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mercoledì 15 febbraio 2023

ANGELA AMBROSINI: "MEMENTO"

 




ANGELA AMBROSINI    

“MEMENTO. GIORNO DEL RICORDO”


        
                          

 da una terra di mezzo

 10 febbraio di ogni anno

a tutti i martiri delle foibe”

 

 

Quaggiù, nelle suture della storia,

avvinghiati al filo sdrucito del ricordo,

noi esistiamo.

Quaggiù, fango nel fango, sangue nel sangue,

tra radici di menzogne e silenzi custoditi

sotto i boschi che ci videro pulsare

lingua e cuore,

noi viviamo.

Quaggiù, oltre il pendio del mare

che divide e frantuma,

oltre la cresta di scogli, rocce, sassi

bisbiglianti lo stesso azzurro,

noi qui siamo.

Qui sotto, della notte randagi,

resina cupa di due etnie

dormienti tra doline e melme d’odio,

noi qui, muti parliamo.

Noi, progenie sconosciuta,

taciuta, azzerata

nel limbo di terre di confine,

terre martirio, terre matrigne,

noi qui sotto, da questa profondissima,

inesausta verità,

noi, tralci di storia, della vostra storia,

noi, qui, sappiatelo,

“silentes loquimur”.           

 

 

(Dal monologo teatrale “Memorie dal sottosuolo”, in Angela Ambrosini, “Memento. Giorno del ricordo”, Edizioni Vitali, 2018).                                                  

1 commento:

  1. Carissima Angela, ti ringrazio dal profondo del cuore per questo struggente tributo a quello che viene tristemente considerato un Olocausto minore e, in quanto tale, poco ricordato. La tua lirica dalla cifra stilistica tonante, come l'eco delle cattedrali, è monito e Memoria, intesa nell'accezione autentica del termine. Della memoria storica, purtroppo, si elude il senso profondo, è parente della Storia, ma più carica di affetti e passioni politiche... eppure lungi dall'essere il vaccino da tutte le forme di negazione o di indifferenza, sembra aver la tendenza a essere rimossa. Opere come la tua sono testimonianze e, ripeto, moniti per le coscienze. Ti rinnovo l'affetto e l'ammirazione e ti stringo insieme al carissimo Nazario,

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