All’Isola del Cinema “Un ventaglio
di carta” – libri in festa con gli Autori Iplac
Roma,
all’isola del Cinema nell’ambito di “Cinema e libri” il 12 agosto alle or 19.00
appuntamento con gli autori Iplac e le loro recenti pubblicazioni
Il
Circolo Iplac (Insieme
per la Cultura) di cui è Presidente Maria Rizzi, e vicepresidente
Laila
Scorcelletti, si prepara a vivere una serata di festa nel
cuore di Roma con protagonista gli autori, soci Iplac e le loro recenti
pubblicazioni letterarie di successo tra romanzi, sillogi poetiche, racconti e
molto altro. A presentare la serata, “UN VENTAGLIO
DI CARTA”nell’ambito di Cinema e Libri White 2019 presso
l’Isola del Cinema, schermo Tevere, all’Isola Tiberina, il 12 agosto alle ore
19.00, sarà Laila Scorcelletti cantante,
danzatrice, attrice e poi insegnante, formatrice in campo pedagogico e sociale,
coadiuvata da Maria Rizzi, scrittrice di
gialli di successo, che inviterà tutti gli autori partecipanti a presentarsi a
coppie descrivendo reciprocamente ciascuno il testo del partner assegnatogli.
A prendere parte
a questa festa del libro saranno diversi e importanti autori Iplac
che con le loro recenti pubblicazioni si sono
distinti per originalità, spessore comunicativo e profondità dei temi trattati spaziando
dal sentimento d’amore alle riflessioni a sfondo filosofico sull’’esistenza,
per toccare aspetti sociali come l’emigrazione o altri come la violenza entro
scenari di mistero.
Così se si resta
conquistati dall’amore vissuto dai due giovani ragazzi giapponesi tra abbandoni
e speranze, protagonisti del romanzo “La nuova Favola di Amore e Psiche”
di Liliana Manetti, con altrettanto interesse ci si
addentra nelle pagine del saggio filosofico “Ribaltamenti” di Franco
Campegiani dove viene presentata una riflessione sull’esistenza
distante da una visione autocentrica come sottolinea l’autore, per riscoprire
un nuovo senso della vita in cui sia colto il punto di incontro tra inizio e
fine. E’ da qui che Campegiani invita a riscoprire quella coscienza atavica e
ancestrale dove si annullano angosce, turbamenti, smarrimento perché tutto
torna come alle origini in un equilibrio perfetto e indefinibile. Sempre entro
una visione esistenziale, ma a partire dallo sguardo proiettato sul rapporto
uomo natura, si sofferma l’opera poetica di SandroAngelucci: “Titiwai” dove
il lettore attraverso le splendide liriche è guidato alla ricerca della verità
su questo cammino di cui cogliere la finalità a partire dal centro della Terra
dove nasce il primo fulcro dell’energia per scoprire come dietro un aspetto
anonimo, o meno importante possa nascondersi un’infinita armonia e una
ricchezza sorprendente. E’ solo tornando ad amare e rispettare la Natura che,
come impresso nei versi da Angelucci, si potrà riscoprire la bellezza di
un vivere in armonia con se stessi riconoscendosi parte di un tutto con
gli altri e con quanto intorno.
Sempre la poesia
è centrale nell’opera “Pentagrammi di-versi” di Silvia Cozzi
poetessa raffinata e avvolgente, dove ogni lirica restituisce un ritmo di
emozioni che come su un pentagramma compongono i passi dell’esistenza nelle sue
più suggestive sfumature tra ricordi e quotidianità. Di nostalgia della propria
terra d’Oriente dai profumi e colori inconfondibili racconta l’opera di Laila
Scorcelletti in “I Cedri della Palestina”. Mistero,
vite spezzate guidano le indagini della detective del giallo “Il sentiero
del mare” di Maria Rizzi.
Questo solo per
citare alcuni degli autori protagonisti di una serata indimenticabile. Così
accanto Liliana Manetti, Franco Campegiani, Sandro Angelucci, Maria Rizzi,
Silvia Cozzi e Laila Scorcelletti, troviamo Luciano Gentiletti con
“La verità….pe ride e pe penzà”, Luciana Capece con la sua opera
“Il Pianeta degli Arcobaleni”, Massimo Chiacchiararellicon “Amore
amico” e Manuel Chiacchiararelli con “Lo sguardo dei faggi”.
E poi Massimiliano Campita autore de “Il colore della
polvere”, Giuseppe D’Aniello con la silloge “Macerie” e Nunzia
Gionfriddo e il suo romanzo premiato di recente al Milano
International “Cioccolata calda per due” dove l’incontro tra un giornalista e
una studiosa è il motivo per restituire attraverso una narrazione a due voci il
mistero di un dramma consumatosi nella guerra serbo bosniaca alla fine del
secondo conflitto mondiale.
Silvana
Lazzarino
Mia carissima Silvana, io non coadiuverò Laila, che da sempre si occupa dell'Isola del Cinema. Sarò una di voi...
RispondiEliminaBellissimo il tuo articolo, come sempre, in quanto mette in rilievo l'aspetto essenziale dell'evento: una festa iplac! Non so / non sappiamo più quanto ringraziarti per la solerzia e la bravura con la quale dai risalto a ogni evento. Sei la nostra grandissima forza in più!Ti
bacio con infinita gratitudine e con affetto e unisco all'abbraccio il nostro Nume Tutelare Nazario...
Maria Rizzi