Rosa Maria Di Salvatore
LE STAGIONI DEL CUORE
Guido Miano Editore, 2020
Recensione di Gabriella Veschi
Ancora una volta la parola poetica
si trasforma in un sorprendente ed efficace strumento nelle mani della poetessa
catanese Rosa
Maria di Salvatore, che nella silloge Le stagioni del cuore,
pubblicata presso Guido Miano (Luglio 2020, Milano) conduce dolcemente i lettori
nei paradisi incantati di una natura edenica e ristoratrice dai mali del mondo.
L’opera, come precisa lo stesso editore nella Premessa, è suddivisa in tre sezioni che ruotano attorno ai nuclei
tematici centrali: “Musica e natura”, “Incanto della memoria”, “Amore”.
La
poesia di apertura, Il colore delle primule, è un invito a godere della bellezza e
il paesaggio assurge a petrarchesco locus
amoenus, mentre l’io poetico, rapito dalla melodia degli elementi naturali,
chiama a raccolta tutte le facoltà percettive, in un succedersi di parallelismi
e simmetrie: “Un respiro di brezza
tra le foglie / un melodioso canto di usignolo/la carezza del vento sulla pelle”. Tuttavia subito dopo, in Come sole fra le nubi riaffiorano dalla “nebbia” ricordi
forse non troppo piacevoli, che serpeggiano tra le pieghe più recondite
dell’io, dispersi tra “viottoli di noia”. La lirica si snoda alla ricerca di
una serenità perduta attraverso un gioco di preziose metafore, in un climax ascendente che culmina con
l’analogia tra la vita e uno spartito musicale: “Poi, sul pentagramma della
vita / sento vibrare un’armonia segreta”, fino all’epifania delle due strofe
conclusive, dove una sensazione uditiva prima, “un suono d’arpa” e una visiva
poi, la “scoperta di segrete sorgenti”, creano piacevoli sinestesie ed è
possibile provare nuovamente la “gioia di vivere”.
La
poesia della di Salvatore è fondamentalmente lirica e scaturisce dalla soggettività
della stessa scrittrice, quasi come leopardiane affezioni: le stagioni del
cuore corrispondo a diversi stati d’animo espressi attraverso il dettato
poetico, oscillante tra un senso di inquietudine tramata di nostalgia e il sentimento
di estatica gioia che si riflette nella contemplazione di una natura armoniosa,
in cui l’io poetico trova conforto dagli affanni dell’esistenza. Così primavera,
autunno, estate, si susseguono inesorabilmente a sottolineare come tutto al
mondo passa, ma nello stesso tempo si trasfigurano nel montaliano “correlativo”
(cit., G.
Manitta) oggettivo di particolari esperienze legate a speranze e
delusioni, in “un Tour di psicologici
ricami” (cit., N. Pardini) ed il messaggio è
affidato al livello lessicale: ora prevalgono i colori azzurro ed oro ed il vento,
metafora della labilità umana, è lo zefiro; ora invece le nuvole e i colori autunnali
sottolineano una dimensione di tristezza e angoscia. La potente capacità immaginativa
evoca atmosfere botticelliane, suggerite dall’unione di codice verbale ed iconico,
che si possono riassumere nella formula oraziana ut pictura poesis.
L’immagine
della conchiglia, simbolo di fertilità e vita, è disseminata per tutta la
raccolta nelle sue varie interpretazioni: in Su sentieri d’incanto l’atmosfera onirica è sottolineata
dalle conchiglie di sogno, mentre in Conchiglie vuote è evidente la similitudine con le “parole” prive di senso pronunciate nel doloroso momento della separazione.
Nell’ultima sezione l’autrice istituisce un dialogo intertestuale attraverso alcune dediche e citazioni; in Spazi di cielo, ad esempio, “le more succose che maturano sui rovi” sembrano riecheggiare “il profumo di fragole rosse” di Il Gelsomino notturno di Pascoli: la relazione amorosa è descritta nella sua concretezza, ma il linguaggio è lieve e misurato, prevale la dimensione armonica dei versi e la dolcezza del ricordo è resa attraverso i frequenti enjambement.
Gabriella Veschi
Rosa Maria Di Salvatore è nata e vive a Catania. Laureata in lingue e letterature
straniere moderne, ha insegnato lingua e letteratura inglese negli Istituti
Superiori. Ha pubblicato le raccolte di poesie: La risacca del tempo (2007), L’isola
delle emozioni (2010), Ineffabile
sincronia (2013), Il colore delle
primule (2014), Nel fluire dei giorni
(2015), Dove fiorisce il glicine
(2015), In un battito d’ali (2016), All’ombra dei ciliegi in fiore (2017), E diventano versi i miei pensieri
(2018).
Rosa Maria Di Salvatore, Le stagioni del cuore, Guido Miano
Editore, Milano 2020, pp. 86; isbn 978-88-31497-18-3.
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