Sfinge di pietra
-Astone
SphinxPoesie di Claudia Piccinno, Prefazione di Dante Maffia.Postfazione di
Nazario Pardini, Nota critica di Brunello Gentile.
Lettura di Carmen Moscariello
Carmen Moscariello,
collaboratrice di Lèucade
Che
cosa può produrre un libro di Poesia, all’alba, quando il giorno è ancora
lontano e l’attesa dei sogni si è conclusa? La mia alba si è aperta con il
libro di poesia di Claudia Piccinno ” Sfinge di pietra”. E il miracolo della poesia è in grado di
trasformare un’alba quasi scontata, in un immenso atto d’amore. Così chiamerei
quest’opera; che è anche un coltello
affilato che sa incidere sulla scorza dura e indifferente di un mondo statico e
apatico che non sa niente dell’Amore.
I
versi della poetessa mi coinvolgono fin
dal primo epigramma, mi fanno sentire solidale, vicina nel sentire, fiduciosa
nell’ascolto. Poiché la parola di Claudia Piccinno è la verità , e la verità è
coraggio e porta con sé gli infiniti valori del bene e della giustizia, dell’autentica
grandezza. Non è facile essere coraggiosa, non è facile sfidare le regole
ovattate del mondo, marciare su spilli affilati e dire col potere della parola
ciò che si è, quali sono i propri sogni, le speranze, le attese, i tradimenti, i mulinelli infuocati di un domani che sotto
la corda affilata del verso non accenna a fermarsi. Non c’è pacatezza nel verso
di Claudia, ma una volontà invincibile di andare avanti , di costruire sempre
nuove strade e nuovi sogni. Né la strada accidentata e le spine dei cespugli aggrovigliati
ai bordi della strada possono impedire la sua protesta. I poeti, i
grandi poeti possono cambiare il mondo, possono insegnarci che la strada della
Resurrezione è sempre possibile.
Il
libro è uno scrigno di bellezza, è aperto dalle nobili parole di Dante Maffia
che ha il cuore generoso e onesto, e, concluso, in quarta di copertina, da
Nazario Pardini, il grande esteta, L’Enea di ogni tempo, il pietoso Enea che ci
sostiene e dice a tutte noi andate avanti, niente vi può essere negato, poiché siete Donne- Poeta”. La vita di Claudia che è prima
di tutto poesia è anche grande lavoro, impegno educativo nella scuola, esperto
e raffinato impegno di traduzione in
molte lingue di poeti italiani e stranieri ,è messaggera di pace in grandi
gruppi umanitari, è una mamma, è una donna che sa parlare al mondo senza paura
con l’orgoglio di essere donna e di sapere cosa chiedere alla vita. Anche
questo libro di poesia , come altre sue scritture, porta la traduzione a fronte
in inglese. “L’opera nel suo insieme è proteiforme, fattiva. E, soprattutto,
quello che vale, è l’equilibro tra il dire e sentire: una simbiotica fusione
che difficilmente si trova in altri poeti” [1].
La
poesia di Claudia Piccino è un “geranio alla finestra”[2]
un fiore colorato ,immenso, un profumo d’amore, di rispetto per la vita. E’ un
fiore delicato che sa resistere al freddo dell’inverno, alle gelate improvvise
della primavera, rinasce sempre con tutto l’orgoglio, con vigore centuplicato. Credo
che la sua poesia , sia per questo, ancor più un dono raro , da tenere d’ acconto,
ma all’aria aperta, poiché la sua libertà non è barattabile. “Nonostante il
peso del suo fare Claudia non si è lasciato abbindolare dalle mode, dai soprusi
dalle sperimentazioni gratuite , e ha scritto secondo il suo sentire, ligia
spesso addirittura a una metrica che ai
lettori superficiali potrebbe far pensare a Carducci e a D’Annunzio e
che invece è un suo modo di chiudere nella musica le emozioni”[3]
Così scrive il grande Maffia.
E’ una
scrittura arguta, musicale, ma che in alcuni tratti ha la forza di un
punteruolo, scalfisce, insegna, dice qual è il dolore e l’amore di una donna. L’opera è
da leggere tutta d’un fiato, la senti tua fin dai primi versi, ne condividi i
suoni, il fuoco di Wagner, i contrappunti, i colori, la strumentazione, le ragioni, i fatti, l’epigramma l ‘ottonario
breve classico e moderno, Tutti questi fuochi li gradisci i e li accogli armoniosamente
nell’anima.
Carmen
Moscariello
Sfinge
di pietra, prefazione di Dante Maffia, quarta di copertina di Nazario Pardini, Nota
critica di Brunello Gentile, Postfazione di Francesca Ribacchi, immagine della
copertina: Ipazia di Alessandria di Immacolata Zabatti. Edita da Il cuscino di
stelle, ottobre 2020.
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