Floriano Romboli
IL FASCINO E LA FORZA
DELLA LETTERATURA
VOL.1
Saggi su Dante, Tasso, Graf, Zola, Fogazzaro, Pardini
Recensione
di Raffaele Piazza
Il libro che
prendiamo in considerazione in questa sede, a partire dal suo titolo, pare
essere espressione dell’assunto secondo il quale la letteratura stessa eleva la
mente umana e la lettura di romanzi, poesie e saggi è benefica per l’anima e la
psiche del lettore come espressione del pensiero divergente che diviene
esercizio di conoscenza prezioso e necessario.
È
incontrovertibile che leggere ottimi libri ristabilisca l’equilibrio interiore
come l’effetto di un’oasi nel deserto soprattutto nel tempo della pandemia e
della guerra e che la cultura letteraria è un valore fondante nel mare magnum
di una società superficiale nella quale il consumismo e l’avere prevalgono
sull’essere.
Non a caso uno
slogan televisivo di qualche anno fa faceva vedere il disegno di un uomo che
leggendo un libro diviene più alto fisicamente ma soprattutto interiormente e
il discorso complessivo si connette con quello di una pedagogia della gioia.
Quanto suddetto
si collega alle considerazioni sul libro classico,
quello cartaceo, che è sopravvissuto al fenomeno internet, fenomeno che
d’altro canto ha rafforzato la letteratura stessa nell’avvicinare alla
tradizione nuove modalità di fruizione del piacere dei testi con la nascita di
siti e blog letterari e con il proliferare dei PDF e degli e-book e quindi la
letteratura stessa è sempre più viva nella nostra liquida ma anche affascinante
contemporaneità.
Originale e
intrigante la scelta degli autori da analizzare e certamente non casuale per la
stessa coscienza letteraria di Romboli acuta e profonda per il fatto di
spaziare dalla cattedrale Dante Alighieri, poeta medievale, fino a Nazario
Pardini, poeta e critico vivente.
Questo
procedimento dà all’opera in toto un carattere accattivante e movimentato e per
un’analisi profonda servirebbe uno scritto delle dimensioni di un saggio vista
la complessità e la profondità del discorso esauriente e ricchissimo di acribia
portato avanti da Floriano.
E c’è da
mettere in rilievo come affermava Focault che la letteratura stessa è figlia
del tempo in cui viene prodotta, della società nella quale si trova ad essere
contestualizzata e quindi lo stesso Dante è figlio del Medio Evo come Pardini è
figlio del postmoderno occidentale e come, per esempio, Torquato Tasso è
espressione della mentalità del Seicento.
Come scrive
Enzo Concardi nella premessa la critica letteraria dovrebbe assolvere all’importante
funzione culturale e sociale di avvicinare “il lettore comune” alla
letteratura, alla conoscenza e all’approfondimento degli autori e delle loro
opere. Per realizzare tale fine dovrebbe porsi il problema del linguaggio,
ovvero del come comunicare senza formule esoteriche e criptiche – che
andrebbero riservate agli addetti ai lavori – e senza nel contempo rinunciare
al rigore dell’analisi, i contenuti delle sue interpretazioni in modo quindi
accessibile al nostro “lettore comune”. Il volume presenta anche una prefazione
dello stesso Nazario Pardini.
Nel capitolo “Incontri con Dante e la Commedia: la lettura
critica di alcuni interpreti di grande autorità culturale” scrive l’autore
che la più evidente peculiarità di un classico della letteratura è nella capacità
di resistere al tempo, imponendo infine la persistente attualità del proprio
messaggio ideale e culturale – artistico.
Caratteristica
peculiare del volume è il fatto che, oltre alle sue osservazioni, Romboli
riporta su ogni autore analizzato le considerazioni di altri critici importanti
come per esempio Gianfranco Contini.
Raffaele Piazza
Floriano Romboli, Il fascino e la forza della letteratura, vol.1, saggi su Dante,
Tasso, Graf, Zola, Fogazzaro, Pardini, prefazioni di Enzo Concardi e Nazario
Pardini, Guido Miano Editore, Milano 2021, pp. 148, € 12,00, isbn
978-88-31497-72-5, mianoposta@gmail.com.
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