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mercoledì 26 giugno 2019

FRANCESCA LUZZIO LEGGE: "FIUMI DI COLORE", GUIDO MIANO EDITORE


FRANCESCA LUZZIO LEGGE: "FIUMI DI COLORE" DI PINELLA GAMBINO (POESIE), STEFANO DONATI (PITTURE)

Francesca Luzzio legge “FIUMI DI COLORE” di Pinella Gambino (poesie), Stefano Donati (pitture). Guido Miano Editore, 2019, pagg. 68, mianoposta@gmail.com


Poesia–pittura, colore-parole  si consenta questo particolare chiasmo in cui arte e strumento operativo confluiscono, così come confluisce l’ispirazione generativa della poesia di  Pinella Gambino e della pittura di Stefano Donati.
L’interscambio ispirativo rivela ancora una volta l’unità dell’arte. A cambiare sono gli strumenti espressivi o, per dirlo con una terminologia semiologica,  a cambiare è il codice, ma non il messaggio che entrambi intuiscono, sentono e vivono, pur esprimendolo ognuno con il proprio codice.
E non è un caso che Mario Praz in Mnemosine ha cercato di stabilire una similarità di strutture in mezzi espressivi diversi, per cui le opere d’arte di uno stesso periodo in campi diversi, rivelano lo stesso disegno strutturale.
Così la vita, sia nella pittura di Donati, sia nella poesia di Gambino si dipana in un flusso che pur nella diversità degli strumenti espressivi, trova confluenza nelle tematiche affrontate:  rumori e silenzi di lontani ricordi, aprono finestre  e rivivono di vita nuova attraverso colorate immagini e parole: l’amore che c’è, quello che c’era, ormai “schiuma… che si perde nell’onda…”  (Schiuma sarai, pag.42)  nella consapevolezza amara del trascorrere del tempo, “che svelto” la “consuma” ora che le restano solo “parole nude” che scoraggiano anche la memoria (Parole nude, pag.41). Meteora è la vita, bagliore solare e, come “il gelsomino mirato dall’alto \ profumo più non ha da offrire intorno” (Il gelsomino, pag.27).
Forse, grazie alla confluenza di poesia  ed immagini, quali solo la pittura sa creare, è possibile sfidare le ombre  che  solo le parole non bastano ad allontanare.
Così gli stati d’animo dell’autrice prendono per mano il pittore, sorreggono la sua abilità tecnica che attraverso la metamorfosi iconica, dimostra ed avalla quanto sostenuto. La poesia svolge una funzione fatico-espressiva che diventa connotazione visiva attraverso la pittura che con uno stile astratto-espressionista ben si coniuga ai  versi liberi che nella loro variegata cadenza ritmica, ben propongono il variare del poliedrico sentire della poetessa, che attraverso il passato e il proposito di trovare in esso significazione e valore, cerca la giustificazione e il valore dell’oggi.

Francesca Luzzio


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