Curriculm
vitae et studiorum
Hafez Haidar, Accademico Emerito, cristiano cattolico, è
uno scrittore e poeta di origine libanese, ma di cittadinanza italiana, nato il
25 Maggio 1953 a
Baalbeck, antica città romana conosciuta come “l’Olimpo degli dei”, dove ha
studiato Filosofia Greca ed Araba all’Università di Beirut. Trasferitosi in
Italia, ha studiato per alcuni mesi all’Università di Perugia e si è spostato
in seguito all’Università di Milano dove
si è laureato in Lettere Moderne e specializzato in Archivistica, Paleografia e
Diplomatica con il massimo dei voti. Nel 1986 ha abbandonato la
carriera diplomatica ed ha iniziato a dedicare tutta la sua attività
all’insegnamento e alla scrittura per costruire un ponte di dialogo tra
l’Italia e il Medio Oriente. Ha insegnato presso l’Università della Terza Età
di Milano e di Cesano Maderno, presso l’Accademia della Guardia di Finanza di
Bergamo; attualmente è insegnante presso l’Università degli Studi di Pavia,
dove ha tenuto anche corsi finanziati dalla Comunità Europea. Ha pubblicato
vari libri di saggistica e di narrativa con Mondadori, Piemme, Rizzoli,
Bompiani, Fabbri, La
Meridiana e Mondolibri.
Nel 2002 è stato insignito del Premio letterario Basilicata
Sezione Letteratura Spirituale e Poesia Religiosa, che precedentemente era
stato assegnato all’attuale Papa, allora Cardinale Ratzinger, al Cardinale
Ravasi, Ministro della cultura della Santa Sede Vaticana, a Elio Toaff, Capo
dei rabbini di Roma, a Padre David Maria Turoldo e al poeta Mario Luzi e al
Professore Franco Cardini.
Nel 2003,
in qualità di scrittore e poeta, ha partecipato con
Francesco Giorgino, Noa, padre Ibrahim Faltas, custode della terra Santa, gli
artisti Michele Lobaccaro e il Quartetto Napoletano alla serata artistico -
culturale “Notte Mediterranea”, trasmessa da Rai Uno e realizzata al fine di
instaurare un ponte di pace tra i popoli del Mezzogiorno e del Mediterraneo.
E’ considerato uno dei maggiori studiosi delle religioni
del Libro a livello mondiale (Dizionario Comparato delle religioni
monoteistiche ed.Piemme).
Ha curato e tradotto le seguenti opere:”Le ali spezzate di
Gibran (Rizzoli ), Le ninfe della valle di Gibran (Tea,Ugo Guanda Editore), Le
fiabe arabe (Rusconi, Bompiani ),Quartine del grande poeta Omar Khayyàm (
Rizzoli , Fabbri editori), La città del mistero (Mondadori ), Il figlio dei
cedri di Gibran (Mondadori ), Quando l’amore chiama seguilo (Piemme ), Dove
nasce l’amore ( Piemme ), Sindbad e il
falco sapiente (Mondadori ), Le mille e una notte (Oscar Mondadori, Mondo Libri, Donna Moderna),
La notte ti parlerò d’amore (Piemme-Mondadori), Il precursore e il folle ( Ugo
Guanda , Tea), Come fiori nella polvere ( Piemme).
E’ inoltre autore della Letteratura araba (Rizzoli ), della
Storia della scrittura araba antica e moderna, de Il Profeta di Gibran (Romanzo
–Piemme), del romanzo storico Il Custode del Corano ( Piemme ), dei romanzi
Bestseller Come sigillo sul tuo cuore,
Maometto e i diamanti del Corano (Oscar Mondadori), Le donne che amavano
Maometto (Piemme), Il viaggio notturno del Profeta(Piemme), La prediletta del Profeta (Piemme ), Miriam a
Gerusalemme (La Meridiana ).
E’ stato relatore
nel convegno “L’insegnamento della lingua araba in Italia” presso l’Università
“ La Sapienza ”
di Roma ( 14.6.2000) ed in altre conferenze relative alla storia e alla cultura
del Mediterraneo a Bolzano e a Milano.
Il 22 Novembre 2006
è stato insignito del premio Internazionale Sorrento nel Mondo insieme a Lucio
Dalla e Raffaele Lauro, alto commissario del Governo e Senatore della Repubblica
Italiana.
