"Tra le alghe passeggerei / e nel profondo silenzio / del mare il respiro ascolterei / e del mio cuore le voci". Questi versi, tratti dalla recente silloge, "Come foglie d'autunno" (Tracce Edizioni), è il commento più appropriato al video, davvero mirabile, in cui affiora lo stretto connubio tra poesia e ricerca scientifica, cui Ester Cecere ci ha oramai abituato, fotografando sulla spiaggia la guizzante e fosforescente vita del mare. Qui emerge splendidamente l'interesse del poeta e del biologo per "il blu, / assoluto, infinito", per la vita che viene dal profondo, per i segnali misteriosi che giungono dal mare: da vivere e da interpretare nello stesso tempo. Congratulazioni vivissime. Franco Campegiani
Carissimo Franco, grazie per l’appropriato, calzante e poetico commento al video, che è stato realizzato, insieme ad altri, in occasione della celebrazione dei 90 anni del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Sono stati individuati quei ricercatori che abbinano alla ricerca scientifica qualche altra attività particolare. La sottoscritta è stata scelta per la “sua vena poetica” che concilia mirabilmente (secondo gli organizzatori!) con la suddetta attività. Come sempre, tu hai ben compreso e magistralmente espresso il legame profondissimo, ancestrale (le prime forme di vita si sono evolute nel mare), prenatale (durante la vita intrauterina siamo immersi nel liquido amniotico per ben 9 mesi), che esiste tra me e il mare: oggetto del mio amato lavoro, luogo del mio “divertimento e riposo”, inesauribile fonte d’ispirazione poetica. In una poesia ancora inedita, la chiusa recita: “non è mai a se stesso uguale il mare”. Grazie ancora per la stima e l’affetto sinceri. Ester Cecere
Un video davvero illuminante e didattico, che dà risalto, come ha sottolineato Franco Campegiani, alla capacità della nostra comune amica, di coniugare l'arte con il lavoro che svolge. Ester appartiene alla vita e al mare... E del mare rivela i segreti e sonda gli abissi con spirito da 'passionaria'. Il video che ci concede in dono permette di leggere la scienziata e di vedere la 'poetessa'... Credo che una donna simile nell'ambito letterario sfati il luogo comune dell'artista con 'la testa tra le nuvole' e dimostri quanto la logica possa essere applicata a ogni ambito della nostra vita. Abbraccio forte forte la mia Amica d'Anima e mi unisco ai complimenti di Franco! Maria Rizzi
L'ambiente in cui viviamo noi poeti è nutrimento, ispirazione, catarsi profonda per le nostre liriche e osservando Ester Cecere mentre svolge il suo lavoro di ricercatrice, ascoltando le sue parole, ci rendiamo conto di quanto sia importante il mare nella sua produzione poetica ed in grado di illuminare superbamente le sue visioni liriche e i suoi versi. Lavoro e poesia diventano allora un unicum di felice realizzazione in cui entrambe le componenti si incontrano e si fondono, arrivano al cuore e all'anima, si fanno poesia. Carmelo Consoli
Credo che questo pensiero di Baudelaire si addica alla perfezione al tuo rapporto poetico-professioinale col mare: "C'est à la mer qu'on adresse son esprit pour s'approcher le plus à l'hauteur de la poésie. A son illimité horizon où l'homme cherche de s'élever..." Un grazie infinito per la tua poesia sapida di mare, di cielo, e di vita...
Nel video emerge la donna, dal piglio deciso e sicuro, la biologa, la poetessa, in stretto connubio, in reale simbiosi, 'l'una' supporta l'altra, o forse la determina. Certamente c'è l'inclinazione ad andare oltre la realtà visibile delle cose, il desiderio conscio di portare alla luce quel che alla mente comune, talora distratta, non è consentito. Questa è la prerogativa di ogni poeta, come di ogni persona impegnata nell'ambito della scienza. Penso sia necessario avere un corredo genetico congeniale, i recettori giusti, per formare 'sinapsi' con i richiami e le attitudini delle proprie vocazioni. Naturalmente in tutto questo io vedo dei privilegi, dei quali l'autrice, sia in qualità di poetessa, sia di biologa, si è presa molta cura.
