sabato 14 marzo 2020

SANDRO ANGELUCCI: "BANCAROTTA, ESIGUITA'"


       
                              Sandro Angelucci,
                        collaboratore di Lèucade

       BANCAROTTA

       Credete davvero
       che la vita vi stia aspettando?
       O illusi,
       voi vi fermereste ad aspettare
       chi passandovi accanto si volta
       fingendo di non riconoscervi?
       Vi fermereste
       sotto una finestra
       costantemente chiusa,
       davanti ad un portone
       serrato al catenaccio?
       Non siete voi quelli che dicono
       che è proprio dei poeti
       avere sempre
       la testa fra le nuvole?
       Sapeste quante nuvole
       ho visto
       trasformarsi in terra e viceversa.
       E quanto sono stupido
       certe volte
       e così felice
       di stupirmi della mia stoltezza.
       Ma questo voi non lo capite:
       siete troppo presi
       a far quadrare i conti
       del dare e dell’avere.
       E non sapete
       che siete in debito,
       siete in bancarotta.
  
Da Verticalità, 2009 (In tempi non sospetti)


       ESIGUITÀ
  
        Se le ali bianche degli aironi,
        se i rami fioriti dei pruni
        fossero sufficienti
        a coprire le nefandezze
        ed i cattivi odori
        saremmo ancora in tempo.
        Ma non lo sono stati mai.

       E adesso
       prendetemi pure per iettatore.

       Quando capirete
-        ma veramente  -
      che proprio l’esiguità
      di tutti questi voli
      di tutti questi fiori
      ci salverà di nuovo?

      Inedito, 2020       (in tempi sospetti)



5 commenti:

  1. Ricordo benissimo, caro Sandro, la tua invettiva del 2009, dove ribaltavi il luogo comune secondo cui l'umanità pragmatica e materialista dei nostri tempi, tutta tesa "a far quadrare i conti / del dare e dell'avere", in realtà non fa che alimentarsi di ottuse illusioni, non accorgendosi di essere... in bancarotta. Questo tu scrivevi, poeta-iettatore, nel 2009, "in tempi non sospetti", in cui non era facilmente sospettabile la bancarotta che oggi è sotto gli occhi di tutti noi. E cos'è che scrivi oggi, invece, in tempi così altamente sospetti di fallimento generale, dove "le ali bianche degli aironi" e "i rami fioriti dei pruni" manifestano tutta la loro impotenza "a coprire le nefandezze" di noi esseri umani? Ebbene tu, poeta-iettatore, affermi con commovente e candida saggezza che proprio l'"esiguità", l'irriducibilità "di tutti questi voli / di tutti questi fiori / ci salverà di nuovo". Grazie per questo sofferto dono.
    Franco Campegiani

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  2. Ed ecco l'Amico - fratello che rende parola e spesso Poesia i miei pensieri semplici, che mi legge l'anima anche quando non ci sentiamo. Ho letto "Verticalità" e ho avuto l'onore di presentarla personalmente, una Silloge degna dell'empatia che Sandro prova con la Natura e del suo arco teso verso il prossimo. La lirica in oggetto è di un'attualità disarmante... e disarmati siamo tutti oggi, di fronte a qualcosa che ci è negato di capire e che ha origini purtroppo proprio nell'avidità e nella 'stoltezza' di ognuno di noi. Bellissimo il distinguo tra 'tempi non sospetti' e 'tempi sospetti'. Ho ascoltato l'altra poesia al telefono, nuda di commenti, vestita di meraviglia: il mio amico Poeta in tempi di crisi trasmetteva un'apertura d'ali, nell'accezione estesa del termine.
    'L'esiguità', a mio umile avviso, rappresenta l'esatto contrario, ovvero la grande illuminazione del Poeta vero, dell'uomo che si cala nella vita senza dare priorità a 'far quadrare i conti'; emozionandosi ancora e sempre per 'le ali bianche degli aironi' o per una lama di sole che dardeggia nella stanza. L'uomo che non potrebbe essere 'iettatore', in quanto ha il cuore - fanciullo e "sa coniugare i verbi al futuro, come sanno fare solo i sognatori"- tratto da un libro. Il suo rapporto viscerale con madre - natura gli ha concesso una lungimiranza e una speranza che è solo celata dietro l'apparente nichilismo dei versi. Sandro sa che ci salveremo, che ci è stata data questa difficilissima 'opportunità' di leggerci dentro, di capire i nostri errori, di non continuare a sprecare il tempo... La mia ammirazione è infinita e considero le sue poesie una benedizione, esattamente come considero tale la sua Amicizia. Un abbraccio vero ai due Poeti che 'potrebbero salvare il mondo': Nazario e Sandro.
    Maria Rizzi

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  3. Era il 2009 quando Sandro A. si lanciava nella sua invettiva contro gli stolti “uomini del futuro” tesi a far quadrare i loro conti scambiandoli con quelli dell’umanità intera, cianciando, senza consapevolezza di pensiero, di “bancarotta”. C’era stato la tragedia delle torri Gemelle, l'epidemia Sars, il fallimento di Lehman Brothers …, ma sembravano tempi "non sospetti" e il poeta, coi suoi occhi tesi alle nuvole, cercava di metterci inutilmente in guardia, ferito e consapevole: “E quanto sono stupido/ certe volte e così felice/ di stupirmi della mia stoltezza.” Oggi - in tempi sospetti- ha ben diritto a ricordarlo, ribadendo la fragilità, l’esiguità di quello stolto pensiero, il tenebroso delirio dell’umanità, la sua mancanza di saggezza. Forse potrebbe essere diventato inutile, disperante, rievocare “il volo degli aironi “e “i rami fioriti dei pruni”…, discorsi da poeti. Ma è la Bellezza, la Poesia che salverà il mondo. Grazie a un Amico.

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  4. Non ho letto "Verticalità" e me ne dispiaccio. Ugualmente ho provato interesse per le due poesie del Poeta Angelucci che oggi leggo su Leucade.
    "Se le ali bianche degli aironi/se i rami fioriti dei pruni/........saremmo ancora in tempo...." scrive il Poeta, nella prima composizione "Bancarotta" (del 2009 )
    E' vero : le bellezze della Natura non ci hanno salvato dalle nefandezze, ma ci potrebbero salvare , perché i Poeti continuano a credere che " la Bellezza salverà il mondo", e perché la Poesia è veicolo di pensieri e di riflessioni, spesso legate alla realtà del tempo.
    Il Poeta nell'armonia del verso è in grado di argomentare sul Presente e sul Futuro, come un vero e proprio aedo che canti la vita e annunci la morte.
    Nonostante questo c'è chi accusa il poeta di "avere sempre la testa fra le nuvole "...
    Queste due poesie di Angelucci sono entrambe belle e di grande significato, interessante e incisiva la prima, "Bancarotta", concepita in "tempi non sospetti" , e l'altra, scritta si può dire in tempo reale, che ha tutta la forza di un messaggio di speranza e di incoraggiamento, in questi nostri "tempi sospetti".
    Edda Conte

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  5. Vi giunga il mio grazie, Amici, nonostante questo silenzio assordante.

    Sandro Angelucci

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