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mercoledì 4 novembre 2020

LIDIA GUERRIERI: " SARA' CHIARA LUCE, POESIE INEDITE"

Lidia Guerrieri,
collaboratrice di Lèucade











SARA' CHIARA LUCE

 

Verrà un tempo migliore,

e chiuderà questa inattesa crepa

che traduce l'amore in lontananza.

Sarà chiara la luce

sulla tua soglia aperta al primo passo,

forzerà le finestre timorose

e il vento pulirà le stanze oscure.

Sentirai un taglio, timido dapprima,

a quella tela di ombre che ti avvolge,

e poi lo strappo, incredulo,

e nuova sguscerai fuori, crisalide

già pronta a un volo senza più confini.

E anch'io ritroverò le tue carezze,

i baci soffocati così a lungo

fino a farmene un nodo chiuso in gola;

tornerò alle tue rive di sorgente

dopo sì lungo esilio, figlia cara!

Sarai ancora bambina, per me sola,

e ti terrò sopra le mie ginocchia

per ritrovarmi viva

nel tuo profumo di pesca e di sole.

 

 

 

Su filo di rasoio sta il mio pianto,
oscillando tra rive di palude.
Non nego quel che trema sotto l'acqua
in minacciosa gestazione; l'eco
silenziosa si aggira in ampi cerchi
cercando crepe e l'immortale seme
che galleggiava già in equoree sfere.
Germinò in me da sempre
e al novilunio esplose in spighe amare
e in un pane di piombo.
Ma questo ora è passato:
e me ne vado in giro luminosa
nelle mie squame fragili e brillanti,
in cerca di un pianoro
senza i colli festosi o le vallate
ansanti di altri tempi.
Mi accosta nel cammino
l'ombra pesante che mi fu compagna
in giorni senza inizio e senza fine
cercando inutilmente di insegnarmi
la dura forza dell' indifferenza.

 

 

Alte maree

di una stanchezza che mi svuota dentro

bussano ai vetri quando alla finestra

chiama con voce liquida la pioggia

o il vento graffia corrucciato all'uscio

chè più non trova vie per farmi visita.

Lo conoscevo bene alla Marina

nell'età ricca di tempo e nient' altro,

quando il mio tetto era colmo di luna

ed il braciere vuoto .

Una stanchezza quieta ora mi prende

come di stelle che, arrese, si spengono;

ed è ritorno al freddo salmastrino

che mordeva le mani

traducendo in vapore sulle labbra

le giovani parole di Latino.

E' dissolversi senza voglia in fondo

alla noia di questi giorni tiepidi

che quasi senza voce si trascinano.

 

4 commenti:

  1. Grazie, sempre grazie ,Professore, per la generosità di giudizio verso i miei semplici versi :-)

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  2. Lidia, amica carissima, elargisci tre perle in sequenza con la lirica di Marco Dei Ferrari, che rendono il senso
    del fermo - vita, delle incognite che velano il nostro destino. Il tuo stile è musica assoluta, sembra di volare sulle note romantiche di Chopin. E tanta melodia, come il titolo e il filo conduttore della trilogia ci permettono di essere tesi con te ad arco verso la luce. Bellissimo il concetto del 'taglio' seguito dallo 'strappo', che ci libererà dalla 'tela di ombre che ti ci) avvolge',per renderci finalmente 'crisalidi già pronte a un volo senza più confini'...
    E' storia d'attesa e tu, Poetessa intimista e calata nel sociale, sai viaggiare tra il presente e il passato, senza cadere in trappole di ricordi pesanti, visitando con serena pazienza il paese dei giorni di piombo, di fame, di altra stanchezza. Il cuore allora come adesso era volto alla luce, ma è inevitabile e sublime l'accostamento tra tutti gli 'ieri' ficcati nel cassetto e questi giorni tutti uguali come le aste sui quaderni dei bambini. Le poesie non si raccontano, si vivono. Tu ci hai concesso un'avventura a ritroso, una catena di riflessioni, un vaso di Pandora, che lascerà scappare via i giorni 'tiepidi' e sofferti per restituirci la libertà e il sole. Sei meravigliosa! E io indegna di commentare simili capolavori. Ti voglio bene.

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  3. Poesia ricca di forti spunti esistenziali. Versi liberi come libero è il pensiero che esce in cerca di amore dopo sofferenze e incomprensioni. Composizioni di profondo intimo significato che nei ricordi si addensa per sciogliersi in un mare di tenerezza. Memorie di vita vissuta e sofferta ma ritrovata fino ai lontani giorni delle "giovani parole di latino".
    Molto belle, tutte, cara Lidia...Complimenti sinceri!
    Edda Conte.

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  4. Mi inorgoglite e commuovete, carissime amiche, grazie ad entrambe per la vostra generosità verso le mie poesie :-)

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