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giovedì 11 luglio 2013

NADIA CHIAVERINI: INEDITI


 Poesie di grande impatto visivo ed allusivo. La versificazione asciutta, con sottrazioni morfosintattiche a beneficio della resa poetica, e i lessemi tradotti in orizzonti che ampliano il respiro oltre i limiti segnati da corone di spine, tendono ad una significazione umana, ad una significazione esistenziale di cui conchiglie, relitti inutili, meduse infilzate, tronchi levigati, richiami prigionieri e furtivi pensieri si fanno simboli. Ed è in questi simboli che l'anima della poetessa si ritrova, è in questi azzardi figurativi che concretizza tutti i palpiti del suo esistere.  Fino a perdersi al largo tra le maree dove salutano le sirene.    

Nazario Pardini







   *             

Estate                                          Marina di Vecchiano 8/7/2012



                                                                                  
Sulla sabbia meduse rosa
trasparenti infilzate su bastoni
di legno a sciogliersi al sole, in croce

All’orizzonte si staglia il profilo
netto delle Apuane
come una corona di spine
                                                          
Nadia Chiaverini

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                                                   Marina di Vecchiano – Bocca di Serchio 2/7/ 2011
MORGANA

Monta l’onda
si srotola e riaffonda
s’infrange e spumeggia
sulla spiaggia
tra gusci di conchiglie                                      
e relitti inutili                                       
tronchi cavi e levigati

Imbarcadero / legno d’ebano
conserva una  scritta MORGANA
come la fata
corde invisibili   vibrano  l’aria 
trinciano l’acqua  dolce e salmastra
s’insinuano nelle lingue di sabbia

Tra i canneti  richiami prigionieri
sciamano  furtivi i pensieri
al tramonto il mare infine si placa
d’incanto trasporta un ramo cavo
in verticale galleggia      come un miracolo
al largo tra le maree salutano le sirene

Nadia Chiaverini

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