Pagine

lunedì 19 gennaio 2015

HAFEZ HAIDAR: "POESIE"


Curriculm vitae et studiorum


Hafez Haidar, Accademico Emerito, cristiano cattolico, è uno scrittore e poeta di origine libanese, ma di cittadinanza italiana, nato il 25 Maggio 1953 a Baalbeck, antica città romana conosciuta come “l’Olimpo degli dei”, dove ha studiato Filosofia Greca ed Araba all’Università di Beirut. Trasferitosi in Italia, ha studiato per alcuni mesi all’Università di Perugia e si è spostato in seguito all’Università di Milano  dove si è laureato in Lettere Moderne e specializzato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica con il massimo dei voti. Nel 1986 ha abbandonato la carriera diplomatica ed ha iniziato a dedicare tutta la sua attività all’insegnamento e alla scrittura per costruire un ponte di dialogo tra l’Italia e il Medio Oriente. Ha insegnato presso l’Università della Terza Età di Milano e di Cesano Maderno, presso l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo; attualmente è insegnante presso l’Università degli Studi di Pavia, dove ha tenuto anche corsi finanziati dalla Comunità Europea. Ha pubblicato vari libri di saggistica e di narrativa con Mondadori, Piemme, Rizzoli, Bompiani, Fabbri, La Meridiana e Mondolibri.

Nel 2002 è stato insignito del Premio letterario Basilicata Sezione Letteratura Spirituale e Poesia Religiosa, che precedentemente era stato assegnato all’attuale Papa, allora Cardinale Ratzinger, al Cardinale Ravasi, Ministro della cultura della Santa Sede Vaticana, a Elio Toaff, Capo dei rabbini di Roma, a Padre David Maria Turoldo e al poeta Mario Luzi e al Professore Franco Cardini.

Nel 2003, in qualità di scrittore e poeta, ha partecipato con Francesco Giorgino, Noa, padre Ibrahim Faltas, custode della terra Santa, gli artisti Michele Lobaccaro e il Quartetto Napoletano alla serata artistico - culturale “Notte Mediterranea”, trasmessa da Rai Uno e realizzata al fine di instaurare un ponte di pace tra i popoli del Mezzogiorno e del Mediterraneo.

E’ considerato uno dei maggiori studiosi delle religioni del Libro a livello mondiale (Dizionario Comparato delle religioni monoteistiche  ed.Piemme).

Ha curato e tradotto le seguenti opere:”Le ali spezzate di Gibran (Rizzoli ), Le ninfe della valle di Gibran (Tea,Ugo Guanda Editore), Le fiabe arabe (Rusconi, Bompiani ),Quartine del grande poeta Omar Khayyàm ( Rizzoli , Fabbri editori), La città del mistero (Mondadori ), Il figlio dei cedri di Gibran (Mondadori ), Quando l’amore chiama seguilo (Piemme ), Dove nasce l’amore ( Piemme ),  Sindbad e il falco sapiente (Mondadori ), Le mille e una notte  (Oscar Mondadori, Mondo Libri, Donna Moderna), La notte ti parlerò d’amore (Piemme-Mondadori), Il precursore e il folle ( Ugo Guanda , Tea), Come fiori nella polvere ( Piemme).

E’ inoltre autore della Letteratura araba (Rizzoli ), della Storia della scrittura araba antica e moderna, de Il Profeta di Gibran (Romanzo –Piemme), del romanzo storico Il Custode del Corano ( Piemme ), dei romanzi Bestseller  Come sigillo sul tuo cuore, Maometto e i diamanti del Corano (Oscar Mondadori), Le donne che amavano Maometto (Piemme), Il viaggio notturno del Profeta(Piemme), La  prediletta del Profeta (Piemme ), Miriam a Gerusalemme (La Meridiana).

E’  stato relatore nel convegno “L’insegnamento della lingua araba in Italia” presso l’Università “ La Sapienza” di Roma ( 14.6.2000) ed in altre conferenze relative alla storia e alla cultura del Mediterraneo a Bolzano e a Milano.

Il 22  Novembre 2006 è stato insignito del premio Internazionale Sorrento nel Mondo insieme a Lucio Dalla e Raffaele Lauro, alto commissario del Governo e Senatore della Repubblica Italiana.