CIO' CHE PIU' MI HA COLPITO DEL VIDEO,E' QUELLO CHE SI AFFERMA PER QUANTO RIGUARDA LA POESIA: "NON SI SCRIVE PER SCRIVERE, MA Perché, DENTRO, LA POESIA S'IMPONE" E' LA DONNA DI OGGI CHE SI RIVELA ALLA COMUNITA', LA DONNA CON IL SUO CUORE E LA SUA MENTE PIENANENTE OPERANTI CHE DONANO AGLI ALTRI LA LORO RICCHEZZA CULTURALE ED AFFETTIVA, DOTANDO IL CONTESTO SOCIALE DI FERMENTI SEMPRE NUOVI PER GENERARE UN FUTURO MIGLIORE . COMPLIMENTI,DOTT. CECERE !
Una ricercatrice biologa marina, poetessa di grande pregio che ha saputo conciliare con estrema capacità e competenza, due mondi all'apparenza lontani. La poesie prende forma dalla conoscenza approfondita dell'ambiente in cui viviamo, per rendercelo più amabile con la sonorità dei suoi versi. Patrizia casella
Carissimi amici, sono commossa per i vostri commenti che certamente denotano stima e affetto ma dimostrano anche di aver ben compreso l'animo e la mente sia della ricercatrice che della poetessa (parola impegnativa per me!). Esse, talvolta, sembrano operare indipendentemente l'una dall'altra, ma non è così: la biologa marina, quando lavora non può fare a meno di notale l'infinita bellezza della natura nella molteplicità delle sue forme e dei suoi fenomeni, e la poetessa li fa suoi, li rielabora e li trasforma in espressione delle sue emozioni, sensazioni, sentimenti... E voi, con la sensibilità che vi contraddistingue, tutti, la maggior parte poeti e scrittori affermati, ma anche grandi lettori di poesia, questo lo avete ben compreso, quasi spiegandolo a me stessa. Grazie di cuore! Ester Cecere
L’influenza corporea, incorporea ed estetica dell'uomo con il proprio ambiente, con il mare nello specifico, trascende la materialità. Esso, ancestrale origine nelle cosmogonie di molte antiche stirpi, si rinnova come fonte battesimale, eterno e infinito per la creatività poetica di Ester Cecere. La concreta realtà della navigazione, spesso disagevole e rischiosa, coniugata con l’anelito dell’Ulisse che è in ognuno di noi di esplorare nuovi approdi, si fa canto... semmai alla volta di Leucade... Complimenti vivissimi e un caloroso saluto a tutti!
Carissima Daniela, non posso che ringraziarti ed esprimerti la mia infinita ammirazione per le tue parole! Tu mi "segui" con attenzione e affetto sin dal mio esordio e i tuoi apprezzamenti sono per me... "prezioso carburante"! Grazie ancora! Ester Cecere
Conosco Ester Cecere da molti anni: eravamo colleghi nello studio delle alghe, anche se dipendenti da Enti diversi. Perciò conosco bene anche la competenza e la passione che ha sempre messo nella ricerca, creando ex novo, a Taranto, un laboratorio specialistico e formando dei giovani su questo particolare argomento. Quando per la prima volta ho sentito che scriveva poesie non mi sono meravigliato; ci sono molti che coltivano, oltre la professione, qualche hobby artistico. La meraviglia ed il compiacimento mi sono nati in seguito, quando ho constatato che la poesia di Ester non è un semplice passatempo ma un vero impegno letterario. Nella poesia Ester mette a nudo con altrettanta professionalità i sentimenti più intimi che hanno permeato e permeano tutti i momenti della sua vita passata e presente. Le sue raccolte di poesie sono come scrigni che lei riempiva di gioielli sin dalla giovane età, che teneva nascosti nella privacy e che ora ha finalmente deciso di aprire ed esporre. Oggi noi amici e conoscenti, insieme con gli esperti che di tanto in tanto valutano con lusinghieri giudizi le sue opere, constatiamo che le due facce della medaglia, quella scientifica e quella artistica, si equivalgono. Mi è difficile dire quanto i due aspetti interagiscano. Certamente però si influenzano in modo reciproco e convergono in elementi chiave della sua personalità: l'amore per la natura da studiare, per gli animali da proteggere, per una umanità da riportare nei canoni di giustizia e moralità che, purtroppo, nel mondo attuale, tendono al degrado. Grazie, Ester, per tutti i tuoi preziosi contributi! Gianni Felicini
