Loredana D’Alfonso su “Viaggi di donne senza rime” di Valeria Bellobono
Loredana D'Alfonso, collaboratrice di Lèucade |
“Viaggi di donne senza rime”, edito
dalla Edizioni Pegasus nel 2015, è una interessante silloge di racconti di
Valeria Bellobono, scrittrice, poetessa e giurata in diversi premi letterari.
Dodici racconti, dodici perle infilate
in una collana, riflessioni su storie di donne di Paesi lontani e poco
conosciuti: vicende difficili e forti, ma lavorate con il lievito dell’amore e
della pietas.
Riprendere in mano questo libro è stato
davvero emozionante.
Sono tornati, vivi e nitidi, i ricordi
importanti, indimenticabili, legati a
tanti viaggi nelle principali città italiane “vocate” alla cultura (Milano,
Pisa, Torino, Massa Carrara, Bologna, Pontremoli) e agli eventi letterari
condivisi.
Incontri “in presenza”, preparati con
passione e impegno, nel breve spazio di tempo libero disponibile, momenti che
davamo per scontati e che non pensavamo potessero mancarci così tanto.
Io e Valeria ci siamo incontrate parecchi anni fa a Viareggio, dove eravamo entrambe
per ritirare un premio ottenuto al concorso “…E non lo spegni il mare”, indetto
dalla Capitaneria di porto locale.
La nostra amicizia è cominciata quel
giorno e non è mai venuta meno.
E’ da sottolineare, ad onor del vero,
che Valeria non è solo una carissima amica, ma anche un’eccelsa scrittrice e in
questa silloge esprime in modo formidabile
carattere e sensibilità.
Ne è la prova il prestigioso premio Golden Selection di Cattolica che
l’Autrice si è aggiudicata con quest’Opera.
Con i suoi racconti, la Nostra viaggia
tra le storie di donne e dipinge paure e violenze con la grande levità che la
contraddistingue.
L’Autrice non alza mai la voce, ed è
per questo ancora più efficace.
Riporta minuziosamente all’attenzione
delle coscienze il caso straziante di Fatima che “dona” la sua bambina ad una
donna occidentale, affidando ad un’altra civiltà la sua creatura, un povero
fagotto senza futuro in un mondo che odia l’altra metà del cielo.
Tutte le donne che danno vita alla
silloge hanno una storia da raccontare, impastata di dolore e di passione,
dalla sposa bambina della “Storia di una ragazza con i capelli neri”
all’anziana de “Lo strano viaggio di Nina”.
Valeria chiede ascolto per le donne che
non hanno potuto parlare perché dimenticate, abusate, mutilate, trattate alla
stregua di oggetti di nessun valore.
Molto originale il racconto “Quando lo
zombie entra dalla porta” , quasi un horror,
con una visione onirica che parla di ingiustizia, di scenari futuribili e temuti
e, come in tutta l’Opera, emerge anche qui il desiderio e l’esigenza di
tutelare gli esseri più deboli.
Lo stile del narrare è armonioso, ricco
di musicalità e, a tratti, immerso nella dimensione del sogno.
Mi piace chiudere questa lettura con la
prefazione che ho scritto per l’Autrice, in occasione della pubblicazione della
silloge.
“Volano
le donne di Valeria Bellobono. Sono uccelli liberi, gabbiani sulle onde del
mare. Sono libere anche se “coperte come una cassa di frutta marcia”, soffocate
da un burqa e dall’odio. Libere, anche se non possono cantare perché “cantare è
peccato ed è un peccato anche essere donna”.
Sono
ritratti indimenticabili quelli di Monica, Fatima, Nina, Fakhra e le altre”.
Sono
figlie di un dio minore, anziane sole, spose bambine, streghe sul rogo.
Donne,
che, per dirla alla Shakespeare, sono “fatte della stessa materia di cui sono
fatti i sogni”.
E, nello stesso tempo, protagoniste di tante crude realtà, trasfigurate spesso in una visione onirica che si tinge di denuncia sociale”
Loredana D’Alfonso
Lory... sei arrivata a un'autentica tappa d'amore nel tuo viaggio tra le recensioni degli eventi più prestigiosi: la nostra adorata Valeria con il suo libro che ruba l'anima e che vinse la Golden Selection! Storie di donne struggenti affrescate da una penna che è lievito, magia, emozione allo stato puro. Tu asserisci che 'Lo stile del narrare è armonioso, ricco di musicalità e, a tratti, immerso nella dimensione del sogno'. e non potresti dare una descrizione migliore di questo testo, che peraltro è grande atto di impegno civile. Valeria dà la parola alle 'ultime', alle diseredate e le rende struggenti creature che giganteggiano. Mi inchino al tuo eccellente lavoro di dedizione e di affetto. Stai tenendo vicine le persone e creando atmosfere che ci mancano da non dire. Ringrazio anche Vale, compagna di tutte le vicende, donna dal valore inestimabile e... torneremo ad abbracciarci amiche mie! Abitate il mio cuore per sempre!
RispondiEliminaGrazie, Loredana, per le tue parole sempre ricche di poesia, conoscenza e amicizia. Semplicemente splendide. È stato bellissimo leggerti e ricordare tutto quello che abbiano vissuto insieme... Sono commossa. Torneremo presto a volare come un tempo!
RispondiEliminaValeria