SMERALDO
C'
è un modo per uscire
dalla
palude
ci
sono canne a cui
aggrapparsi
cammino
nuda
sopra
un'erba seccata
che
ferisce i piedi
l'umido
vince
e
l'erba torna verde
presagio
d'acqua
Una
pozza d'acqua verde smeraldo
e
una cascatella
che
buca rocce dorate
Mi
laverò mille volte
mi
strofinerò addosso
la
sabbia argillosa del fondo
che
mi ridarà la pelle, chiara,
la
mia.
IL
SALE
Ti
ricordi che sapore ha il sale?
Per
me è una sensazione
Lontana
Il
sale che ingoiavo
Per
sbaglio nel mare
E
sputavo ridendo
Il
sale dei momenti
Migliori
Ecco,
basterebbe
Un
granello sulla lingua
Per
ritrovarne
La
memoria e il gusto.
LA
STRADA
La
strada è bagnata di pioggia
E
l’asfalto riflette solo nubi nere
Mi
stringo nella giacca
Dove
porta la strada?
Ai
lati due muri alti
a
tratti si avvicinano talmente che io
Passo
in mezzo a mala pena
Non
posso fare altro
Che
avanzare.
Sta divenendo una piacevole abitudine leggere i trittici di Loredana sullo scoglio di Léucade.
RispondiEliminaA quanto pare la poesia le si è rivelata e il seme ha trovato il terreno fertile sul quale impiantarsi per la nascita della piantina che vuole germogliare e fiorire.
Proprio come accade in "Smeraldo": l'umido è presagio di una pozza d'acqua. E vince, facendo rinverdire l'erba.
Come il granello di "sale" sulla lingua che ravviva la memoria e il gusto.
Come "la strada" costeggiata da muri altissimi (segno sì di soffocamento ma anche di protezione) che spinge ad avanzare.
Sandro Angelucci
Immagini e metafore scattanti e limpide. Una catarsi, una purificazione. "C'è un modo per uscire dalla palude" e pian piano, nel lento procedere "l'umido vince / e l'erba torna verde". Appare "una cascatella / che buca rocce dorate", dove l'autrice potrà lavarsi per tornare innocente e limpida. Per tornare alla propria fanciullezza, al "sale che ingoiavo / per sbaglio nel mare / ... / il sale dei momenti / migliori". Un percorso evolutivo inesorabile, tra due muri altissimi che non consentono divagazioni: "Non posso fare altro / che andare avanti". Un andare avanti che è un tornare alle origini, pronta la poetessa ad affrontare nuove avventure. Complimenti vivissimi.
RispondiEliminaFranco Campegiani
Paesaggio antiretorico ed antilirico, d’acque: una palude, le canne palustri, l’erba secca, una pozza d’acqua, la roccia con la cascatella… Rigenera quando se ne coglie la significatività, come il granello di sale dei ricordi marini infantili. E di nuovo riappare un paesaggio minore, la strada bagnata di pioggia, scura, stretta, inospitale come sa essere talvolta la vita. Ma procedere comunque è la nostra prova di coraggio. Le poesie di L. D’alfonso si sprofondano verticalmente nelle cose e nei paesaggi consueti, cogliendone non solo la metaforicità, ma anche l’essenzialità.
RispondiEliminaLa mia Amica preziosa è Poetessa. E non vuole ammetterlo. Non sembra rendersi conto che questa pelle è la sua. Lo è da tanto, ma nel momento catartico Lory ha ascoltato 'la voce', si è fatta guidare da lei e si è 'trovata'. Ogni lirica è un'acrobazia nel vissuto, non solo nel suo, in quello di ognuno di noi, è la rivelazione:
RispondiElimina"Il sale che ingoiavo
Per sbaglio nel mare"
Il sale della vita è esattamente la gioia di viverla nel l'elemento che ha sapore di grembo, di ritorno, di gioco... E il ritmo scattante nulla toglie al potere immaginifico dei versi, anzi li rende immediati, autentici, ispiratissimi. Amica bella non allontanarti da questa 'strada', la 'voce' ti avverte che 'non puoi far altro che avanzare' e devi convincertene, per te e per noi lettori. Abbiamo bisogno di Poesia incandescente. Ti stringo forte insieme agli ospiti di Leucade che mi hanno preceduta e al nostro Nume Tutelare.
Carissimi Sandro, Franco, Maria Grazia, la vita è un vettore che ci indica una direzione e noi la percorriamo evolvendo fino all' ultimo ed oltre. Nel mio iter personale incontro muri, polle d'acqua, paludi e molto altro ancora. Grazie a tutti per aver colto questo significato nei miei versi in modo così sentito. Vi abbraccio forte
RispondiEliminaLoredana
Carissima Maria, grazie sempre dei tuoi commenti cosi freschi, gratificanti e immediati...è con grande affetto e gratitudine che li accolgo....ti stringo forte al cuore Amica mia. E ringrazio il nostro Nume Tutelare che ci permette di incontrarci su questa splendida Isola. Loredana
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