Carissimo Gianni, professore, dovrei dire; infatti, prima di tutto, ti ringrazio per le parole "eravamo colleghi"; no, noi non ci siamo conosciuti da colleghi: TU sei stato il MIO PROFESSORE di Algologia al quale (insieme a pochi altri) io devo gran parte di quello che so e che sono diventata nel campo della ricerca! Anche tu, pur avendomi conosciuto come studentessa e poi avendomi avuta come amica, una volta divenuta ormai collega, partendo, quindi, da un punto di vista completamente diverso da coloro che ti hanno preceduto, dimostri di aver compreso profondamente la "poetessa" (ripeto: parola sempre troppo impegnativa per me!). Lo palesi quando, con grande affetto dici: "... la poesia di Ester non è un semplice passatempo ma un vero impegno letterario. Nella poesia Ester mette a nudo con altrettanta professionalità i sentimenti più intimi che hanno permeato e permeano tutti i momenti della sua vita passata e presente. Le sue raccolte di poesie sono come scrigni che lei riempiva di gioielli sin dalla giovane età, che teneva nascosti nella privacy e che ora ha finalmente deciso di aprire ed esporre." E' proprio così, caro Gianni! E ti ringrazio per le sentite e... poetiche definizioni delle mie poesie: "scrigni" e "gioielli"! Verosimilmente, così come tu supponi, la "poetessa" Ester non esisterebbe così com'è senza la Ester che studia le alghe del mare, mare che tanta parte ha nella sua vita quotidiana e letteraria, senza l'amore, infinito, per la Natura sensu lato, come manifestazione della Divinità, Bene comune da salvaguardare e "consegnare" il più possibile integro alle generazioni future, senza l'empatia per ogni creatura debole e maltrattata (che appartenga alla specie Homo sapiens o a qualunque altra!), empatia che la fa fremere d'indignazione e lacera la sua anima per i soprusi, le vessazioni, fisiche e morali, ai quali tali creature vengono sottoposte e abbandonate. Si, hai ben colto, mio carissimo ex professore, molte delle ragioni che mi spingono a scrivere e che caratterizzano il mio poetare, che si avvale spessissimo di allegorie interamente ispirate dalla Natura. Grazie per la "tua voce" diversa per provenienza dalle altre e per l'affetto e la stima sinceri! Tua Ester
Bellissimo video che evidenzia le due anime di Ester. La ricercatrice e la poetessa convivono in lei da sempre e nessuna disturba l'altra,anzi, si arricchiscono ogni giorno di esperienze comuni ed insieme tendono all'eccellenza. Complimenti davvero Stefano
"Tra le alghe passeggerei / e nel profondo silenzio / del mare il respiro ascolterei / e del mio cuore le voci". Questi versi, tratti dalla recente silloge, "Come foglie d'autunno" (Tracce Edizioni), è il commento più appropriato al video, davvero mirabile, in cui affiora lo stretto connubio tra poesia e ricerca scientifica, cui Ester Cecere ci ha oramai abituato, fotografando sulla spiaggia la guizzante e fosforescente vita del mare. Qui emerge splendidamente l'interesse del poeta e del biologo per "il blu, / assoluto, infinito", per la vita che viene dal profondo, per i segnali misteriosi che giungono dal mare: da vivere e da interpretare nello stesso tempo. Congratulazioni vivissime.
RispondiEliminaFranco Campegiani
Carissimo Franco,
RispondiEliminagrazie per l’appropriato, calzante e poetico commento al video, che è stato realizzato, insieme ad altri, in occasione della celebrazione dei 90 anni del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Sono stati individuati quei ricercatori che abbinano alla ricerca scientifica qualche altra attività particolare. La sottoscritta è stata scelta per la “sua vena poetica” che concilia mirabilmente (secondo gli organizzatori!) con la suddetta attività.
Come sempre, tu hai ben compreso e magistralmente espresso il legame profondissimo, ancestrale (le prime forme di vita si sono evolute nel mare), prenatale (durante la vita intrauterina siamo immersi nel liquido amniotico per ben 9 mesi), che esiste tra me e il mare: oggetto del mio amato lavoro, luogo del mio “divertimento e riposo”, inesauribile fonte d’ispirazione poetica. In una poesia ancora inedita, la chiusa recita: “non è mai a se stesso uguale il mare”. Grazie ancora per la stima e l’affetto sinceri.
Ester Cecere
Un video davvero illuminante e didattico, che dà risalto, come ha sottolineato Franco Campegiani, alla capacità della nostra comune amica, di coniugare l'arte con il lavoro che svolge. Ester appartiene alla vita e al mare... E del mare rivela i segreti e sonda gli abissi con spirito da 'passionaria'. Il video che ci concede in dono permette di leggere la scienziata e di vedere la 'poetessa'... Credo che una donna simile nell'ambito letterario sfati il luogo comune dell'artista con 'la testa tra le nuvole' e dimostri quanto la logica possa essere applicata a ogni ambito della nostra vita.
RispondiEliminaAbbraccio forte forte la mia Amica d'Anima e mi unisco ai complimenti di Franco!
