Col chiaro ed esplicito andare degli anni
si giunge
a quel grado di media follia
per vivere il tempo che resta
con tutta la cura
dovuta a un ritorno improvviso di infanzia
Ci spetta quel numero immenso di fiori
che non han bisogno dell' essere colti
per essere belli
o di essere belli per essere nostri
e tempi e momenti
ai quali non serve più l' essere nostri
per appartenerci.
Si esiste
per spinta potente di inerzia
per pratica di meraviglia
Si vive d'amore
o per forza
per gioia di vivere e basta
Che incanto, amica di antica sorellanza! L'elogio del nostro tempo, quello che ci resta in dote, che consente di scegliere, di non cedere ai compromessi, di non badare al 'quieto vivere'. Esiste una fase nella quale "con tutta la cura /dovuta a un ritorno improvviso di infanzia" si torna liberi dagli schemi, dalle convenzioni e si prende dolcemente atto che la normalità è una maschera, . Una posa. La follia è il vero volto dell’uomo.In essa risiede il seme dell’intuizione. Senza un briciolo di pazzia che saremmo noi, se non alberi senza foglie? Secchi, rigidi, immobili. Le foglie sono per gli alberi ciò che per noi è la follia: il movimento, la linfa così come il frutto. L’evoluzione.” Una lirica che è il riassunto dell'esistenza sana., con una chiusa in levare che toglie il fiato ed è poesia in se stessa. Grazie, Anita, ti tengo nel cuore insieme al nostro Condottiero.
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