Il 12 Aprile 2007 ha vinto il Premio al Dialogo, Tre volte Dio, Regione di Puglia e città di Bari, l’8 Agosto 2007 il premio Penisola Sorrentina, San Fele d’Oro,  Narrativa alla Carriera con Giuliano Gemma, Vecchioni,  il 5 Ottobre 2008 il premio della cultura e  narrativa dall’Unione Nazionale degli scrittori della Lombardia, Circolo della Stampa, Milano.

Nell’anno 2008, ha partecipato come giurato alla premiazione di Sandra Mondaini, Franco Nero, Ezio Greggio, Enrico Ruggeri, Corrado Calabrò, Cocuzza e Livia Pomodoro  ( Premio Award alla salute, Ospedale Macedonio Melloni, Fatebenefratelli, Milano).

Il 18 Novembre 2008 è stato insignito del prestigioso premio Accademico Cesare Angelini Speciale, Università degli Studi di Pavia, Lions Club, le Torri e l’8 Novembre 2009 ha vinto il Premio letterario internazionale, Associazione chiese storiche, Primo premio narrativa edita, Palermo, e il Terzo Premio di  Narrativa e Saggistica Edita, Concorso Internazionale città di Salò 2010.

E’ inoltre intervenuto come scrittore e poeta  in incontri pubblici e dibattiti trasmessi da  Rai Tre, Telelombardia,  Telenova, Antenna 3, Radio Rai Uno, Radio Rai Due, Radio Rai Tre e Radio Lombardia.

Attualmente è  coordinatore della cultura dell’Unione Nazionale degli scrittori della Lombardia, responsabile della cultura del Centro Ferraroli, Chiesa San Giuseppe, coordinatore del Premio Penisola Sorrentina per la Letteratura straniera e Giurato del Premio Europeo via Francigena e del Premio di Letteratura internazionale “ Integrazione culturale per un mondo migliore e del Premio Letterario Città di Cattolica.

Recentemente ha partecipato ad un progetto economico industriale  a favore dell’Africa e dell’Italia, permettendo a un centinaio di persone di lavorare e sperare in un futuro migliore.

 

Critiche

La Gazzetta del mezzogiorno, Bari, 11 aprile 2007.
Albo d’Oro del Premio tre volte Dio.
Intellettuale di origine libanese, è considerato tra i maggiori studiosi a livello mondiale delle religioni del Libro. Il suo grande e costante impegno per il dialogo tra le culture e le religioni ha da sempre percorso due strade maestre: la prima è quella della sua attività accademica fatta di approfondimenti scientifici e di relazioni tra culture ad alti livelli, e la seconda è quella della diffusione ed educazione all’amore per la pratica dell’intercultura attraverso diversi romanzi di successo.

Curatore e traduttore di diverse opere della letteratura araba, ha partecipato alla compilazione del “Dizionario comparato delle religioni monoteistiche”.
La sua attività si divide tra l’insegnamento all’Università di Pavia e quella di romanziere.
Haidar ha pubblicato il romanzo storico “Il Custode del Corano”; “Come sigillo sul tuo cuore, storie d’amore nel Corano e nella Bibbia” (Piemme); “Maometto e i diamanti del Corano (Oscar Mondadori); “Il viaggio notturno del Profeta”(Piemme);” La prediletta del Profeta”( Piemme) e “Miriam a Gerusalemme”( La Meridiana).
In un’epoca di pericolose incomprensioni che alimentano lo scontro tra culture differenti, l’impegno di Hafez Haidar acquista un valore inestimabile perché egli offre gli strumenti concreti per capire i profondi fili che legano le civiltà.
Le indubbie capacità letterarie e comunicative, inoltre, consentono al numeroso popolo delle tre fedi monoteiste di vivificare e identificarsi in quella matrice comune che costituisce la base solida di partenza per qualsiasi concreto tentativo di rinarrare le proprie identità sviluppando il raffinato gusto della fratellanza nella diversità.



Avvenire 18 marzo 2003
Gianfranco Ravasi

Quattro cose non si possono nascondere a lungo: il sapere, la stupidità, la ricchezza e la povertà.
Un amico libanese, insegnante di arabo all’università di Pavia, Hafez Haidar, ha ripetuto l’impresa di tradurre quella sorta di oceano letterario che sono le Mille e una notte(ed.Mondadori).
Sfogliando quelle pagine, m’imbatto in una delle tante lezioni morali, spesso affidate a proverbi, che suggellano le varie novelle. E il suggerimento che se ne ricava non è male, non tanto per la seconda coppia di realtà non occultabili, cioè la ricchezza e la povertà, essendo esse esteriormente verificabili, anche se talora c’è chi riesce perfettamente a mimetizzare opulenza o miseria…..

