Start with this opening poem it means going straight to the bottom of the mare magnum of Rita Fulvia Fazio’s poetic, where the various moments of her thought meet, of her poetic soul.
Spiritual light
I want to be in Your heart.
I want to be in Love’s heart.
I want to be Love.
I want to love in Lord’s light.
Love, Love.
Isn’t heaven?
Now all is worry.
But, Lord,
This light blue is in the heaven,
This light blue is true.
Grant love’s a glimmer shines.
Alessandro Manzoni, from “I Promessi Sposi”:
There is never a soul in wish some God’s glimmer do not shines,
some spiritual light.
Eros and thanatos, spirituality, heart, love, God’s glimmer, light. Lots of meditative opportunities in which the poet mixes her soul and where the various moments come together to give notes of great eurythmic stature.
Ten poems to preface, introduce: intense poems, written by a versatile, eclectic, in love poet with poetical art, with the artistic function of the word. And Ours knows it and knows also word’s value, the importance of its nomenclature, so much so that she takes care of it, it reworks, it meditates to express it with great participation. The content flows fluently and emotionally persuasive, the word is sparse and fast in this set of emotional turmoil speech. Fulvia loves word, surrounds it, and refines it, reifies it into concrete and visual visions. Her touch and style are effective, so much so that the word lengthens or is shortened to follow the soul’s undulations, to materialize in semantic fields a soul entirely taken by the love of singing. Right word in right direction. Ibi omnia sunt: the love of life, the restlessness of the fact of existing, the awareness of the precariousness of living, the dreamlike, the memorial, and above all the syntagm, the styleme, which make the writer a true engraver. Ten compositions that open up to us the world of Ours, her way of seeing, of understanding, of living in this turbulent and dark time. From her writing emerges a positive philosophy on the set of human contacts. Ours is confident, even if in some moments of her journey a certain melancholy emerges which does not spoil the content, on the contrary it gives it that human charge to bring it closer to our way of seeing and understanding. In short, Fulvia introduces into her song all those emotional inputs that are the salt and pepper of poetry. A saying close to everyday life, to the love that binds us to this existential segment. On the other hand, life is one and Ours makes it clear in these compositions that release a high feeling of human and superhuman elaboration, a great eschatological sensation of vicissitudinal effect that makes them real and concrete. Loving is the greatest gift that the Creator has given us, and Fulvia is aware of it, so much so that her poetic dictation oozes from every pore.
Love for life, humans, the world, nature, beings, in short, for everything that life itself offers us in this short stretch lent to us by death. A simple but human philosophy, complex, if you will, but sincerely forthright, which makes the author spontaneous and direct in her saying, who often makes use of nature to reify herself, to build her not only human message. An epigrammatically compelling sylloge, therefore, where the sun's rays penetrate the darkness and give light to the night’s darkness.
Nazario Pardini
Lancio un input ...un accenno al secolare lavoro dei traduttori, ognuno dei quali usa tecniche e metodi differenti tesi al superamento degli opposti estremismi per rendere la poesia, il più possibile, fedele, nelle varie accezioni, al testo originale.
RispondiEliminaMolta letteratura occupa pagine e pagine circa l'innesto esplicativo poetico che intercorre tra autore e traduttore o, potremmo anche dire, traduttore/traditore nel caso violi, nella fattispecie delle traduzioni concordate, il dichiarativo "Il traduttore si consiglia e converge nella traduzione e l'autore poi avalla il lavoro del traduttore sulla propria opera."
Perciò, nel ringraziare la dottoressa Maria Rosaria De Lucia di aver fatto traguardare la terra di Albione alla mia silloge Verso la luce, a lei mi unisco, ben conscia di rispettare il proprio contrapposto ruolo, alla volontà di traduttore-interprete e lascio al lettore e amici la propria interpretazione sulla traduzione della poesia riportata nella pregevole prefazione del professor Poeta Nazario Pardini,
Luce spirituale.
Voglio essere nel tuo cuore.
Voglio essere nel cuore dell'Amore. Voglio essere Amore. Voglio Amare nella luce del Signore. Amore, Amore,
non esiste il cielo?
Ora tutto è pensiero. Ma, Signore,
questo azzurro è nel cielo
questo azzurro è sincero.
Fa' che un barlume rivulga d'Amore.
《Alessandro Manzoni da "I Promessi Sposi":
non c'è mai anima in cui non rifulga
un qualche barlume di Dio,
una qualche luce spirituale.
Qualora corrisponda alla spirito e alla poetica che l'autore ha costruito ed elaborato nella propria poesia, il poeta vede reificato il suo sogno.
All'uopo, come non rimemorare la nota poesia di Giuseppe Ungaretti Il porto sepolto o quella raffinatissima di Mario Luzi Vola alta, parola:
《 ... tocca il nadir e lo zenih della tua significazione ...
però non separarti...
senza il caldo di me...》.
Sostanzialmente, entrambi i Poeti dicevano che la poesia non appartiene più a chi l'ha scritta, una volta sul foglio.
Luzi, nel ri-battezzare i frammenti (Il battesimo dei frammenti) spera che la poesia venga portata alla luce e conservi la sua traccia, la fragilità del suo sogno.
E io, nel rispecchiarmi nei desiderata di questi due grandi Poeti, aggiungo le parole che attraversano l'urlo espressivo dei miei riposti sentimenti nell'universale auspicio del poeta che spera la poesia, tradotta o meno, mantenga il proprio significante (il caldo di me), con questo mio messaggio.
Sì, questa è la mia invocazione Verso la luce: Un messaggio di silenzio, inno alla verità.
Grata a tutti coloro che vorranno leggermi e al professor Nazario, che mi ospita, abbraccio i naviganti.
Rita Fulvia Fazio
È presente e mi scuso, un refuso. È da leggersi in questo modo: Luzi, direi, nel mentre ri-battezzo i frammenti (Il battesimo dei frammenti) ... grazie dell'attenzione. Un saluto. Rita Fulvia Fazio
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