Maria Rizzi
L'ambiente in cui viviamo noi poeti è nutrimento, ispirazione, catarsi profonda per le nostre liriche e osservando Ester Cecere mentre svolge il suo lavoro di ricercatrice, ascoltando le sue parole, ci rendiamo conto di quanto sia importante il mare nella sua produzione poetica ed in grado di illuminare superbamente le sue visioni liriche e i suoi versi. Lavoro e poesia diventano allora un unicum di felice realizzazione in cui entrambe le componenti si incontrano e si fondono, arrivano al cuore e all'anima, si fanno poesia.
RispondiEliminaCarmelo Consoli
Credo che questo pensiero di Baudelaire si addica alla perfezione al tuo rapporto poetico-professioinale col mare: "C'est à la mer qu'on adresse son esprit pour s'approcher le plus à l'hauteur de la poésie. A son illimité horizon où l'homme cherche de s'élever..."
RispondiEliminaUn grazie infinito per la tua poesia sapida di mare, di cielo, e di vita...
Nazario
Nel video emerge la donna, dal piglio deciso e sicuro, la biologa, la poetessa, in stretto connubio, in reale simbiosi, 'l'una' supporta l'altra, o forse la determina.
RispondiEliminaCertamente c'è l'inclinazione ad andare oltre la realtà visibile delle cose, il desiderio conscio di portare alla luce quel che alla mente comune, talora distratta, non è consentito. Questa è la prerogativa di ogni poeta, come di ogni persona impegnata nell'ambito della scienza. Penso sia necessario avere un corredo genetico congeniale, i recettori giusti, per formare 'sinapsi' con i richiami e le attitudini delle proprie vocazioni. Naturalmente in tutto questo io vedo dei privilegi, dei quali l'autrice, sia in qualità di poetessa, sia di biologa, si è presa molta cura.
CIO' CHE PIU' MI HA COLPITO DEL VIDEO,E' QUELLO CHE SI AFFERMA PER QUANTO RIGUARDA LA POESIA: "NON SI SCRIVE PER SCRIVERE, MA Perché, DENTRO, LA POESIA S'IMPONE"
RispondiEliminaE' LA DONNA DI OGGI CHE SI RIVELA ALLA COMUNITA', LA DONNA CON IL SUO CUORE E LA SUA MENTE PIENANENTE OPERANTI CHE DONANO AGLI ALTRI LA LORO RICCHEZZA CULTURALE ED AFFETTIVA,
DOTANDO IL CONTESTO SOCIALE DI FERMENTI SEMPRE NUOVI PER GENERARE UN FUTURO MIGLIORE . COMPLIMENTI,DOTT. CECERE !
Una ricercatrice biologa marina, poetessa di grande pregio che ha saputo conciliare con estrema capacità e competenza, due mondi all'apparenza lontani. La poesie prende forma dalla conoscenza approfondita dell'ambiente in cui viviamo, per rendercelo più amabile con la sonorità dei suoi versi. Patrizia casella
RispondiEliminaCarissimi amici, sono commossa per i vostri commenti che certamente denotano stima e affetto ma dimostrano anche di aver ben compreso l'animo e la mente sia della ricercatrice che della poetessa (parola impegnativa per me!). Esse, talvolta, sembrano operare indipendentemente l'una dall'altra, ma non è così: la biologa marina, quando lavora non può fare a meno di notale l'infinita bellezza della natura nella molteplicità delle sue forme e dei suoi fenomeni, e la poetessa li fa suoi, li rielabora e li trasforma in espressione delle sue emozioni, sensazioni, sentimenti... E voi, con la sensibilità che vi contraddistingue, tutti, la maggior parte poeti e scrittori affermati, ma anche grandi lettori di poesia, questo lo avete ben compreso, quasi spiegandolo a me stessa. Grazie di cuore! Ester Cecere
RispondiEliminaL’influenza corporea, incorporea ed estetica dell'uomo con il proprio ambiente, con il mare nello specifico, trascende la materialità. Esso, ancestrale origine nelle cosmogonie di molte antiche stirpi, si rinnova come fonte battesimale, eterno e infinito per la creatività poetica di Ester Cecere. La concreta realtà della navigazione, spesso disagevole e rischiosa, coniugata con l’anelito dell’Ulisse che è in ognuno di noi di esplorare nuovi approdi, si fa canto... semmai alla volta di Leucade... Complimenti vivissimi e un caloroso saluto a tutti!