Il Giornale, Mercoledì 19 dicembre 2001

Hafez Haidar ha passato otto anni a tradurre, lavorando sugli antichi codici originali, uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale….Un viaggio “infinito” in un pianeta d’incanto e meraviglia dove il racconto è arte e pane della vita.
Luigi Mascheroni


La Repubblica 12 aprile 2007

Ospite della seconda edizione lo scrittore Haidar.
Tre volte Dio alla Vallisa. Dialogo in versi e musica.
Ospite della seconda serata è lo scrittore libanese Hafez Haidar, autore di testi e romanzi che hanno il dialogo come centro di scrittura e riflessione. In particolare questa sera saranno letti alcuni brani del suo romanzo” Come sigillo sul tuo cuore”, raccolta di storie d’amore tra la Bibbia e il Corano…
Le letture saranno, invece, affidate all’attore Rocco Capri Chiamarulo. Il tutto a confezionare “una nuova occasione di condivisione di diversi punti di vista sullo stesso Dio, anche in riferimento alla vicinanza temporale di tre grandi feste come la Pasqua cristiana, la Pasqua ebraica e la festa della nascita del Profeta.”

Albo d’oro

Premio al dialogo tre volte Dio.



Il Denaro, 15 marzo 2010.

La prediletta del Profeta
Casa Editrice, Piemme.
Questo romanzo avvicina Cristiani e Musulmani, fratelli, umili servi di un unico Dio.
Nel racconto non ci sono crociati, templari, integralisti islamici, Papi, Muezzin, non ci sono terroristi né bombe intelligenti in nome della democrazia; tutto è racchiuso nella parola Fatima che in arabo vuol dire La Luminosa ed è questa luce di donna ad illuminare il buio che è nel cuore degli uomini. Fatima è il luogo dove tre pastorelli videro la Vergine Maria, ma Fatima è anche il nome della figlia di Maometto, la sua prediletta.
Alcuni frati sono in cammino per il santuario di Fatima. Il frate più anziano durante il cammino racconta ai più giovani confratelli la storia dei tre pastorelli. Era il 13 Maggio del 1917 quando Giacinta, Francisco e Lucia videro per la prima volta la bianca Signora; il trambusto, la paura, l'ira, lo scherno di tutta la comunità rivivono nelle parole del frate. Spesso l'uomo non riconosce Dio, neanche quando è al suo cospetto.
Solo gli umili, i bambini col loro sguardo limpido e il cuore puro riescono a vedere l'Amore. I ricordi del frate sono un fiume in piena che  rompe gli argini, tanto è vero che ne approfitta per raccontare ai suoi giovani confratelli la storia di un'altra Fatima, la prediletta del Profeta, il frutto dell'amore di Khadigia e Maometto. Anche la storia di Fatima è una storia d'amore, di coraggio e sacrifici, la storia di una donna che ha amato il prossimo, ha venduto i suoi gioielli per dare cibo a chi era affamato e si è battuta, con tutta se stessa, per difendere i deboli dalle ingiustizie, anche quando i deboli erano ebrei o cristiani. Lo scrittore libanese  Hafez Haidar mette in luce i motivi di unione tra cristiani e musulmani che fin dall'origine traggono vita in unico Amore.


Il Viaggio notturno del Profeta Vincitore del Terzo Premio Narrativa e Saggistica Edita, Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa, Città di Salò 2010.


