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sabato 3 aprile 2021

LIDIA GUERRIERI: " INEDITI"

Lidia  Guerrieri,
collaboratrice di Lèucade











ECCE MATER

 

Nuvoli scuri al Teschio, si rovescia

la pioggia sopra i legni, batte fitta

sui chiodi e sulle spine, ed alla Madre

la lama dei profeti schianta il petto.

Quanta gloria annunciarono gli Scritti!

Ma quest' uomo svuotato della vita

non è del Cielo, è di questa donna:

delle sue braccia che l' hanno cullato,

delle sue veglie, delle sue fatiche;

perchè se un Padre dona al mondo il Figlio,

è sulla madre che cala la scure:

sopra i suoi occhi, pozzi di dolore,

sopra il suo grido che lacera il buio

nell'ora dell'inizio e della fine.

E questo viso spento, o caro viso!

questi capelli sparsi dalla pioggia

questa donna li ha amati e pettinati,

e queste labbra fredde come pietra

hanno riso e succhiato dal suo seno.

Annega ogni promessa in questa pozza

di melma e sangue,

perchè il cielo è lontano,

e qui non c'è che questa madre sola,

perchè quest' uomo è un figlio ed appartiene

intero a questa donna

e nulla esiste tranne il suo dolore.

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                       NON VADO IN CHIESA

 

Non vado in chiesa, meno nelle grandi

cattedrali dell'arte

dove l'eternità si fa pittura

di cherubini ariosi, e il paganesimo

nel marmo delle statue si riscatta.

Non vado in chiesa dove l'ombra tarpa

il volo dell' incenso,

e la luce si frange in schegge d' oro

sulle vesti di martiri e di santi,

e dove un oscillare di candele,

di precaria dolcezza schiara il buio.

Eppure ci sto fissa, e mi stupisce

questa verde navata,

e il mobile soffitto che colonne

di alberi e di montagne alto sostengono,

e il luminari primi, il brulicare

di stelle sopra i pascoli del buio

e le serene, piccole creature

che servono all'altare della terra.

 

3 commenti:

  1. Grazie per l'ospitalità sull'isola, professore !

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  2. Lidia, è davvero impresa dura commentarti, tu sei Poetessa da leggere in silenzio e da rispettare. Sai esprimere con cifra stilistica sublime verità che non esistono nei comuni pensieri. Una sola madre piange il Figlio oggi, la Madre delle madri, la donna che invano lo vide morire sulla croce. E' un fatto. Noi scambiamo auguri, inneggiamo alle rinascite, mangiamo più di sempre e quante madri sono piante dai figli? Perchè la grande ironia sottesa ai tuoi versi e la realtà della storia che viviamo e che affrontiamo con indifferenza, con cinismo, con ignoranza, senza consapevolezza. Anch'io non vado in chiesa, mia carissima Amica, eppure sono credente. Non amo le cattedrali, non credo in un Gesù che volesse templi ornati d'oro e di orpelli. Era un uomo israeliano, come tanti, che predicava, credeva, che un giorno è stato sacrificato e ha accettato lo stazio. Ma ne valeva la pena? Tu chiedi a ognuno di noi se la sua Croce valesse l'era che attraversiamo da ignavi. Una sola Madre lo piange, non v'è dubbio, Lidia mia, come ogni madre... Sei profetica e mostri un impegno civile che scortica l'anima. Grazie di tanta lezione. Quest'Isola è un viaggio tra la rinascita e la riflessione: io so di aver bisogno di entrambe. Ti bacio grata e bacio il nostro Capitano, che ci concede tanta libertà espressiva.

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  3. Il tuo commento mi onora e mi commuove, Maria. Il sacrificio di Cristo è una faccenda che , per dirla alla buona, mi è sempre rimasta in gola, fin da quando ero bambina. Mi sono sempre chiesta perchè un Dio di amore, un Dio che può tutto dovesse chiedere ad un innocente una morte del genere solo perchè la legge del taglione imponeva vita per vita, solo perchè ci voleva una vita senza peccato per bilanciare il peccato originale commesso da una creatura senza peccato. Ma le leggi si cambiano, anche l'uomo le cambia, perchè Dio è stato così inflessibile e duro? Perchè il Dio dell'antico testamento aveva questo aspetto rigido e crudele? perchè chiedere ad un padre di sacrificare un figlio .. parlo di Isacco? Non mi pare giusto. Il perdono si può anche concedere senza chiedere nulla in cambio se è un atto d'amore. E' un discorso che non ha sbocco e per me è inspiegabile. Se guardo le Scritture certo che me lo spiego, però mi viene anche altro genere di domande, forse " pericolose"...il Dio del vecchio testamento rifletteva il modo di pensare del popolo di allora...ma non è lo stesso Dio del Nuovo testamento? Insomma, sembrerebbe un Dio confezionato dall'uomo secondo le idee del momento, ma Dio è uno, immutabile...come può cambiare così? Non dovrebbe avere gli scatti d'ira e il rancore ( perchè se non è rancore di lunga data quello per il peccato di Adamo, è qualcosa che gli somiglia molto...) di un dio pagano... Non sono un teologo e mi cheto...sennò mi mettono al rogo come eretica :-(

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