ZAPORIZHZHIA 2022
Va con una gamba sola,
la cenere da tempo covata
nella fluorescenza ipostatica di sé.
Nulla aveva, nulla ha
al fuoco di un immiserito
e tradito pensiero- perché
non come la domanda
il solito problema.
Il sogno al rovo
della propria terra di Nod.
Carissimo Gian Piero, sei calato nell'allucinante storia di guerra che si protrae da mesi a settecento chilometri da noi e che rischia di coinvolgere la centrale nucleare della città di Zaporižžja - in italiano anche Zaporiggia,- nella zona sud-orientale dell'Ucraina, capoluogo dell'omonima oblast' e dell'omonimo distretto. La chiusa di questi versi di impegno civile sono più che esaustivi: "Il sogno al rovo / della propria terra di Nod". E mi chiedo: se è solo di ieri, 1 settembre, la notizia data dai media circa la missione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, che sarebbe riuscita a entrare all'interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai soldati russi, con lo scopo di valutare le condizioni del sito e prevenire un incidente nucleare, sopralluogo che la Russia ha sfruttato con abilità per mettere in difficoltà il governo ucraino... quanto stiamo tirando la corda? E coloro che hanno intrapreso questa follia sono consapevoli che si potrebbe arrivare alla distruzione collettiva. La Poesia risarcisce, amico mio, la tua mette in guardia... e credo che l'artista debba svolgere anche questo compito sociale, altrimenti sarebbe chiuso nella bolla.della creatività , come lo vedono in molti. Ti ringrazio per la lirica che è monito, forse preghiera e ti abbraccio nel segno del nostro Capitano!
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