IL
TEMPO E’ SOLO UNA PAROLA
E’
partendo dalla poesia incipitaria che si penetra fin da subito nell’arte
ontologicamente profonda di Giannicola. Se poi si considera l’esergo di settima pagina ancora di più l’animo si apre alla
versificazione fluente e euritmica che fa di questa silloge un valore aggiunto:
“In questo attimo capirò/ La mano di mia madre mi condurrà/ dove il tempo è
solo una parola”. Una poesia zeppa di sentimento e di riflessione dove il poeta
trova tutti gli spigoli di un animo volto a leggere il mondo, la realtà, la
natura, e ogni parte di sé per tradurlo in immagini chiare e lampanti Ibi omnia
sunt: l’amore, la memoria, il tempus fugit, l’onirico, e ogni altro aspetto che
fa di Ceccarossi un poeta schietto e leale, forte e robusto per una
versificazione che coi suoi marchingegni compositivi realizza: suoni e immagini
concrete e palpabili: “La morte è la curva della strada, morire è solo non
essere visto, mai nessuno s’è smarrito./ Tutto è verità e paesaggio”. Sì
paesaggio e l’autore fa del paesaggio il nocciolo dei suoi lemmi, è con quello
che il poeta parla e si esprime, reifica se stesso, il suo mondo, i suoi
affetti con immediata e visiva
concretezza. C’è in questi versi un grande bisogno di amore e di affetto: “…Abbracciami/Non
mi lasciare”. Il timore della solitudine si impadronisce del poeta che va in
continua ricerca di compagnia per non restare solo. E la natura si fa compagna
fedele di Giannicola: “… E quando sarà/ il vostro momento/vi aspetterò / con le
pupille/dell’arcobaleno”. Tutto è in movimento, niente è statico e anche la
morte è vissuta come attimo passeggero: “ … Ricorderò/ quell’unico bacio/quasi
in presenza/ della morte”. I versi si fanno scattanti, monosillabici, brevi,
corti, apodittici per rivestire i sentimenti ed arrivare con scioltezza ai
brividi del lettore; chi legge si fa partecipe anima e corpo di un dire schietto
e penetrante. Fino alla serenità finale, meta a cui il poeta giunge dopo un
travaglio lungo un’intera silloge, in cui meditazione, pensiero e slanci emotivi
si susseguono con grande maestria creativa. Silloge complessa, articolata,
plurale dove ogni momento della vita viene reificato in arte, con grande
semplicità e effusione emotiva.
Nazario
Pardini
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