Il 12 Aprile 2007 ha vinto il Premio al Dialogo, Tre volte
Dio, Regione di Puglia e città di Bari, l’8 Agosto 2007 il premio Penisola
Sorrentina, San Fele d’Oro, Narrativa alla
Carriera con Giuliano Gemma, Vecchioni, il 5 Ottobre 2008 il premio della cultura
e narrativa dall’Unione Nazionale degli
scrittori della Lombardia, Circolo della Stampa, Milano.
Nell’anno 2008,
ha partecipato come giurato alla premiazione di Sandra
Mondaini, Franco Nero, Ezio Greggio, Enrico Ruggeri, Corrado Calabrò, Cocuzza e
Livia Pomodoro ( Premio Award alla
salute, Ospedale Macedonio Melloni, Fatebenefratelli, Milano).
Il 18 Novembre 2008 è stato insignito del prestigioso
premio Accademico Cesare Angelini Speciale, Università degli Studi di Pavia,
Lions Club, le Torri e l’8 Novembre 2009 ha vinto il Premio letterario
internazionale, Associazione chiese storiche, Primo premio narrativa edita,
Palermo, e il Terzo Premio di Narrativa
e Saggistica Edita, Concorso Internazionale città di Salò 2010.
E’ inoltre intervenuto come scrittore e poeta in incontri pubblici e dibattiti trasmessi
da Rai Tre, Telelombardia, Telenova, Antenna 3, Radio Rai Uno, Radio Rai
Due, Radio Rai Tre e Radio Lombardia.
Attualmente è
coordinatore della cultura dell’Unione Nazionale degli scrittori della
Lombardia, responsabile della cultura del Centro Ferraroli, Chiesa San
Giuseppe, coordinatore del Premio Penisola Sorrentina per la Letteratura straniera e
Giurato del Premio Europeo via Francigena e del Premio di Letteratura
internazionale “ Integrazione culturale per un mondo migliore e del Premio
Letterario Città di Cattolica.
Recentemente ha partecipato ad un progetto economico
industriale a favore dell’Africa e
dell’Italia, permettendo a un centinaio di persone di lavorare e sperare in un
futuro migliore.
Critiche
Albo
d’Oro del Premio tre volte Dio.
Intellettuale di origine
libanese, è considerato tra i maggiori studiosi a livello mondiale delle
religioni del Libro. Il suo grande e costante impegno per il dialogo tra le
culture e le religioni ha da sempre percorso due strade maestre: la prima è
quella della sua attività accademica fatta di approfondimenti scientifici e di
relazioni tra culture ad alti livelli, e la seconda è quella della diffusione
ed educazione all’amore per la pratica dell’intercultura attraverso diversi
romanzi di successo.
Curatore e traduttore di diverse opere della letteratura araba, ha partecipato
alla compilazione del “Dizionario comparato delle religioni monoteistiche”.
La sua attività si divide tra l’insegnamento all’Università di Pavia e quella
di romanziere.
Haidar ha pubblicato il romanzo storico “Il Custode del Corano”; “Come sigillo
sul tuo cuore, storie d’amore nel Corano e nella Bibbia” (Piemme); “Maometto e
i diamanti del Corano (Oscar Mondadori); “Il viaggio notturno del
Profeta”(Piemme);” La prediletta del Profeta”( Piemme) e “Miriam a
Gerusalemme”( La Meridiana ).
In un’epoca di pericolose incomprensioni che alimentano lo scontro tra culture
differenti, l’impegno di Hafez Haidar acquista un valore inestimabile perché
egli offre gli strumenti concreti per capire i profondi fili che legano le
civiltà.
Le indubbie capacità letterarie e comunicative, inoltre, consentono al numeroso
popolo delle tre fedi monoteiste di vivificare e identificarsi in quella
matrice comune che costituisce la base solida di partenza per qualsiasi
concreto tentativo di rinarrare le proprie identità sviluppando il raffinato
gusto della fratellanza nella diversità.
Avvenire
18 marzo 2003
Gianfranco
Ravasi
Quattro
cose non si possono nascondere a lungo: il sapere, la stupidità, la ricchezza e
la povertà.
Un
amico libanese, insegnante di arabo all’università di Pavia, Hafez Haidar, ha
ripetuto l’impresa di tradurre quella sorta di oceano letterario che sono le
Mille e una notte(ed.Mondadori).
