Maria Grazia Ferraris, collaboratrice di Lèucade |
N.
Pardini. I DINTORNI DELLA VITA, Conversazione con Thanatos”, ed. G. Miano, 2019
Ricevo
la terza parte della trilogia che N. Pardini va componendo: “I DINTORNI DELLA
VITA, Conversazione con Thanatos”, ed. G. Miano, 2019, che è stata preceduta da I dintorni della solitudine e I
dintorni dell’amore, ricordando Catullo. La trilogia pardiniana raggiunge
un punto fermo sulla meditazione dei temi capitali (amore, morte, vita, poesia)
della vita e sul suo significato.
Un
itinerario umano di valenza universale
che la sua fedelissima Musa gli ha indicato perentoriamente, trovando
strade di diversa tensione ed ispirazioni nel tempo: un viaggio in estensione
circolare che tende contemporaneamente all’alto
e alla profondità interiore, un viaggio
che indica il suo itinerario filosofico, poetico, artistico.
È una
ricerca di quiete - che l’Autore vorrebbe totale- , l’approdo di questa ultima
silloge, che lascia dietro di sé anche
il sogno -dentro il sogno- della vita che si rinnovella eterna, il ricordo
vitale di una stagione che non è più. Nella sua ultima opera N. Pardini riprende con grande consapevolezza di controllo emotivo il tema,
filosofico e storico, della fine, che è
anche quello della riflessione sulla (sua ) vita poetica ed umana. Affronta così
la terribile protagonista, la Morte, sembra perfino sfidarla in un dialogo lirico dialettico che
include la totalità delle occasioni dei suoi incontri personali dolorosi : il
fratello, il padre, la famiglia,.., ma reagendo nel contempo e scegliendo a
contrasto e in opposizione i temi che
gli sono consueti, liberanti e consolatori: la natura, la primavera, la poesia,
l’amore…
La
morte, personificata in Thanatos, entra in rapporto diretto col poeta:
onnipresente e crudelmente in attività perpetua, necessaria: risponde,
commenta, parla, si giustifica, a suo modo impotente ma beffarda, con toni pacati, argomentativi, volutamente ragionativi, quindi ironici, quasi alla
ricerca di una impossibile comprensione reciproca:… "la morte si sconta
vivendo".
“Vieni
un po’ qua da me. Restami accanto. / Non essermi nemica” dice il poeta, a cui
la morte risponde: “Chi volle la mia falce è la Natura / ed io non faccio altro
che obbedire. / Forse tu pensi che io non mi tormenti / di questo mio
esistere”.
Disperante
nella cinica indifferenza. Solo la cultura può salvarci dalla disperazione. E
quella di Pardini passa dai classici
latini ai classici della nostra letteratura, fino
alla riproposizione della perfezione delle Operette Morali
dell’immortale Leopardi. C’è forse altra via d’uscita?
Molti
critici autorevoli si sono cimentati con questa silloge. Non occorre aggiungere
altro.
Per
quel che riguarda la mia lettura e le
emozioni che ha suscitato vorrei ricordare due
liriche, tipicamente pardiniane, che mi hanno profondamente
commosso: Il ramo secco a terra,
e Doloroso il viaggio che apre la
silloge. Dal particolare all’universale: la metonimia allegorica che descrive
la vita. Potenza della capacità strutturante compositiva del Nostro.
Anche
la natura tocca con mano l’inesorabilità
della morte. L’albero di cachi che a dicembre celebrava il suo trionfo
d’oro in primavera si è spento, è solo
un ramo secco, a terra; ha lottato e gioito
fino al compimento del suo destino generoso…poi si è arreso “ un simbolo
d’amore e di preghiera,/ che ti ha fregato, morte,/ annullando la lama della
sorte.”
La
lirica incipitaria esprime la fatica, il
dolore, l’angoscia del viaggio della vita accompagnata da un’ospite
indesiderata ma insistente e ombrosa, Thanatos, che semina dolore, toglie gli
affetti, semina guerre e calamità,… :
è la storia del dolore, la forza
malefica con cui si esprime la nullità delle cose, ma che per antitesi
ci spinge alla speranza un po’ folle ed incosciente di una vita per noi significante,
di un porto- rifugio, di uno slancio vitale senza alcun riposo… fino al
termine: “alla fine fu luce; fu clangore;/ la strada si diresse verso il cielo/
dove anche la morte si piegò…/… fu riposo,/ fu calma; e fu la quiete”.
Maria Grazia Ferraris
Febbraio
2020
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