Rita Fulvia Fazio
Metamorfosi
e sublimazioni
Guido Miano Editore,
Milano, 2019
Recensione di Ester
Monachino
Rita Fulvia Fazio, con “Metamorfosi e
Sublimazioni” edito da Guido Miano, fa preziosamente dono alla nostra lettura
della sua opera prima in versi.
Poesie che sono frutto di un’acutissima sensibilità lirico-introspettiva, frutto delle capacità percettive del poeta nel saper cogliere e interpretare i segni e i simboli emanati dalle creature tutte e, soprattutto, nel saperli intensamente mutare in composizioni poetiche. Questo non traduzione ma versamento in poesia si deve alla identificazione del poeta con il mistero profondo d’ogni mutazione naturale.
Poesie che sono frutto di un’acutissima sensibilità lirico-introspettiva, frutto delle capacità percettive del poeta nel saper cogliere e interpretare i segni e i simboli emanati dalle creature tutte e, soprattutto, nel saperli intensamente mutare in composizioni poetiche. Questo non traduzione ma versamento in poesia si deve alla identificazione del poeta con il mistero profondo d’ogni mutazione naturale.
L’aspetto principe, della suddetta
identificazione, può essere colto in quel vettore ascensionale proprio
dell’anelito spirituale delle nobilissime anime: molte composizioni ci porgono
questa visionarietà. Leggiamo, fra le altre: “Verticalità di saggezza/ che
procede, umile e potente,/ cauta di tempo/ nel tempo presente” (pag. 21); e
poi, “memoria proiettata/ in una verticalità/ di futuro illuminato/…chiedere
luce e bellezza” (pag. 57); e ancora: “sequoia tra le stelle/ alberi che
invocate la luce/ e il vento non disdegnate/ …nella vostra sublime virtù/ che
vi porta ad innalzarvi/ in luce” (pag. 67).
Di rilievo è, in questa plaquette, una
forte dimensione catartica. In “Occhi di vento”, leggiamo: “assolati meriggi/
che fanno d’inverni estati/ d’autunni primavere” ( pag. 48): le macerazioni
interiori, i distillati animici, hanno insita la forza di trasformare il
negativo in positivo, quella dinamica disposizione a far si che il denso e il
freddo diventino calore e gioiosa leggerezza, fioritura di una quiete creativa.
Con una versificazione colta ma non legata
ad elucubrazioni mentali, spaziosa di orizzonti nuovi ed atmosfere liriche,
Rita Fulvia sa dipingere cromaticamente in modo brillante i suoi quadri
poetici. Così è che “con mani di calce bianca/ intonaca/ tra cielo e mare/ la
meraviglia” (pag. 16); oppure, “panni/ distesi al sole della verità/…colorati/
sortilegio di vita e gioia” (pag. 40).
Ricerca perenne del Sé, offerta del Sé
all’Assoluto, intensa e riverberante proiezione nell’alterità e nella deità,
con stupore “a scandire gli attimi/ dello smarrito presente” (pag. 73), tutto
con Amore e per Amore perché la desertificazione interiore ed esteriore “non
appartiene/ all’Amore/ e dell’aridità/ non ne conosco la misura” (pag. 54).
Così si versa in parola l’Animus poetico di Rita Fulvia Fazio.
Ester Monachino
Ringrazio sentitamente il professor Nazario di questa opportunità che mi permette di consegnare alla dottoressa Ester Monachino un commosso ringraziamento per la sua lettura aderente alla ideologia della mia visione del mondo.
RispondiEliminaÈ per me un onore conoscere e apprezzarla nella sua espressività. Un saluto grato e gioioso.
Rita Fulvia Fazio
RICEVO E PUBBLICO
RispondiEliminaLa dottoressa Ester ha ben definito la mia dimensione filosofica di vita. Trovo appropriata la sua chiave di lettura legata, mi pare, ai concetti espressi dalla complessità tematica di Carl Gustave Jung. In questa chiave di lettura sono ben congegnati i rimandi al Sé, all'Assoluto, all'alterità, all'Animus; come l'anelito spirituale proiettato nella percezione della visionarietà.
Grata del suo tempo e della voce chiara ed esaustiva attinente ed aderente, complimenti vivissimi signora Ester Monachino.
A lei, Nazario, un personale ringraziamento per l'attenzione che presta alle mie proiezioni tematiche e l'augurio di una buona giornata.
Fulvia
Bella pagina di commento, profonda e limpida come i versi di Rita Fulvia Fazio.
RispondiEliminaGianluigi Pescio
RICEVO E PUBBLICO
RispondiEliminaRingrazio sentitamente il professore Gianluigi Pescio dell'attenzione rivolta alla mia opera e delle significative parole espresse. È per me un onore e una gioia.
Rita Fulvia Fazio