Sfogliando
quelle pagine, m’imbatto in una delle tante lezioni morali, spesso affidate a
proverbi, che suggellano le varie novelle. E il suggerimento che se ne ricava
non è male, non tanto per la seconda coppia di realtà non occultabili, cioè la
ricchezza e la povertà, essendo esse esteriormente verificabili, anche se
talora c’è chi riesce perfettamente a mimetizzare opulenza o miseria…..
Il
Giornale, Mercoledì 19 dicembre 2001
Hafez
Haidar ha passato otto anni a tradurre, lavorando sugli antichi codici
originali, uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale….Un viaggio
“infinito” in un pianeta d’incanto e meraviglia dove il racconto è arte e pane
della vita.
Luigi
Mascheroni
Ospite
della seconda edizione lo scrittore Haidar.
Tre
volte Dio alla Vallisa. Dialogo in versi e musica.
Ospite
della seconda serata è lo scrittore libanese Hafez Haidar, autore di testi e
romanzi che hanno il dialogo come centro di scrittura e riflessione. In
particolare questa sera saranno letti alcuni brani del suo romanzo” Come
sigillo sul tuo cuore”, raccolta di storie d’amore tra la Bibbia e il Corano…
Le
letture saranno, invece, affidate all’attore Rocco Capri Chiamarulo. Il tutto a
confezionare “una nuova occasione di condivisione di diversi punti di vista
sullo stesso Dio, anche in riferimento alla vicinanza temporale di tre grandi
feste come la Pasqua
cristiana, la Pasqua
ebraica e la festa della nascita del Profeta.”
Albo
d’oro
Premio
al dialogo tre volte Dio.
Il
Denaro, 15 marzo 2010.
La
prediletta del Profeta
Casa
Editrice, Piemme.
Questo
romanzo avvicina Cristiani e Musulmani, fratelli, umili servi di un unico Dio.
Nel
racconto non ci sono crociati, templari, integralisti islamici, Papi, Muezzin,
non ci sono terroristi né bombe intelligenti in nome della democrazia; tutto è
racchiuso nella parola Fatima che in arabo vuol dire La Luminosa ed è questa luce
di donna ad illuminare il buio che è nel cuore degli uomini. Fatima è il luogo
dove tre pastorelli videro la
Vergine Maria , ma Fatima è anche il nome della figlia di
Maometto, la sua prediletta.
Alcuni
frati sono in cammino per il santuario di Fatima. Il frate più anziano durante
il cammino racconta ai più giovani confratelli la storia dei tre pastorelli.
Era il 13 Maggio del 1917 quando Giacinta, Francisco e Lucia videro per la
prima volta la bianca Signora; il trambusto, la paura, l'ira, lo scherno di
tutta la comunità rivivono nelle parole del frate. Spesso l'uomo non riconosce
Dio, neanche quando è al suo cospetto.
Solo
gli umili, i bambini col loro sguardo limpido e il cuore puro riescono a vedere
l'Amore. I ricordi del frate sono un fiume in piena che rompe gli argini,
tanto è vero che ne approfitta per raccontare ai suoi giovani confratelli la
storia di un'altra Fatima, la prediletta del Profeta, il frutto dell'amore di
Khadigia e Maometto. Anche la storia di Fatima è una storia d'amore, di
coraggio e sacrifici, la storia di una donna che ha amato il prossimo, ha
venduto i suoi gioielli per dare cibo a chi era affamato e si è battuta, con
tutta se stessa, per difendere i deboli dalle ingiustizie, anche quando i
deboli erano ebrei o cristiani. Lo scrittore libanese Hafez Haidar mette
in luce i motivi di unione tra cristiani e musulmani che fin dall'origine
traggono vita in unico Amore.
Il
Viaggio notturno del Profeta Vincitore del Terzo Premio Narrativa e Saggistica
Edita, Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa, Città di Salò 2010.
Almanacco
della Scienza. Ufficio Stampa, C N R.
