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sabato 23 gennaio 2016

M. GRAZIA FERRARIS SU: "LO SPESSORE DELL'OMBRA" DI LIDA DE POLZER




Maria Grazia Ferraris collaboratrice di Lèucade


I due versi iniziali – metafora da paesaggio nordico- ci immettono in una poesia che è estremamente abile nel rendere universale situazioni, stati d’animo, esperienze di vita assenze e speranza- che esprimono riflessioni umane condivisibili, ma che tradotte nel personalissimo linguaggio metaforico della poetessa diventano strettamente soggettive, uniche ed inconfondibili fondendosi nel metaforico“lo spessore dell’ombra”: vita ai margini della vita.
La notte immobile, senza luna, senza luce, senza suoni, il silenzio avvolgente come un abbraccio traducono le controllate emozioni in musica profonda, forme astratte, disegno lieve e dolente e nel contempo armonico, senza fuga sentimentale o decadente e l’immagine iniziale del lupo torna a chiudere la lirica e permette alla poetessa di ritrovare nel silenzio la sua bussola-

Maria Grazia Ferraris



LO SPESSORE DELL’OMBRA

Alto annusando l’aria, come un lupo
che cerca la sua bussola nel vento,
si muove il mio destino, e non è giorno
che non chieda di te, che non misuri
lo spessore dell’ombra, che non beva
alla sorgente muta e incorruttibile
della speranza. Oggi la notte è immobile
neppure una falena e un pipistrello
non una luna
o un bisbigliare minimo di foglie.
Anche il lupo si ferma: oggi consuma
un lunghissimo abbraccio di silenzio.

(Da A volte una farfalla. ETS. Pisa . 2013)

Lida De Polzer




2 commenti:

  1. La poesia di Lida De Polzer, che si è sempre, per quanto ne so, connotata per asciuttezza, essenzialità e quindi sobrietà verbale e tonale, spesso resa in versi medio-brevi, mi pare qui distendersi, anche con il conforto dell'endecasillabo (in due casi addirittura sdrucciolo), in un'addolcita e quasi rasserenata versificazione che descrive mirabilmente un paesaggio notturno, in cui i fattori privilegiati sono l’immobilità e il silenzio, peraltro elementi fondamentali nel paesaggio de «L’infinito» leopardiano.
    Complimenti a Lida De Polzer.
    Pasquale Balestriere

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  2. Ho avuto il piacere di leggere "A volte una farfalla": un libro dove - se ce ne fosse ancora bisogno - Lida dimostra di essere una delle migliori poetesse italiane contemporanee.
    No, non sto esagerando: Maria Grazia Ferraris fa molto bene a mettere in evidenza "...le controllate emozioni in musica profonda, forme astratte, disegno lieve e dolente e nel contempo armonico, senza fuga sentimentale o decadente..." di questo canto. Un esempio di come, anche oggi, si possa essere lirici in modo sicuro e decisamente innovativo.

    Sandro Angelucci

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