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lunedì 1 marzo 2021

EDDA CONTE: "POESIA E NON POESIA"

Poesia e non Poesia (2)

 

Edda Conte,
collaboratrice di Lèucade







Se tutto è vanità

Se un vivere velleitario ci sospinge

con input poveri di compimento

se la barca va senza timone

lungo il fiume del Tempo

navigando leggera...

dove fuggì il Pensiero

che è lievito al fare quotidiano

verso prospettive di rispetto?

dove ci volgeremo in tanto vuoto

se tutto è vanità.!

........

Non Poesia:

Ovviamente la gente pensa, come no?. In fondo siamo un popolo di poeti, Santi, navigatori.... Basta sfogliare il nostro passato per averne la prova.

 Chi può negare il contributo portato al mondo della scienza, della letteratura, dell'arte da gente della nostra gente?

Quanto poi a spiritualità e santità non sta a noi dirlo, abbiamo davvero grandi risorse.  Forse però non è tutto merito nostro. I cosiddetti "secoli bui"

hanno rappresentato un fertile terreno per lo spirito e l'iniziativa.

 Se hai mangiato bene ti sdrai volentieri a dormire, se invece i tuoi figli chiedono il pane escogiti qualsiasi cosa per procurarglielo.

 Oggi il faro della civiltà ci illumina in pieno, siamo sotto i riflettori ogni momento, allora sorridiamo  per apparire più interessanti, ma anche più belli, sembra giusto,  perché è l'immagine che porta il successo, il denaro, il potere. E poi mentre sorridi muovi non so quanti muscoli, e questo fa bene,

crea benessere alla persona, fa stare bene con se stessi, cosa fondamentale secondo gli ultimi dettati della moda.

"Conosci te stesso" dicevano gli antichi, come formula di pensiero  importante per avvicinarsi alla saggezza.

Cosa è accaduto nel frattempo? L'interesse si è spostato dal pensiero ai muscoli, tutto qui. Eppure la barca va...e allora lasciamola andare...C'è solo un piccolo problema: in troppi hanno abbandonato il timone, la buona volontà di quelli che non si sono arresi al canto delle sirene quanto potrà resistere ancora. ?

Via, non siamo catastrofici o guastafeste.. In fondo l'ottimismo ha anche i suoi lati positivi, aiuta a non lasciarsi andare di fronte alla disoccupazione, all'aumento dei prezzi e della criminalità, alla paura del covid 19...fa chiudere un occhio persino sul caos della politica nostrana! Il senso dell'ottimismo ci fa vedere il famoso bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto, ci aiuta a sopportare  l'idea che forse non tutti arriveremo a diventare vecchi, o se anche ci arriveremo ci attendono scarse prospettive economiche e affettive....

 In definitiva consoliamoci che in un mondo dove tutto è vanità ci è concesso di sorridere senza passare per irresponsabili.

                                                                                                   Edda Conte

 

3 commenti:

  1. 'Seme d'amore', viaggi sui sentieri dell'apparente non senso, sui 'tuoi' sentieri, a me familiari e cari, per numerosi motivi, per incidere con il coltello le piaghe di questa nuova società, arresa all'apparenza, alla vanità, al dio denaro. La fabula posticipa i versi, non li introduce, ed è deliziosa da leggere. L'ode all'ottimismo rappresenta il velo di Maya che cela tutte le verità del procedere in gregge, a fior di vita, evitando il pensiero, che 'che è lievito al fare quotidiano'. Sei sempre oltre la siepe, dietro i muri, calata nella storia, con la levità che evoca Rodari e il suo realismo magico. Grazie, Amica mia e di ogni fiore, stringo te, il nostro Nume Tutelare e tutti gli amici, che impastano 'il lievito' con vigore.

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  2. Edda Conte declina con la sua incomparabile valentìa artistica poesia in prosa e viceversa.
    Esperienza sfolgorante, di alto livello culturale e spirituale che connota e coinvolge la poetessa ora nella tematica della "vanità": tutto è ostaggio del tempo, "vanità" inclusa.
    La domanda di Edda è stimolante, ma agghiacciante: senza risposte dove andremo? Dove finirà la scienza o la letteratura dell'arte o la filosofia dell'Essere?
    La civiltà dello "Spirito" si esaurisce nella "vanità" o persegue obiettivi trascendentali che annullano l'inutilità del proporsi in se stessi per approdare alla conoscenza fenomenologica più verticale?
    Domande complicate che trovano nel Pensiero il riscontro dovuto alle teorie progettuali del tutto per il Nulla.
    La Poetessa originalmente risponde con una celebrazione del sorriso quale terapia di consolazione e di contenimento sino all'ultimo istante della vitalità coesistenziale dove gli "esseri" si ritrovano in "Essere" assoluto, imperscrutabile, impossibile a totalizzarsi da tutti e ciascuno.
    Grazie Edda.

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  3. Ti ringrazio infinitamente di questa bella e significativa accoglienza al mio "impasto" di pensiero. Purtroppo la "fabula" ,come tu dici, è una amara constatazione.
    Un abbraccio a te e al grande "ospite" che ci ospita.
    Edda

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