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sabato 15 aprile 2023

Inediti di Gian Piero Stefanoni : " Da te e da me, Come saperti, L'amore da lontano "

 

 

DA TE E DA ME

 

per A.

 

Da te e da me questo male

questo vuoto a cui non so parlare,

amore, eco di qualcosa

che ora ci nega.

 

Ritornare al ricordo,

reimparare, non temere la rena

nell'onda che ancora

brama il suo mare.

 

 

 COME SAPERTI

 

Come saperti tra la distanza

e la luce, la porta il guado,

il motivo conforme

al disegno del volto.

 

Ti accompagna

una disordinata e sparsa

violenza degli affetti.

 

La vita che non volevi

e che ti importuna

ora che la guardi,

ora che comprendi.

 

 

L'AMORE DA LONTANO

 

Per quel che resta, in questa stanza

nella separazione della parola

prima del sonno, a te la sterpaglia

nella forma decriptata del sogno,

a me l'ingiunzione della vita e delle cose.

 

Come essere ancora vivi, l'uomo

che in me sta morendo chiedendo pace.

 

 

 

 

1 commento:

  1. Un trittico doloroso quello di Gian Piero. Il suo stile inconfondibile viaggia sul registro dell'amore e del disincanto. D'altronde non si è mai così indifesi verso la sofferenza, come nel momento in cui si ama. "amore, eco di qualcosa / che ora ci nega", scrive l'Autore, e porta sul sentiero delle cose e dei sentimenti che, alla pari, si rompono in continuazione: i piatti, le unghie,.le promesse,.i cuori. I versi, come sempre, vanno per sottrazione, e in questo caso il metodo sembra allinearsi perfettamente con i concetti. Anche la vita sottrae e il Poeta lo mette in luce scarnificando il linguaggio, eppure mantenendolo di un lirismo che trafigge. "Ti accompagna / una disordinata e sparsa / violenza degli affetti"., ovvero uno stato della mente nel quale una persona è incapace di prendersi le proprie responsabilità... Credo che non esista tematica più difficile da trattare dell'amore perduto. Gian Piero è funambolo dei versi e ha coraggio da vendere. Mi complimento con lui e lo abbraccio forte nel segno del nostro Nume Tutelare.

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