RispondiEliminaCarissima Daniela,
Eliminanon posso che ringraziarti ed esprimerti la mia infinita ammirazione per le tue parole! Tu mi "segui" con attenzione e affetto sin dal mio esordio e i tuoi apprezzamenti sono per me... "prezioso carburante"!
Grazie ancora!
Ester Cecere
Conosco Ester Cecere da molti anni: eravamo colleghi nello studio delle alghe, anche se dipendenti da Enti diversi. Perciò conosco bene anche la competenza e la passione che ha sempre messo nella ricerca, creando ex novo, a Taranto, un laboratorio specialistico e formando dei giovani su questo particolare argomento. Quando per la prima volta ho sentito che scriveva poesie non mi sono meravigliato; ci sono molti che coltivano, oltre la professione, qualche hobby artistico. La meraviglia ed il compiacimento mi sono nati in seguito, quando ho constatato che la poesia di Ester non è un semplice passatempo ma un vero impegno letterario. Nella poesia Ester mette a nudo con altrettanta professionalità i sentimenti più intimi che hanno permeato e permeano tutti i momenti della sua vita passata e presente. Le sue raccolte di poesie sono come scrigni che lei riempiva di gioielli sin dalla giovane età, che teneva nascosti nella privacy e che ora ha finalmente deciso di aprire ed esporre. Oggi noi amici e conoscenti, insieme con gli esperti che di tanto in tanto valutano con lusinghieri giudizi le sue opere, constatiamo che le due facce della medaglia, quella scientifica e quella artistica, si equivalgono. Mi è difficile dire quanto i due aspetti interagiscano. Certamente però si influenzano in modo reciproco e convergono in elementi chiave della sua personalità: l'amore per la natura da studiare, per gli animali da proteggere, per una umanità da riportare nei canoni di giustizia e moralità che, purtroppo, nel mondo attuale, tendono al degrado. Grazie, Ester, per tutti i tuoi preziosi contributi! Gianni Felicini
RispondiEliminaCarissimo Gianni, professore, dovrei dire; infatti, prima di tutto, ti ringrazio per le parole "eravamo colleghi"; no, noi non ci siamo conosciuti da colleghi: TU sei stato il MIO PROFESSORE di Algologia al quale (insieme a pochi altri) io devo gran parte di quello che so e che sono diventata nel campo della ricerca!
RispondiEliminaAnche tu, pur avendomi conosciuto come studentessa e poi avendomi avuta come amica, una volta divenuta ormai collega, partendo, quindi, da un punto di vista completamente diverso da coloro che ti hanno preceduto, dimostri di aver compreso profondamente la "poetessa" (ripeto: parola sempre troppo impegnativa per me!). Lo palesi quando, con grande affetto dici: "... la poesia di Ester non è un semplice passatempo ma un vero impegno letterario. Nella poesia Ester mette a nudo con altrettanta professionalità i sentimenti più intimi che hanno permeato e permeano tutti i momenti della sua vita passata e presente. Le sue raccolte di poesie sono come scrigni che lei riempiva di gioielli sin dalla giovane età, che teneva nascosti nella privacy e che ora ha finalmente deciso di aprire ed esporre." E' proprio così, caro Gianni! E ti ringrazio per le sentite e... poetiche definizioni delle mie poesie: "scrigni" e "gioielli"! Verosimilmente, così come tu supponi, la "poetessa" Ester non esisterebbe così com'è senza la Ester che studia le alghe del mare, mare che tanta parte ha nella sua vita quotidiana e letteraria, senza l'amore, infinito, per la Natura sensu lato, come manifestazione della Divinità, Bene comune da salvaguardare e "consegnare" il più possibile integro alle generazioni future, senza l'empatia per ogni creatura debole e maltrattata (che appartenga alla specie Homo sapiens o a qualunque altra!), empatia che la fa fremere d'indignazione e lacera la sua anima per i soprusi, le vessazioni, fisiche e morali, ai quali tali creature vengono sottoposte e abbandonate. Si, hai ben colto, mio carissimo ex professore, molte delle ragioni che mi spingono a scrivere e che caratterizzano il mio poetare, che si avvale spessissimo di allegorie interamente ispirate dalla Natura. Grazie per la "tua voce" diversa per provenienza dalle altre e per l'affetto e la stima sinceri! Tua Ester
Bellissimo video che evidenzia le due anime di Ester.
RispondiEliminaLa ricercatrice e la poetessa convivono in lei da sempre e nessuna disturba l'altra,anzi, si arricchiscono ogni giorno di esperienze comuni ed insieme tendono all'eccellenza.
Complimenti davvero
Stefano
Grazie di cuore, Stefano. Anche tu hai "compreso" molto più di quanto dici!
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