Almanacco della Scienza. Ufficio Stampa, C N R.
Professoressa Anna Capasso
 26 novembre 2008
  

Dal Corano alla Divina Commedia


In una fredda sera d'autunno Dante Alighieri, in esilio a Verona, riceve la visita di un vecchio frate che gli consegna la traduzione di un testo arabo del VII secolo in cui si racconta dell'ascesa notturna al Settimo Cielo del Profeta Muhammad. Prende avvio così "Il viaggio notturno del Profeta", di Hafez Haidar, esperto di letteratura e cultura araba, che con questo romanzo svela le tante affinità tra la Divina Commedia e certi racconti arabi sull'Aldilà, scritti molti anni prima dell'opera dantesca. Anche nella tradizione islamica, infatti, il viaggio notturno di Muhammad porta a Gerusalemme, ed è da qui che ha luogo prima la discesa alle regioni infernali e poi l'ascensione nei diversi paradisi o sfere celesti. Ma il volume nasce anche con l'intento di mettere in luce il libro della "Scala di Maometto", scritto da Abdallah Ibn al-Abbàs, nipote dello stesso Muhammad, che viene per la prima volta tradotto integralmente dall'arabo in italiano: l'esposizione del Viaggio notturno del Profeta fatta nel Libro della Scala è carica di una magica atmosfera e la sapiente penna dello scrittore ci conduce verso chiari esempi di vicinanza fra il racconto dantesco e quelli dell'Oriente islamico. Nella Divina Commedia, Dante è accompagnato da Virgilio come maestro, mentre Muhammad ha come guida l'arcangelo Gabriele, figure giunte entrambe per ordine divino. L'Inferno è descritto in modo analogo come tumulto violento e confuso e sia la Commedia che la leggenda musulmana terminano con la visione di Dio.                               .

 Ma allora per quale motivo Dante, estimatore dei pensatori musulmani e della cultura arabo-islamica, mise il Profeta nell’Inferno della sua Commedia?
Il romanzo, avvincente e denso di colpi di scena, svela un mistero ancora irrisolto nella storia della letteratura.


Rai 3, Tg. Com.
Il custode del Corano ( Premio Sorrento nel Mondo).

In nome del Corano accadono tante azioni violente: si fanno guerre, si fanno esplodere dei giovani Kamikaze, si lanciano fatwe contro intellettuali. Ma il Corano è il libro insieme di una religione e di una cultura, quella islamica, con la quale l’Occidente alterna fasi di dialogo ad altre di scontro. Ora un intellettuale arabo cristiano, nato in Libano, e che insegna Letteratura Araba all’Università di Pavia ci porta dentro il Corpus di storie del libro sacro del’Islam.
Nella Mecca del VII secolo dopo Cristo, dopo la morte del Profeta Maometto, il califfo Omar è chiamato a raccoglierne l’eredità. Omar decide di intraprendere un viaggio nel deserto per conoscerne meglio il popolo, ma ben presto si smarrisce. Salvato da un gruppo di carovanieri, e senza rivelare la sua identità, il Califfo comincia un’avvincente narrazione delle gesta del Profeta e di tutte le mille storie del Corano.

La Repubblica, 29 Marzo 2006.
Il viaggio nell’Islam di Haidar

Libanese, insegnante all’Università di Pavia…, Hafez Haidar presenta il 29 alle 18 alla Feltrinelli…il romanzo Il Custode del Corano( Piemme), che racconta il testo sacro dell’Islam come un viaggio fantastico attraverso le avventure di re e profeti, fanciulle e principi, angeli e demoni a partire dalla scomparsa di Maometto, quando il califfo Omar raccoglie la sua eredità spirituale e si perde, sotto mentite spoglie, nel deserto.
Accolto da una compagnia di carovanieri, li conquista narrando la vita , le gesta, gli insegnamenti del Profeta con l’incanto delle pagine del Corano, di cui scioglie la complessità: un escamotage per rendere più accessibile il testo al lettore d’Occidente. 

Il Giorno, 29 maggio 2001
Dove nasce l’amore

Milano- Se l’amore fosse più praticato che enunciato, sicuramente avremmo una vita migliore. Su questo concetto vecchio ma sempre disatteso ha scritto un libro Hafez Haidar, cristiano libanese…
Ha scritto il biblista Gianfranco Ravasi:” Haidar ci conduce per mano in un orizzonte popolato di figure quotidiane e remote, di donne velate e di sultani, di califfi e di maestri, di sognatori e di mercanti, di paesaggi aridi e di oasi lussureggianti. Ma quello che ci propone in queste cento tappe è una specie di pellegrinaggio nel mistero di Dio e dell’uomo, dove l’epifania si annida nelle realtà modeste della tenda nomade o nelle sale sontuose del palazzo reale, dietro i cenci del mendicante ma soprattutto sotto il manto di lana grezza dei sufi, i celebri mistici…”

Il Sole 24 ore, 6 maggio 2001
Il Cardinale Gianfranco Ravasi (Ministro della Cultura e dei beni culturali della Santa Sede).
L’amore indelebile mia vera religione
Gli intrecci tra poesia e fede nella cultura dell’Oriente sono il campo di ricerca nel quale da anni è impegnato lo studioso cristiano libanese Hafez Haidar.
Il Corriere della Sera.
Il Giorno Mercoledì 28 novembre 2001.

