Piuttosto logorata
da quella sua tendenza
al sorgere di nuovo
ancora e ancora
in faccia a ogni sconfitta
Spossata dalla stessa sua natura
…esausta si lagnava
una creatura di mia conoscenza
Ai mille altri granelli
di sabbia sulla terra
è dato in ogni guerra
un vario ed ampio margine di scelta
fino alla stessa opzione della fuga
Per me non è prevista, mi spiegava
non tanto per bontà
ma per un puro eccesso di coscienza.
Se c'è di mezzo quella non si scampa
se arriva con la voce di una mamma
più santa o meno santa che ci avvisa
“sta per finire il vino sulla
mensa”..."
chi mai potrà non metterci una pezza?
Anita mia, mi dissero 'le liriche non si spiegano', si fanno proprie, si tatuano nell'anima e si ricordano. Credo sia il caso di questa lirica che colpisce allo sterno come pugno di seta... sei troppo lirica per dare dolore fisico, ma il cuore bruca sotto la tua ferita. Ci conosciamo da anni, tu ami definirla 'sorellanza' e il termine mi affascina come ogni tuo verso, Anta bella. Affondo nell'inquietudine, ti vedo stracciata dal vento dell'esistenza, gabbiano circondato sempre da un'aura di luce. Sei la Storia, la narri con il tuo lessico inconfondibile, la accosti ad altra Storia: “sta per finire il vino sulla mensa”..." e penetri nelle coscienze. Grazie di esistere amica mia, non smettere mai di comporre versi. Ti voglio bene.
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