Professoressa
Anna Capasso
26 novembre 2008
Dal
Corano alla Divina Commedia
In una
fredda sera d'autunno Dante Alighieri, in esilio a Verona, riceve la visita di
un vecchio frate che gli consegna la traduzione di un testo arabo del VII
secolo in cui si racconta dell'ascesa notturna al Settimo Cielo del Profeta
Muhammad. Prende avvio così "Il viaggio notturno del Profeta", di
Hafez Haidar, esperto di letteratura e cultura araba, che con questo romanzo
svela le tante affinità tra la Divina Commedia e certi racconti arabi
sull'Aldilà, scritti molti anni prima dell'opera dantesca. Anche nella
tradizione islamica, infatti, il viaggio notturno di Muhammad porta a
Gerusalemme, ed è da qui che ha luogo prima la discesa alle regioni infernali e
poi l'ascensione nei diversi paradisi o sfere celesti. Ma il volume nasce anche
con l'intento di mettere in luce il libro della "Scala di Maometto",
scritto da Abdallah Ibn al-Abbàs, nipote dello stesso Muhammad, che viene per
la prima volta tradotto integralmente dall'arabo in italiano: l'esposizione del
Viaggio notturno del Profeta fatta nel Libro della Scala è carica di una magica
atmosfera e la sapiente penna dello scrittore ci conduce verso chiari esempi di
vicinanza fra il racconto dantesco e quelli dell'Oriente islamico. Nella Divina
Commedia, Dante è accompagnato da Virgilio come maestro, mentre Muhammad ha
come guida l'arcangelo Gabriele, figure giunte entrambe per ordine divino.
L'Inferno è descritto in modo analogo come tumulto violento e confuso e sia la Commedia che la leggenda
musulmana terminano con la visione di Dio. .
Ma allora per quale
motivo Dante, estimatore dei pensatori musulmani e della cultura
arabo-islamica, mise il Profeta nell’Inferno della sua Commedia?
Il romanzo, avvincente e denso di colpi di scena, svela un mistero ancora
irrisolto nella storia della letteratura.
Rai 3,
Tg. Com.
Il
custode del Corano ( Premio Sorrento nel Mondo).
In
nome del Corano accadono tante azioni violente: si fanno guerre, si fanno
esplodere dei giovani Kamikaze, si lanciano fatwe contro intellettuali. Ma il
Corano è il libro insieme di una religione e di una cultura, quella islamica,
con la quale l’Occidente alterna fasi di dialogo ad altre di scontro. Ora un
intellettuale arabo cristiano, nato in Libano, e che insegna Letteratura Araba
all’Università di Pavia ci porta dentro il Corpus di storie del libro sacro
del’Islam.
Nella
Mecca del VII secolo dopo Cristo, dopo la morte del Profeta Maometto, il
califfo Omar è chiamato a raccoglierne l’eredità. Omar decide di intraprendere
un viaggio nel deserto per conoscerne meglio il popolo, ma ben presto si
smarrisce. Salvato da un gruppo di carovanieri, e senza rivelare la sua
identità, il Califfo comincia un’avvincente narrazione delle gesta del Profeta
e di tutte le mille storie del Corano.
Il
viaggio nell’Islam di Haidar
Libanese,
insegnante all’Università di Pavia…, Hafez Haidar presenta il 29 alle 18 alla
Feltrinelli…il romanzo Il Custode del Corano( Piemme), che racconta il testo
sacro dell’Islam come un viaggio fantastico attraverso le avventure di re e
profeti, fanciulle e principi, angeli e demoni a partire dalla scomparsa di
Maometto, quando il califfo Omar raccoglie la sua eredità spirituale e si
perde, sotto mentite spoglie, nel deserto.
Accolto
da una compagnia di carovanieri, li conquista narrando la vita , le gesta, gli
insegnamenti del Profeta con l’incanto delle pagine del Corano, di cui scioglie
la complessità: un escamotage per rendere più accessibile il testo al lettore
d’Occidente.
Il
Giorno, 29 maggio 2001
Dove
nasce l’amore
Milano-
Se l’amore fosse più praticato che enunciato, sicuramente avremmo una vita
migliore. Su questo concetto vecchio ma sempre disatteso ha scritto un libro
Hafez Haidar, cristiano libanese…
Ha
scritto il biblista Gianfranco Ravasi:” Haidar ci conduce per mano in un
orizzonte popolato di figure quotidiane e remote, di donne velate e di sultani,
di califfi e di maestri, di sognatori e di mercanti, di paesaggi aridi e di
oasi lussureggianti. Ma quello che ci propone in queste cento tappe è una
specie di pellegrinaggio nel mistero di Dio e dell’uomo, dove l’epifania si
annida nelle realtà modeste della tenda nomade o nelle sale sontuose del
palazzo reale, dietro i cenci del mendicante ma soprattutto sotto il manto di
lana grezza dei sufi, i celebri mistici…”
Il
Sole 24 ore, 6 maggio 2001
Il
Cardinale Gianfranco Ravasi (Ministro della Cultura e dei beni culturali della
Santa Sede).