Le Mille e una notte.

La bella fiaba di Hafez…”La cultura è un immenso mondo d’amore, ed è di tutti e per tutti”.


Il Corriere della Sera
Il Corriere del Mezzogiorno 12 aprile 2007
Ad Hafez Haidar il Premio al dialogo “ Tre volte Dio”.
 Spesso nella storia – in nome della fede -- si sono legittimate violenze d’ogni genere. Le tre religioni d’Abramo- ebraismo, cristianesimo, islam- di fatto sono state veicoli di guerra. Eppure più numerosi – e filologicamente corretti- sono i messaggi di pace dei quali le relative dottrine- attraverso profeti, apostoli e libri sacri – si sono fatti portatrici.
“ Purtroppo alcuni uomini religiosi integralisti approfittano del temperamento violento dei giovani per condurli su strade pericolose, buie, di guerra...”
Lui, Haidar, ha decisamente tutti i titoli per meritare questo riconoscimento: da diciannove anni si spende infatti – attraverso libri, traduzioni, incontri – per diffondere l’amore, abbattere i muri della diffidenza, dell’odio e della violenza”.  

Il Giorno 17 giugno 2006
La Storia

Dal Libano in Brianza il traduttore  della Fallaci e del poeta Khalil Gibran.
“ Ho visto morire amici e parenti in guerre inutili.
Per questo non mi stanco di raccontare l’amore.
La cultura è l’unica via per costruire la pace.

..Dimostrare che il dialogo e la convivenza pacifica tra culture diverse è possibile è diventata la sua ragione di vita e il filo conduttore di tutto il suo lavoro di ricerca e della sua produzione letteraria.
“Io credo fortemente nell’uomo e nell’amore che muove tutto e senza il quale non si può costruire un mondo migliore.   Dobbiamo sforzarci di trovare radici comuni e far vincere il dialogo tra le culture convincendoci che sono complementari l’una all’altra”.

Il Giorno, martedì, 4 dicembre 2007
Il notiziario,5 dicembre 2007.
Il Giornale di Seregno 5 dicembre 2007.

Consegna della prima edizione del premio” Penisola Sorrentina – alla Scala della vita Award”.
Lo scrittore libanese Haidar con i big della solidarietà.
Ospite accanto a Sandra Mondaini, Franco Nero, Ezio Greggio, Bergomi, Ruggeri e i giudici Pomodoro e Calabrò.

Il Giorno, 19 novembre 2008.

Il Premio Cesare Angelini

La pace e il rispetto delle diverse religioni fa vincere lo “speciale” a Hafez Haidar.
Un riconoscimento alla cultura. Il premio Cesare Angelini che ieri è stato attribuito all’insegnante e scrittore Hafez Haidar, ha il sapore di un contributo al diffondersi di una cultura improntata sui valori della tolleranza, della cultura  e della conoscenza. Perché questo è l’impegno che il docente di lingua dell’Università di Pavia ha scelto per la propria vita. “ Bisogna fare qualcosa per la pace –dice-
Io lo sento come missione, sarà perché sono nato lo stesso giorno di Padre Pio o perché il mio idolo è San Francesco”.

La Sicilia, 15.08.2002
Hafez Haidar: 100 racconti per arrivare al cuore. 
Precisava Fava:” Non è una favola ma un apologo, quasi francescano, tratto da un libro di un autore libanese che insegna a Pavia, amici di Gianfranco Ravasi. La raccolta contiene “ Storie inedite di sufi dell’Islam, di rabbini e di monaci, tratte da fonti originali risalenti al periodo tra il II secolo dell’Egira ( VIII secolo dell’era cristiana) e l’epoca moderna, racconti biografici di uomini che hanno creduto fermamente che l’amore puro e sublime non conosce né frontiere né limiti di tempo o spazio… Il testo è quindi un mirabile impasto di misticismo musulmano, ebraico e cristiano…Vi sono racchiuse, come in uno scrigno, storie e pillole di saggezza. Quando il lettore lo apre, il suo spirito naviga oltre la moschea, la sinagoga o la chiesa, verso orizzonti lontani, dove spunta un’abbagliante luce che rischiara le tenebre che talvolta intristiscono la mente e il cuore”. 

