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lunedì 7 maggio 2012

Giulio Panzani, tre poesie

Ai miei figli
    
Su questo
amore trapunto
di ferite
sdrucciola
il sogno della vostra
infanzia.
Riluce
di memorie
senza cielo
l'agguato
d'ogni giorno.
E la rinunzia
s'incarna nei silenzi
che il sipario
nasconde
al mio cuore
innocente.


A Dio

Rispondimi
e dimmi dove nascono
le stelle
liturgie di silenzi
crocifissi
al pensiero di un'alba.
Parlami
in questo luogo d'ansie
liquefatte
dove l'amore
è viaggio senza ormeggi
e noi ombre scolpite
come fiato
che gela nelle notti
d'inverno.



A coloro che ho lasciato

E mi si cuce
addosso, sulla pelle
il silenzio dei morti
che come vento
ha l'eco di memorie
e come cera si scioglie
sulle pietre
stinte di passi
senza piu' nome.
Ma finché saro' qui
nessuno scaccerà
le vostre ombre
né questo amore
che naufrago s'impiglia
di opache sicurezze
e la notte raccoglie
stella a stella.


Giulio Panzani

1 commento:

  1. Ecco...ritrovo un amico di tempi un po' lontani, carissimo Giulio che piacere ri-leggerti e sarebbe bello ancora rivederci e parlare di poesia, a te un abbraccio sincero
    Tiziana Tius

    http://tizianatius.wordpress.com/

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