L’amore
indelebile mia vera religione
Gli
intrecci tra poesia e fede nella cultura dell’Oriente sono il campo di ricerca
nel quale da anni è impegnato lo studioso cristiano libanese Hafez Haidar.
Il
Corriere della Sera.
Il
Giorno Mercoledì 28 novembre 2001.
Le Mille e una notte.
La
bella fiaba di Hafez…”La cultura è un immenso mondo d’amore, ed è di tutti e
per tutti”.
Il
Corriere della Sera
Il
Corriere del Mezzogiorno 12 aprile 2007
Ad
Hafez Haidar il Premio al dialogo “ Tre volte Dio”.
Spesso nella storia – in nome della fede -- si
sono legittimate violenze d’ogni genere. Le tre religioni d’Abramo- ebraismo,
cristianesimo, islam- di fatto sono state veicoli di guerra. Eppure più
numerosi – e filologicamente corretti- sono i messaggi di pace dei quali le
relative dottrine- attraverso profeti, apostoli e libri sacri – si sono fatti
portatrici.
“
Purtroppo alcuni uomini religiosi integralisti approfittano del temperamento
violento dei giovani per condurli su strade pericolose, buie, di guerra...”
Lui,
Haidar, ha decisamente tutti i titoli per meritare questo riconoscimento: da
diciannove anni si spende infatti – attraverso libri, traduzioni, incontri –
per diffondere l’amore, abbattere i muri della diffidenza, dell’odio e della
violenza”.
Il
Giorno 17 giugno 2006
Dal
Libano in Brianza il traduttore della
Fallaci e del poeta Khalil Gibran.
“ Ho
visto morire amici e parenti in guerre inutili.
Per
questo non mi stanco di raccontare l’amore.
La
cultura è l’unica via per costruire la pace.
..Dimostrare
che il dialogo e la convivenza pacifica tra culture diverse è possibile è
diventata la sua ragione di vita e il filo conduttore di tutto il suo lavoro di
ricerca e della sua produzione letteraria.
“Io
credo fortemente nell’uomo e nell’amore che muove tutto e senza il quale non si
può costruire un mondo migliore.
Dobbiamo sforzarci di trovare radici comuni e far vincere il dialogo tra
le culture convincendoci che sono complementari l’una all’altra”.
Il
Giorno, martedì, 4 dicembre 2007
Il
notiziario,5 dicembre 2007.
Il Giornale
di Seregno 5 dicembre 2007.
Consegna
della prima edizione del premio” Penisola Sorrentina – alla Scala della vita
Award”.
Lo
scrittore libanese Haidar con i big della solidarietà.
Ospite
accanto a Sandra Mondaini, Franco Nero, Ezio Greggio, Bergomi, Ruggeri e i
giudici Pomodoro e Calabrò.
Il
Giorno, 19 novembre 2008.
Il
Premio Cesare Angelini
La pace e il rispetto delle
diverse religioni fa vincere lo “speciale” a Hafez Haidar.
Un riconoscimento alla
cultura. Il premio Cesare Angelini che ieri è stato attribuito all’insegnante e
scrittore Hafez Haidar, ha il sapore di un contributo al diffondersi di una
cultura improntata sui valori della tolleranza, della cultura e della conoscenza. Perché questo è l’impegno
che il docente di lingua dell’Università di Pavia ha scelto per la propria
vita. “ Bisogna fare qualcosa per la pace –dice-
Io lo sento come missione,
sarà perché sono nato lo stesso giorno di Padre Pio o perché il mio idolo è San
Francesco”.
Hafez Haidar: 100 racconti per
arrivare al cuore.
Precisava Fava:” Non è una
favola ma un apologo, quasi francescano, tratto da un libro di un autore
libanese che insegna a Pavia, amici di Gianfranco Ravasi. La raccolta contiene
“ Storie inedite di sufi dell’Islam, di rabbini e di monaci, tratte da fonti
originali risalenti al periodo tra il II secolo dell’Egira ( VIII secolo
dell’era cristiana) e l’epoca moderna, racconti biografici di uomini che hanno
creduto fermamente che l’amore puro e sublime non conosce né frontiere né limiti
di tempo o spazio… Il testo è quindi un mirabile impasto di misticismo
musulmano, ebraico e cristiano…Vi sono racchiuse, come in uno scrigno, storie e
pillole di saggezza. Quando il lettore lo apre, il suo spirito naviga oltre la
moschea, la sinagoga o la chiesa, verso orizzonti lontani, dove spunta
un’abbagliante luce che rischiara le tenebre che talvolta intristiscono la
mente e il cuore”.