Nuovi Premi:

Hafez Haidar

Premio Europeo di arti letterarie, via Francigena, Associazione europea, il Porticciolo, Primo premio Narrativa edita e inedita, Toscana, 20 giugno 2010 .
Premio Assoluto Socialità e Cultura, Giacomo Giardina, Bagheria, 29 Maggio 2010.
Premio Internazionale di Letteratura per la Pace Universale “ Frate Ilaro del Corvo”, Primo classificato, Centro Lunigianese di Studi Danteschi, Ameglia, 24 Luglio 2010.
Premio  Firenze, Segnalazione d’Onore per la Saggistica Edita, Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, Firenze, 4 Dicembre 2010.
Premio Finalista  Internazionale di Poesia, Accademia  Giuseppe Gioacchino Belli, Campidoglio Roma, 17 dicembre 2010.
Premio Nazionale di Poesia e di Narrativa “ Ugo Foscolo”. Secondo classificato Narrativa,
Sigillo d’argento del Rettore dell’Università di Palermo e  Trofeo del Presidente dell’Accademia , Accademia Universitaria di Lettere e di Scienze “ Ruggero II di Sicilia” Palermo, 27 Febbraio 2011.
Premio Letterario internazionale, città Cattolica, 2 classificato, Cattolica,2011.
Premio Letterario Internazionale, II classificato, I per la Saggistica, Città di Cattolica 16 Aprile 2011.
Premio Letterario Internazionale di poesia e di narrativa, 2 classificato, Recco,7 Maggio 2011.
Premio alla Cultura, Poeti nella società Drepanum” Trapani, 12 Maggio  2011.
Premio Pax Dantis, Medaglia d’oro, Centro Lunigianese di Studi Danteschi, Ameglia  28 Maggio 2011.
Premio  alla Carriera per Le Mille E Una Notte, Città di Pontremoli, Concorso Letterario a carattere Internazionale,  1 Aprile 2012.
Premio alla carriera, Premio Letterario Internazionale, IV Ed, 21 Aprile 2012, Città di Cattolica.
Oscar alla Carriera, Accademia Universitaria di Lettere, Scienze ed Arte, Ruggero II di Sicilia, Palermo, 12 Giugno 2012.
Premio alla Carriera, Premio Letterario di Arti Letterarie,Thesaurus, Matera, 28 Ottobre 2012.
Nosside, Unesco World Poetry Directory, XXVIII Premio Mondiale di Poesia, Menzione Straordinaria come vincitore del Continente Asiatico, Reggio Calabria, 30 Novembre 2012.
Premio Speciale per Meriti culturali, Premio Internazionale di Arti Letterarie Thesaurus, Isola di Albarella 21-22 Settembre 2013.
Premio alla carriera, Juan Montalvo, Università Degli Studi di Milano, Consulado General Del Equador En Milan, Milano, 29 Novembre 2013.
 Accademico Emerito ed ordinario presso diverse accademie di stampo nazionale ed internazionale(2013-2014).
Premio Internazionale Milano, attribuito per l’assoluto valore della sua opera poetica e l’importante contributo al progresso della cultura e della civiltà del nostro tempo. European Union Poetry Festival, Consulado General del Ecuador en Milan, 20 Maggio 2014.
Presidente del Premio Ischia nel Mondo, 7 Giugno 2014.
Cavaliere ordine al merito della Repubblica Italiana, 13 Giugno 2014.
Premio alla Cultura, Premio Internazionale di Arti Letterarie Thesaurus Terza Edizione, Albarella,13- 14 settembre 2014.
Premio alla Carriera, Le Grazie Porto Venere, La Baia dell'Arte, Regione Liguria, Prov. di La Spezia, Comune di Porto Venere, Il Volo dell'Arte, 5 Ottobre 2014.
Menzione Straordinaria, unico premiato del Continente Asiatico e dei Paesi arabi, Nosside Mondiale per La poesia, Nosside -Unesco, 28 Novembre 2014. Massimo Riconoscimento come poeta di Lingua Araba, Nosside -Unesco 28 Novembre 2014.
Fiorino d’oro, Vincitore Assoluto, XXXII Premio Firenze Europa 2014 per il volume
“L’ultimo Profeta. Gibran nel mio cuore”, Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio, Firenze, 6 Dicembre 2014.
Direttore della Rubrica "Echi del Mediterraneo" Gariwo, la Foresta dei Giusti, Milano.
Collaboratore della redazione delle riviste Leucanica, Il Porticciolo e  il Giardino dei Giusti, riguardante i diritti umani.
Presidente del Premio Montefiore, del Premio di Rovigo  per i diritti umani, del Premio di Poesia Nazionale Don Carlo Sabattini, Direttore del Premio Frate Ilaro del Corvo del Centro Lunigianese di Studi Danteschi e Consulente Scientifico del Premio Penisola Sorrentina, del Premio dell’università di Padova e del Premio Iplac.
Giurato del “Premio Città di Cattolica” e Coordinatore Generale alla Cultura del “Premio Integrazione Culturale per un Mondo Migliore” patrocinato dal Comune di Milano, dall’Università degli Studi di Milano e dal Consolato Generale dell’Ecuador; membro d’onore in diversi premi nazionali ed internazionali.
Attivista  per i diritti della donna e per i diritti umani.

