Edda Conte, collaboratrice di Lèucade |
Una raccolta di favole che rappresenta una sintesi ardita tra fantasia e ragione. Già: fantasia e ragione, nell'accezione comune dei concetti, potrebbero apparire difficilmente conciliabili. Eppure in questa raccolta di favole e monologhi esse si sposano e si armonizzano in modo sublime.
E la ragione di tale felicissima sintesi
risiede nell'involontaria civetteria intellettuale dell'autrice che ,
probabilmente, sognando...non sogna completamente, ma con l'aiuto di Pindaro ,
associa la esigenza del ricordo che vive e del bilancio esistenziale che sente
il bisogno di estrapolare con le proprie virtù e abilità immaginifiche.
Entrambe le componenti dell'opera -favole e monologhi- si appalesano come
espressioni artistiche della fantasia viva, fresca e tenerissima dell'autrice,
pur celando uno scrigno di gioie, dolori, sensazioni di esperienze e storia
vissute, che non tutti possono intravedere e leggere. Ecco : i fortunati
“conoscitori di Edda” in quest'opera riusciranno a leggere la struggente
filosofia di una vita lunga e ricca di “vissuto”. Nulla nasce per caso in
questa raccolta ; non nascono dal caso “L'ultima pagina” (sublime e struggente
per chi può leggere ...oltre!), “Rondinino e la gazza Pica”, i monologhi “della
solitudine” e “del tempo”. Solo per usare soltanto alcuni dei riferimenti rivelatori
di uno stato d'animo. Chi, invece, Edda conosce soltanto come autrice e
poetessa, dovrà accontentarsi -per modo di dire, stante la soave delicatezza e
leggiadria del dono letterario- di scoprire che <...la fantasia è la madre
del sorriso>.
Tommaso Conte
Ringrazio Tommaso Conte , che stimo per le doti personali e professionali qualità.
RispondiEliminaQuesto suo breve commento di "Fantasia della Ragione" mette con chiarezza in evidenza le note fondamentali del mio lavoro esaltandone anche lo spirito sotteso che ben conosce.
Edda Conte.