Nuovi
Premi:
Hafez Haidar
Premio
Europeo di arti letterarie, via Francigena, Associazione europea, il Porticciolo,
Primo premio Narrativa edita e inedita, Toscana, 20 giugno 2010 .
Premio
Assoluto Socialità e Cultura, Giacomo Giardina, Bagheria, 29 Maggio 2010.
Premio
Internazionale di Letteratura per la Pace Universale “ Frate Ilaro del Corvo”, Primo
classificato, Centro Lunigianese di Studi Danteschi, Ameglia, 24 Luglio 2010.
Premio Firenze, Segnalazione d’Onore per la Saggistica Edita ,
Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, Firenze, 4 Dicembre 2010.
Premio
Finalista Internazionale di Poesia,
Accademia Giuseppe Gioacchino Belli,
Campidoglio Roma, 17 dicembre 2010.
Premio
Nazionale di Poesia e di Narrativa “ Ugo Foscolo”. Secondo classificato
Narrativa,
Sigillo
d’argento del Rettore dell’Università di Palermo e Trofeo del Presidente dell’Accademia ,
Accademia Universitaria di Lettere e di Scienze “ Ruggero II di Sicilia”
Palermo, 27 Febbraio 2011.
Premio
Letterario internazionale, città Cattolica, 2 classificato, Cattolica,2011.
Premio
Letterario Internazionale, II classificato, I per la Saggistica , Città di
Cattolica 16 Aprile 2011.
Premio
Letterario Internazionale di poesia e di narrativa, 2 classificato, Recco,7
Maggio 2011.
Premio
alla Cultura, Poeti nella società Drepanum” Trapani, 12 Maggio 2011.
Premio
Pax Dantis, Medaglia d’oro, Centro Lunigianese di Studi Danteschi, Ameglia 28 Maggio 2011.
Premio
alla Carriera per Le Mille E Una Notte,
Città di Pontremoli, Concorso Letterario a carattere Internazionale, 1 Aprile 2012.
Premio alla carriera, Premio Letterario
Internazionale, IV Ed, 21 Aprile 2012, Città di Cattolica.
Oscar alla Carriera, Accademia Universitaria di
Lettere, Scienze ed Arte, Ruggero II di Sicilia, Palermo, 12 Giugno 2012.
Premio alla Carriera, Premio Letterario di Arti
Letterarie,Thesaurus, Matera, 28 Ottobre 2012.
Nosside, Unesco World Poetry Directory, XXVIII Premio
Mondiale di Poesia, Menzione Straordinaria come vincitore del Continente
Asiatico, Reggio Calabria, 30 Novembre 2012.
Premio Speciale per Meriti culturali, Premio
Internazionale di Arti Letterarie Thesaurus, Isola di Albarella 21-22 Settembre
2013.
Premio alla carriera, Juan Montalvo, Università
Degli Studi di Milano, Consulado General Del Equador En Milan, Milano, 29
Novembre 2013.
Accademico
Emerito ed ordinario presso diverse accademie di stampo nazionale ed internazionale(2013-2014).
Premio Internazionale Milano, attribuito per l’assoluto
valore della sua opera poetica e l’importante contributo al progresso della
cultura e della civiltà del nostro tempo. European Union Poetry Festival,
Consulado General del Ecuador en Milan, 20 Maggio 2014.
Presidente del Premio Ischia nel Mondo, 7 Giugno
2014.
Cavaliere ordine al merito della Repubblica
Italiana, 13 Giugno 2014.
Premio alla Cultura, Premio Internazionale di Arti
Letterarie Thesaurus Terza Edizione, Albarella,13- 14 settembre 2014.
Premio alla Carriera, Le Grazie Porto Venere, La
Baia dell'Arte, Regione Liguria, Prov. di La Spezia, Comune di Porto Venere, Il
Volo dell'Arte, 5 Ottobre 2014.
Menzione Straordinaria, unico premiato del
Continente Asiatico e dei Paesi arabi, Nosside Mondiale per La poesia, Nosside
-Unesco, 28 Novembre 2014. Massimo Riconoscimento come poeta di Lingua Araba,
Nosside -Unesco 28 Novembre 2014.