Indirizzo: Hafez Haidar
Via Montello,36
20815 Cogliate( MB).
Tel:02/96461141
h.haidar@alice.it

Poesie

L’11 settembre, quando il mondo è cambiato per sempre
Posted on 11 September 2011 by pinoscaccia Blog La torre di Babele Rai Tg1.
Bisognerà pur parlarne. Certo nessuno sapeva a quest’ora di dieci anni fa che stava per cambiare la storia del mondo. Anzi, probabilmente stava proprio per cambiare il mondo. Sono arrivato dentro l’apocalisse con il primo aereo atterrato a New York dopo quel che è successo alle due torri e da allora ho preso, anche professionalmente, un’altra strada: a dicembre Kabul e poi l’Iraq. Ma la vita è cambiata per tutti, la cosiddetta guerra al terrorismo ha coinvolto tutti e forse abbiamo cominciato a ragionare in maniera diversa. Magari, se vi va, raccontatemi il vostro 11 settembre. Inutile ripetere le parole che diranno tutti davanti al cratere, quasi fosse obbligatorio. Potrei risollevare i dubbi che ho sempre avuto e che ho esternato l’anno scorso, basta rileggerli. Per non parlare dei misteri sui dirottatori. Obama è convinto, o deve dire, che al Qaeda è stata sconfitta e fa finta di non sapere che in quelle terre scelte come territorio di “vendetta” ( o meglio ancora di interesse) ancora si combatte e si muore. I talebani oggi hanno confermato la loro totale estraneità agli attentati. Il popolo americano giustamente deve tornare ad avere fiducia e fa bene il presidente a parlare del futuro, magari poteva evitare di portarsi dietro Bush che le ha inventate tutte pur di fare le guerre. Lasciamo stare, per ora. Preferisco pubblicare in quest’occasione la poesia di un grande poeta e scrittore libanese mio amico, Hafez Haidar, perchè parla di pace. Ed è un omaggio doveroso alle vittime della violenza.

Per non dimenticare

O fratello americano,/  Lacrime calde  scorrono sul tuo viso, /Come i solchi di un aratro impazzito /Penetrano nelle mie vene, / Scorrono nel mio cuore / Bruciano, gridano vendetta / Contro un nemico spietato, / Crudele e invisibile. / Uomini, donne, bambini / nel fior di vita / Morti sotto le macerie / In un battibaleno, polverizzati / Sotto due giganteschi grattacieli / Che un tempo sfidavano il cielo, / In un mattino limpido / Tramutato in un solo attimo / In una notte buia senza fine. / O fratello,le mie parole non ti consolano /Ma i battiti del mio cuore / Pregano per te, / Palpitano per te, / Ti seguono. /  Peace, Salam, Shalom. Hafez Haidar


Fiorino d’Oro, XXXII Premio Firenze Europa 2014, per il volume
"L'ULTIMO PROFETA,Gibran nel mio cuore”
Ed. Tracce - Pescara 2014

con la seguente motivazione:

Con asciutto e allusivo simbolismo, Hafez Haidar reinterpreta il messaggio profetico di Khalil Gibran, in una silloge intensa e originale, che unisce memoria e profezia, nitore dello stile e ricchezza di contenuti, ricerca espressiva e spessore etico. Finezza espressiva e profondità di valori compenetrano questo omaggio a uno dei maggiori poeti e mistici del secolo scorso, opera di un grande studioso delle religioni del libro.

