Poesie di grande impatto visivo ed allusivo. La versificazione asciutta, con sottrazioni morfosintattiche a beneficio della resa poetica, e i lessemi tradotti in orizzonti che ampliano il respiro oltre i limiti segnati da corone di spine, tendono ad una significazione umana, ad una significazione esistenziale di cui conchiglie, relitti inutili, meduse infilzate, tronchi levigati, richiami prigionieri e furtivi pensieri si fanno simboli. Ed è in questi simboli che l'anima della poetessa si ritrova, è in questi azzardi figurativi che concretizza tutti i palpiti del suo esistere. Fino a perdersi al largo tra le maree dove salutano le sirene.
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Estate Marina di Vecchiano 8/7/2012
Sulla sabbia meduse
rosa
trasparenti
infilzate su bastoni
di legno a
sciogliersi al sole, in croce
All’orizzonte si
staglia il profilo
netto delle Apuane
come una corona di
spine
Nadia Chiaverini
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Marina di Vecchiano – Bocca di Serchio 2/7/ 2011
MORGANA
Monta l’onda
si srotola e
riaffonda
s’infrange e
spumeggia
sulla spiaggia
tra gusci di
conchiglie
e relitti inutili
tronchi cavi e
levigati
Imbarcadero / legno
d’ebano
conserva una scritta MORGANA
come la fata
corde
invisibili vibrano l’aria
trinciano
l’acqua dolce e salmastra
s’insinuano nelle
lingue di sabbia
Tra i canneti richiami prigionieri
sciamano furtivi i pensieri
al tramonto il mare
infine si placa
d’incanto trasporta
un ramo cavo
in verticale
galleggia come un miracolo
al largo tra le
maree salutano le sirene
Nadia Chiaverini
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