Fiorino d’oro, Vincitore Assoluto, XXXII Premio
Firenze Europa 2014 per il volume
“L’ultimo Profeta. Gibran nel mio cuore”, Salone
dei Cinquecento, Palazzo Vecchio, Firenze, 6 Dicembre 2014.
Direttore della Rubrica "Echi del
Mediterraneo" Gariwo, la Foresta dei Giusti, Milano.
Collaboratore della redazione delle riviste Leucanica,
Il Porticciolo e il Giardino dei Giusti,
riguardante i diritti umani.
Presidente del Premio Montefiore, del Premio di
Rovigo per i diritti umani, del Premio
di Poesia Nazionale Don Carlo Sabattini, Direttore del Premio Frate Ilaro del
Corvo del Centro Lunigianese di Studi Danteschi e Consulente Scientifico del
Premio Penisola Sorrentina, del Premio dell’università di Padova e del Premio
Iplac.
Giurato del “Premio Città di Cattolica” e
Coordinatore Generale alla Cultura del “Premio Integrazione Culturale per un
Mondo Migliore” patrocinato dal Comune di Milano, dall’Università degli Studi
di Milano e dal Consolato Generale dell’Ecuador; membro d’onore in diversi
premi nazionali ed internazionali.
Attivista per
i diritti della donna e per i diritti umani.
Indirizzo:
Hafez Haidar
Via
Montello,36
20815
Cogliate( MB).
Tel:02/96461141
h.haidar@alice.it
Poesie
L’11
settembre, quando il mondo è cambiato per sempre
Posted
on 11 September 2011 by pinoscaccia Blog La torre di Babele Rai Tg1.
Bisognerà
pur parlarne. Certo nessuno sapeva a quest’ora di dieci anni fa che stava per
cambiare la storia del mondo. Anzi, probabilmente stava proprio per cambiare il
mondo. Sono arrivato dentro l’apocalisse con il primo aereo atterrato a New
York dopo quel che è successo alle due torri e da allora ho preso, anche
professionalmente, un’altra strada: a dicembre Kabul e poi l’Iraq. Ma la vita è
cambiata per tutti, la cosiddetta guerra al terrorismo ha coinvolto tutti e
forse abbiamo cominciato a ragionare in maniera diversa. Magari, se vi va,
raccontatemi il vostro 11 settembre. Inutile ripetere le parole che diranno
tutti davanti al cratere, quasi fosse obbligatorio. Potrei risollevare i dubbi
che ho sempre avuto e che ho esternato l’anno scorso, basta rileggerli. Per non
parlare dei misteri sui dirottatori. Obama è convinto, o deve dire, che al
Qaeda è stata sconfitta e fa finta di non sapere che in quelle terre scelte
come territorio di “vendetta” ( o meglio ancora di interesse) ancora si
combatte e si muore. I talebani oggi hanno confermato la loro totale estraneità
agli attentati. Il popolo americano giustamente deve tornare ad avere fiducia e
fa bene il presidente a parlare del futuro, magari poteva evitare di portarsi
dietro Bush che le ha inventate tutte pur di fare le guerre. Lasciamo stare, per
ora. Preferisco pubblicare in quest’occasione la poesia di un grande poeta e
scrittore libanese mio amico, Hafez Haidar, perchè parla di pace. Ed è un
omaggio doveroso alle vittime della violenza.
Per
non dimenticare
O
fratello americano,/ Lacrime calde scorrono sul tuo viso, /Come i solchi di un
aratro impazzito /Penetrano nelle mie vene, / Scorrono nel mio cuore /
Bruciano, gridano vendetta / Contro un nemico spietato, / Crudele e invisibile.
/ Uomini, donne, bambini / nel fior di vita / Morti sotto le macerie / In un
battibaleno, polverizzati / Sotto due giganteschi grattacieli / Che un tempo
sfidavano il cielo, / In un mattino limpido / Tramutato in un solo attimo / In
una notte buia senza fine. / O fratello,le mie parole non ti consolano /Ma i battiti
del mio cuore / Pregano per te, / Palpitano per te, / Ti seguono. / Peace, Salam, Shalom. Hafez Haidar
Fiorino d’Oro, XXXII Premio
Firenze Europa 2014, per il volume
"L'ULTIMO PROFETA,Gibran
nel mio cuore”
Ed. Tracce - Pescara 2014
con la seguente motivazione:
Con asciutto e allusivo
simbolismo, Hafez Haidar reinterpreta il messaggio profetico di Khalil Gibran,
in una silloge intensa e originale, che unisce memoria e profezia, nitore dello
stile e ricchezza di contenuti, ricerca espressiva e spessore etico. Finezza
espressiva e profondità di valori compenetrano questo omaggio a uno dei
maggiori poeti e mistici del secolo scorso, opera di un grande studioso delle
religioni del libro.