La Giuria del Premio Firenze


dal volume “ULTIMO PROFETA,Gibran nel mio cuore”.

Dopo aver consumato le sue ultime energie come una debole candela l'Amato cadde a terra privo di sensi. Nell'ora del tramonto, proprio mentre una possente nuvola grigia incombeva su Gerusalemme, apparve chiaro che i suoi giorni erano ormai giunti alla fine. Con il poco fiato che gli era rimasto recitò:

"La paura serpeggia nel mio corpo
E mi consuma giorno dopo giorno.
Perdo il fiato,
Trema la mano,
Con affanno respiro,
Remo con foga nell'arcano mare del mio destino.
Ricerco la vita, spezzata all'improvviso,
Scagliata lontano
Al largo dell'ultimo giorno.
Afferro con le mani
L'ultima luce, l'ultimo sorriso.
Il fantasma della morte bussa con assordante grido.
Urlo non è il tempo di scomparire
.
Poi guardando il sole che era diventato una palla arancione sulle cupole e sui tetti di Gerusalemme , recitò tra una lacrima e un sorriso;

È tramontato il pallido Sole
All'orizzonte.
La luna è sparita
Nel mare del nulla.
Il buio avvolge tutto,
Avanza spietato,
Incute silenzio e paura.
Il mio cuore ridente è trafitto
Sprofondato negli abissi.
Cerca un filo di luce
Tra la nebbia del mio destino.
Trova ovunque solo il silenzio
Ricamato con un ago rosso
Sull'ultimo filo della tela
Della mia vita.
Non riesco a piangere.
Devo affrontare
Quel maledetto arrogante mostro
Che mi ha divorato il corpo
Pezzo dopo pezzo.
Non ho paura.
Cerco ancora l'ultimo raggio dell'àncora
Della salvezza sull'ultima spiaggia
Della mia vita.

E ancora con un filo di voce intonò:

"Sogno di vivere in un mondo senza frontiere
E senza paure,
Dove la guerra è il ricordo
Di un vecchio passato.
Sogno di vivere in un mondo
Dove non esistono né bombe né Kamikaze,
Dove una madre non versa lacrime amare
Sul viso insanguinato di un neonato.
Sogno di vivere in un mondo
Dove gialli, neri, bianchi e rossi
Si tengono tutti per mano,
Dove cristiani, musulmani ed ebrei
Pregano nello stesso luogo,
illuminati dalla stessa luce
Che irradia tutti i giorni
I cuori dei bambini.

Hafez Haidar


PENSIERI PAROLE Sito Internet.

Oh Rosa,
Ti ho cercata
tra tutte le rose,
Ma non ti ho trovata.
Ho patito, ho gridato, ho urlato,
Girovagato
Da una terra a un'altra
Nell'immensità.
Alla fine ti ho trovata
quieta, addormentata
nel mio cuore.

 Hafez Haidar

Medaglia d’Oro, Premio Pax Dantis, Centro Lunigianese di Studi Danteschi, Ameglia, 2010

 “Dio sorriderà dalle candide nubi
Quando nel mondo
Non ci saranno né ricchi né poveri,
Né oppressi né oppressori.
Dio sorriderà all’alba e al tramonto
Quando l’uomo aiuterà un altro uomo
E seminerà solo amore nel cuore dell’Universo.
Dio sorriderà da un arcobaleno
Quando crolleranno le barriere.
Dio sorriderà dalle vette innevate
Quando l’odio sparirà dall’umanità.
Dio sorriderà nei nostri cuori
Quando non ci saranno né vinti né vincitori,
Quando i cannoni taceranno
E dalle loro bocche spunteranno splendidi fiori.
E i soldati torneranno con un ramo d’ulivo
Alle loro case.
Dio sorriderà da un cielo trapuntato di stelle
Quando un uomo donerà una fragrante rosa
Alla sua amata.
Dio sorriderà all’aurora
Quando sentirà
Il pianto di un bambino appena nato”.


Hafez Haidar

Nessun commento:

Posta un commento