemi pure per iettatore.
Quando capirete
-
ma veramente -
che proprio l’esiguità
di tutti questi voli
di tutti questi fiori
ci salverà di nuovo?
Ricordo benissimo, caro Sandro, la tua invettiva del 2009, dove ribaltavi il luogo comune secondo cui l'umanità pragmatica e materialista dei nostri tempi, tutta tesa "a far quadrare i conti / del dare e dell'avere", in realtà non fa che alimentarsi di ottuse illusioni, non accorgendosi di essere... in bancarotta. Questo tu scrivevi, poeta-iettatore, nel 2009, "in tempi non sospetti", in cui non era facilmente sospettabile la bancarotta che oggi è sotto gli occhi di tutti noi. E cos'è che scrivi oggi, invece, in tempi così altamente sospetti di fallimento generale, dove "le ali bianche degli aironi" e "i rami fioriti dei pruni" manifestano tutta la loro impotenza "a coprire le nefandezze" di noi esseri umani? Ebbene tu, poeta-iettatore, affermi con commovente e candida saggezza che proprio l'"esiguità", l'irriducibilità "di tutti questi voli / di tutti questi fiori / ci salverà di nuovo". Grazie per questo sofferto dono.
RispondiEliminaFranco Campegiani
Ed ecco l'Amico - fratello che rende parola e spesso Poesia i miei pensieri semplici, che mi legge l'anima anche quando non ci sentiamo. Ho letto "Verticalità" e ho avuto l'onore di presentarla personalmente, una Silloge degna dell'empatia che Sandro prova con la Natura e del suo arco teso verso il prossimo. La lirica in oggetto è di un'attualità disarmante... e disarmati siamo tutti oggi, di fronte a qualcosa che ci è negato di capire e che ha origini purtroppo proprio nell'avidità e nella 'stoltezza' di ognuno di noi. Bellissimo il distinguo tra 'tempi non sospetti' e 'tempi sospetti'. Ho ascoltato l'altra poesia al telefono, nuda di commenti, vestita di meraviglia: il mio amico Poeta in tempi di crisi trasmetteva un'apertura d'ali, nell'accezione estesa del termine.
RispondiElimina'L'esiguità', a mio umile avviso, rappresenta l'esatto contrario, ovvero la grande illuminazione del Poeta vero, dell'uomo che si cala nella vita senza dare priorità a 'far quadrare i conti'; emozionandosi ancora e sempre per 'le ali bianche degli aironi' o per una lama di sole che dardeggia nella stanza. L'uomo che non potrebbe essere 'iettatore', in quanto ha il cuore - fanciullo e "sa coniugare i verbi al futuro, come sanno fare solo i sognatori"- tratto da un libro. Il suo rapporto viscerale con madre - natura gli ha concesso una lungimiranza e una speranza che è solo celata dietro l'apparente nichilismo dei versi. Sandro sa che ci salveremo, che ci è stata data questa difficilissima 'opportunità' di leggerci dentro, di capire i nostri errori, di non continuare a sprecare il tempo... La mia ammirazione è infinita e considero le sue poesie una benedizione, esattamente come considero tale la sua Amicizia. Un abbraccio vero ai due Poeti che 'potrebbero salvare il mondo': Nazario e Sandro.
Maria Rizzi
Era il 2009 quando Sandro A. si lanciava nella sua invettiva contro gli stolti “uomini del futuro” tesi a far quadrare i loro conti scambiandoli con quelli dell’umanità intera, cianciando, senza consapevolezza di pensiero, di “bancarotta”. C’era stato la tragedia delle torri Gemelle, l'epidemia Sars, il fallimento di Lehman Brothers …, ma sembravano tempi "non sospetti" e il poeta, coi suoi occhi tesi alle nuvole, cercava di metterci inutilmente in guardia, ferito e consapevole: “E quanto sono stupido/ certe volte e così felice/ di stupirmi della mia stoltezza.” Oggi - in tempi sospetti- ha ben diritto a ricordarlo, ribadendo la fragilità, l’esiguità di quello stolto pensiero, il tenebroso delirio dell’umanità, la sua mancanza di saggezza. Forse potrebbe essere diventato inutile, disperante, rievocare “il volo degli aironi “e “i rami fioriti dei pruni”…, discorsi da poeti. Ma è la Bellezza, la Poesia che salverà il mondo. Grazie a un Amico.
RispondiEliminaNon ho letto "Verticalità" e me ne dispiaccio. Ugualmente ho provato interesse per le due poesie del Poeta Angelucci che oggi leggo su Leucade.
RispondiElimina"Se le ali bianche degli aironi/se i rami fioriti dei pruni/........saremmo ancora in tempo...." scrive il Poeta, nella prima composizione "Bancarotta" (del 2009 )
E' vero : le bellezze della Natura non ci hanno salvato dalle nefandezze, ma ci potrebbero salvare , perché i Poeti continuano a credere che " la Bellezza salverà il mondo", e perché la Poesia è veicolo di pensieri e di riflessioni, spesso legate alla realtà del tempo.
Il Poeta nell'armonia del verso è in grado di argomentare sul Presente e sul Futuro, come un vero e proprio aedo che canti la vita e annunci la morte.
Nonostante questo c'è chi accusa il poeta di "avere sempre la testa fra le nuvole "...
Queste due poesie di Angelucci sono entrambe belle e di grande significato, interessante e incisiva la prima, "Bancarotta", concepita in "tempi non sospetti" , e l'altra, scritta si può dire in tempo reale, che ha tutta la forza di un messaggio di speranza e di incoraggiamento, in questi nostri "tempi sospetti".
Edda Conte
Vi giunga il mio grazie, Amici, nonostante questo silenzio assordante.
RispondiEliminaSandro Angelucci