La Giuria del Premio Firenze
dal volume “ULTIMO
PROFETA,Gibran nel mio cuore”.
Dopo aver consumato le sue
ultime energie come una debole candela l'Amato cadde a terra privo di sensi.
Nell'ora del tramonto, proprio mentre una possente nuvola grigia incombeva su
Gerusalemme, apparve chiaro che i suoi giorni erano ormai giunti alla fine. Con
il poco fiato che gli era rimasto recitò:
"La paura serpeggia nel
mio corpo
E mi consuma giorno dopo
giorno.
Perdo il fiato,
Trema la mano,
Con affanno respiro,
Remo con foga nell'arcano mare
del mio destino.
Ricerco la vita, spezzata
all'improvviso,
Scagliata lontano
Al largo dell'ultimo giorno.
Afferro con le mani
L'ultima luce, l'ultimo
sorriso.
Il fantasma della morte bussa
con assordante grido.
Urlo non è il tempo di
scomparire
.
Poi guardando il sole che era
diventato una palla arancione sulle cupole e sui tetti di Gerusalemme , recitò
tra una lacrima e un sorriso;
È tramontato il pallido Sole
All'orizzonte.
La luna è sparita
Nel mare del nulla.
Il buio avvolge tutto,
Avanza spietato,
Incute silenzio e paura.
Il mio cuore ridente è
trafitto
Sprofondato negli abissi.
Cerca un filo di luce
Tra la nebbia del mio destino.
Trova ovunque solo il silenzio
Ricamato con un ago rosso
Sull'ultimo filo della tela
Della mia vita.
Non riesco a piangere.
Devo affrontare
Quel maledetto arrogante
mostro
Che mi ha divorato il corpo
Pezzo dopo pezzo.
Non ho paura.
Cerco ancora l'ultimo raggio
dell'àncora
Della salvezza sull'ultima
spiaggia
Della mia vita.
E ancora con un filo di voce
intonò:
"Sogno di vivere in un
mondo senza frontiere
E senza paure,
Dove la guerra è il ricordo
Di un vecchio passato.
Sogno di vivere in un mondo
Dove non esistono né bombe né
Kamikaze,
Dove una madre non versa
lacrime amare
Sul viso insanguinato di un
neonato.
Sogno di vivere in un mondo
Dove gialli, neri, bianchi e
rossi
Si tengono tutti per mano,
Dove cristiani, musulmani ed
ebrei
Pregano nello stesso luogo,
illuminati dalla stessa luce
Che irradia tutti i giorni
I cuori dei bambini.
Hafez Haidar
PENSIERI PAROLE Sito Internet.
Oh Rosa,
Ti ho cercata
tra tutte le rose,
Ma non ti ho trovata.
Ho patito, ho gridato, ho
urlato,
Girovagato
Da una terra a un'altra
Nell'immensità.
Alla fine ti ho trovata
quieta, addormentata
nel mio cuore.
Hafez Haidar
Medaglia d’Oro, Premio Pax Dantis,
Centro Lunigianese di Studi Danteschi, Ameglia, 2010
“Dio sorriderà dalle candide nubi
Quando nel mondo
Non ci saranno né ricchi né
poveri,
Né oppressi né oppressori.
Dio sorriderà all’alba e al
tramonto
Quando l’uomo aiuterà un altro
uomo
E seminerà solo amore nel
cuore dell’Universo.
Dio sorriderà da un arcobaleno
Quando crolleranno le
barriere.
Dio sorriderà dalle vette
innevate
Quando l’odio sparirà
dall’umanità.
Dio sorriderà nei nostri cuori
Quando non ci saranno né vinti
né vincitori,
Quando i cannoni taceranno
E dalle loro bocche
spunteranno splendidi fiori.
E i soldati torneranno con un
ramo d’ulivo
Alle loro case.
Dio sorriderà da un cielo
trapuntato di stelle
Quando un uomo donerà una
fragrante rosa
Alla sua amata.
Dio sorriderà all’aurora
Quando sentirà
Il pianto di un bambino appena
nato”.
Hafez Haidar
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