Caro
prof. Pardini, che bel mese il suo blog ci ha regalato! Non so dirle altro che
grazie, accompagnandolo da un piccolo commento.
A presto.
Maria
Grazia Ferraris.
Un mese di poesia.
Mese di luglio sul blog: mese di poesia,
generosa, mese di letture e meditazioni: la Milano di N. D. STEFANO BUSA', il
muschio colato alla ferita/ di un ontano gigante lungo il Podi CARLA BARONI, l’Epifania di sentimenti
e le luci nella notte voce senza parola di LIDA DE POLZER, la stanza dove non filtra l'aria della sera,/
quell' atmosfera, come rarefatta,/ fatta di luce incerta e di bagliori di R.
VETTORELLO, l’ombra di una quercia e il passato che si ricompone di
G. RESCIGNO, i commenti attenti, puntuali e penetranti di N. PARDINI, che
si dipanano accompagnando il suo Luglio dal canto di stridenti cicale/ portato
da brezze di sale/ lente, affannate di calura mi fanno meditare sulla
forza della poesia e sul poeta che, nella nostra travagliata
società, vengono dimenticati, disconosciuti.
La Poesia impone lentezza, riflessione,
generosità, lentezza della vita e riflessione sui particolari che la
quotidianità ci impone, generosità verso l’altro che soffre.
È il vello doro che Ermes donò a Nefele, secondo la
mitologia greca, la pelle di un ariete alato, è la capacità di
volare
la capacità dei poeti.
Dice il grande Zanzotto:
"Sì, finiamo dal "fiat"
della poesia. Dalla sua costitutiva povertà e semplicità. Ma si tratta di farlo
con modestia e assieme con tenacia. Ascoltando innanzitutto la potenza del
genius loci. Almeno, questo è quanto io ho sempre fatto. Non per caso non mi
sono mai potuto allontanare più di tanto dal mio paesello, perché senza
il canto dialettale di osteria si produceva in me un vero e proprio blocco
della creatività.
La poesia, molto umilmente, deve
"raspar su" tutti i materiali che trova a disposizione. I più
inusitati, i più eterogenei. A partire da quelli che salgono dall'inconscio, da
quella forza interiore inarrestabile e incontrollabile che poi si trascina appresso
il carretto dei versi.
Tra la forza che deriva dalla poesia e la
forza di dire alcunché per deprecare gli eccessi o le mostruosità che capitano,
o anche riuscire a dimenticarle per un momento, o credere ancora come fa il
mistico Jakob Böhme, che per rivelare la forza della divinità indica il flusso
di un raggio di sole, su un piatto di stagno, forse ci resta la spinta a
cercare i frustoli, proprio le cose più piccole, più insignificanti, a trovare,
cioè, quei lampi in cui una certa forma di speranza possa assumere una
espressione.
Occorre una deflagrazione dal di dentro di
un pensiero cre-attivo che riporti l’uomo a se stesso. Occorre la forza dei
bambini e dei poeti: avrebbero fatto meglio dei nostri governanti.
M.G.Ferraris
Tantissime grazie a Maria Grazia Ferraris per la sua generosità critica e per l'attenzione costante che presta al nostro blog. Importanti i suoi articoli, i sui interventi che ne caratterizzano una personalità zeppa di sensibilità, di alta cultura, e, quel che più conta, di capacità critiche ed artistiche di notevole levatura. E' sufficiente ricordare alcuni dei suoi scritti che hanno avuto un grande peso, determinante peso nell'attrarre l'attenzione verso gli intenti culturali delle nostre pagine:
RispondiEliminaRiflessioni sulla poesia
Commento, splendido, su "Adriade"
A proposito di poesia
I risvolti di copertina
"Noi e i luoghi", sul lago di Puccini
Il racconto
Annina de Toma
Su G. Oldani e poesia
Poesie
...
Veramene tante grazie a Maria Grazia Ferraris da parte mia e da quella di tutti i nostri lettori.
Nazario Pardini
Ringrazio per l’attenzione che mi è stata riservata e per il ricordo dei miei interventi nel tempo: davvero mi gratificano e mi aiutano a continuare nella mia attività di lettrice e commentatrice(consapevole) . grazie anche ai pazienti lettori! M. Grazia Ferraris
EliminaD'accordissimo su quello che scrive Maria Grazia Ferraris. Un luglio esaltante per chi ama la poesia. I miei complinmenti al blog gestito veramente con gusto e professionalità.
RispondiEliminaStefano
Bella pagina quella di Maria Grazia Ferraris. E' giusto riconoscere l'impegno e il sacrificio di persone che danno tanto alla cultura e alla poesia. Mi associo.
RispondiEliminaFranco Scarpellini