SINTOMI
POETICI
di
Marisa Cossu
Recensione
di Pasqualino Cinnirella
Ho letto e più volte riletto, l’ultima
silloge poetica di Marisa Cossu “SINTOMI POETICI”, Collana Alcyone, Guido Miano
Editore, Milano, con la prefazione dell’illustre Prof. Nazario Pardini. Posso
affermare, seppure un po’ perplesso ad una prima lettura, in quanto facevo
fatica ad immergermi nella poetica dell’autrice, che il suo fare poesia esula
dall’andazzo contemporaneo, in quanto particolare nel contenuto e nella forma.
E quando parlo di forma mi riferisco al modo di esprimersi dell’autrice, al suo
modo di dire poetico, al suo esternarsi. M. Cossu, che conosco da tempo
attraverso la lettura delle sue opere e assidui contatti telefonici, nella
poesia rispecchia fedelmente la sua indole, il suo carattere, il suo essere
donna di alta cultura; la sua pacatezza interiore viene palesemente espressa in
versi dalla struttura metrica classica. Infatti, non ho mai riscontrato in essi
un minimo scatto verbale che esprima distonia, scontro; il suo verso si snoda
con una leggerezza che palesa un fiume calmo nella piana ma che comunque scorre
deciso ed inarrestabile. M. Cossu è una donna mite ma decisa e molto riflessiva.
La sua indole è influenzata dalla formazione culturale psico-pedagogica e di
insegnante; ciò la rende, in poesia, un’autrice chiara, aperta, senza
dietrologia o allusioni. Non si nasconde dietro i suoi versi di donna di
pensiero e di cultura, eppure in essi vige imperante una modestia ed un pudore
di isolana (Sarda) di un tempo. Pertanto la sua poesia non è formulata per
accattivare il lettore ma per esternare il suo mondo interiore, il suo
pensiero, le sue riflessioni sia nell’osservare un oggetto concreto, come nelle
poesie Acqua, Pietra, Siamo nuvole, sia nel palesare il suo io profondo.
Certamente non si può dire che la poesia della Cossu è poesia di grido, alla
moda, avveniristica, anzi, è avulsa dal modo di esprimersi contemporaneo pur
rimanendo al passo con i tempi per la lucidità delle visioni poetiche e delle
emozioni descritte. L’autrice introduce la metrica come vera innovazione nel
panorama appiattito e spesso prosastico della produzione contemporanea,
collegandosi alla tradizione letteraria. La poesia della Cossu è cesellata nei
minimi particolari.
M. Cossu
infatti cura la perfezione espressiva che inevitabilmente sfocia nel bello del
dire poetico ove tutto è armonia di parola da ascoltare, leggere, intuire
perché il lettore “si senta colpito dentro” per dirlo alla maniera di Ungaretti
e, se ciò avviene nell’animo del fruitore, lo scritto poetico, misteriosamente,
diviene vera poesia. Il Prof. N. Pardini nella sua bella prefazione a “Sintomi
poetici” scrive che nella poesia di M. Cossu “Tutto si fa significante ed
audace”. Ritengo che Egli, in questa sua lapidaria definizione, abbia saputo
racchiudere, da par suo, tutta la poetica della Cossu. Se per significante
in poesia si vuole indicare il modo, la forma, il come esprimere un contenuto
che diventi messaggio poetico, allora mi sento confortato poiché ho anch’io
riscontrato tutto ciò nei miei versi e in quelli dell’autrice. In poesia, ho
sempre affermato e sostenuto che la forma, la combinazione musicale delle
parole, il ritmo danno al contenuto un quid di valore in più del suo stesso
messaggio. Il saper significare ben veicola, su solidi binari, il treno del significato
e la Nostra esplica nella sua opera tutti questi tratti essenziali.
Caltagirone 28/06/2022 Pasqualino Cinnirella
Caro Pasqualino, ti sei inoltrato nel magnifico mondo lirico della nostra Marisa con tatto, sensibilità e acribia. Hai colto quanto "cura la perfezione espressiva che inevitabilmente sfocia nel bello del dire poetico ove tutto è armonia" e hai affrescato la capacità dell'amica Poetessa di rifarsi alla tradizione, alla letteratura de padri per rinnovarla e renderla moderna. Come rabdomante cerchi pepite e scopri di trovarti di fronte a un intero giacimento. E' successo anche a me, "mi sono sentita colpita dentro" e raramente i colpi mi hanno emozionato tanto. Grazie, amico caro, per questo tributo a una vera, ispiratissima Artista. Vi stringo al cuore entrambi!
RispondiEliminaCarissima Maria, mi colpiscono sempre la tua sollecitudine e la tua benevolenza nell'accogliere e commentare le note che mi riguardano e l'affetto che dimostri per tutti noi. Ti stimo moltissimo e mi congratulo per la tua attività in favore della diffusione della cultura. Sei un faro cui ispirarsi sia come intellettuale che come persona. Ti abbraccio
EliminaMarisa Cossu
Ho azzardato, con copioso timore, scrivere questo mio pensiero sulla poesia di M. Cossu poichè, a completamento delle reiterate letture ho sentito la necessità, che raramente m'avviene, di esternarlo per la particolarità dell'autrice di porgere il suo sentire poetico. Chi avrà il piacere di leggere "Sintomi poetici" avvertirà certamente la sensazione di essersi immerso in un mondo interiore dove sentimento, concetti ed interrogativi esistenziali, pacatezza espressiva sono fusi in un dire che coinvolge il lettore che, preso per mano, assapora la bellezza del dire poetico che esula dal contemporaneo. Pasqualino Cinnirella
RispondiEliminaCarissimo Pasqualino, amico e poeta generoso e sensbile, non so come ringraziarti pr la bella recensione che tocca i tratti salienti della mia opera e dimostra il tuo interesse verso la poesia, la letteratura e la persona umana. Questo è l'aspetto che maggiormente mi commuove, il tuo dono, la tua cura verso l'amica che ritengo di essere. Proprio prchè spontaneo e offerto con tanta gentilezza il tuo scritto travalica le nostre conversazioni sull'esttica e sulla poesia. Continua così un dialogo bello e produttivo per entrambi. Grata, ti saluto con un fraterno abbraccio
EliminaMarisa Cossu
Carissimo Professore, con sempre generosa ospitalità ha accolto sulla preziosa Lèucade le nostre note e i nostri commenti. La rigrazio con affetto e le auguro un bel periodo di vacanza con la sua famigla.
RispondiEliminaMarisa Cossu