RICERCA D'AGOSTO
Un angelo è caduto in mare
E nessuno se ne è accorto
Mentre riflesso rotea piano
Un rosso sole distorto
E ti chiedi se questa vita
Sia la replica
Di un mostruoso inganno
Oppure una speranza immane
Quando abbiamo perduto ogni speranza.
Poi vorresti svelare il mistero
Nei muti corridoi della notte
Quando varchi la soglia del sonno
Eppure sai di vegliare
Negli interstizi scovati
Dai puri occhi dei gatti
Nelle parole spente
Dagli avvolgibili ormai chiusi
Nelle oasi della sete
Che provi ogni volta
Col tuo vestito bianco
Sempre da stirare.
E il sole resta sommerso
Ancora sanguinante
Mentre cerchi in ogni angolo la sua voce
Sullo sfondo di questo cielo terso
Nel cosmo di cenere e sabbia.
Amica Antica mia, come sempre ricorri alla filosofia per dare un volto al male che offende la natura, rende il tempo degno del titolo del libro di Primo levi "Se questa è vita". affidi il tuo canto a un angelo, "caduto in mare" nell'indifferenza di tutti, al suo angoscioso viaggio tra gli interstizi della notte. D'altronde Gli angeli dei nostri tempi sono tutti coloro che si interessano agli altri prima di interessarsi a se stessi. F. Gibran ad asserire che "Il primo pensiero di Dio fu un angelo. La prima parola di Dio fu un uomo". Tu inverti il concetto. L'angelo "cerchi in ogni angolo la sua voce /Sullo sfondo di questo cielo terso / Nel cosmo di cenere e sabbia.". Sai superarti e mi sembra impossibile. Ti stimo e ti voglio un bene infinito.... lo stesso che nutro per il nostro Condottiero!
RispondiElimina