LA "VEGLIA" DI RANIERI
Marco dei Ferrari, collaboratore di Lèucade |
raffiche
girandole
ombre
nottambule
danzano
su scali d'Arno
banderuole
infernali
malenotti
rottambule cerchiano
silenzi
di lucciole buie
selciati
nudi
armonie
di clamori
Chiese
Palazzi ponti
fogliami
vicoli girovaghi
danzano
Torre a
torri prodigio
Piazza
miraggio rapito
Ranieri
giullare di Pisa custode
tumuli
ignoti allegra
asili
di passi ignari
cumuli
veglia
glorie
morte...
agonìe
di sorgenti smarrite
girotondi
allarmi...
vivi miracola
morti...
esilii
danteschi intriga
ad
espiare la vita.
Marco
dei Ferrari
Marco caro, con la tua cifra stilistica così particolare e intrigante celebri ancora la tua Pisa, dedicandoci una visione notturna di essa. Il potere immaginifico dei versi è straordinario, la città sembra un quadro dai colori forti, incandescenti e dalle visioni simili a epifanie esistenziali. Una notte di 'ombre nottambule'; di:
RispondiElimina"silenzi di lucciole buie
selciati nudi
armonie di clamori
Chiese Palazzi ponti"; di personaggi del passato, che vegliano su Pisa, come Ranieri, giullare, commerciante, taumaturgo e poi addirittura santo, che non può dirsi icona di Pisa, ma a essa viene spesso associato. Ovviamente nel tuo viaggio notturno non mancano le tracce di Dante e del suo esilio... Una lirica che trascina in altra dimensione e crea una sinestesia psicologica tra le tue stimolazioni sensoriali e il percorso cognitivo di noi lettori. Mi congratulo per il tuo talento, che continua a sorprendermi e ti abbraccio.
RispondiEliminaSe ci limitiamo a scorrere questa nuova composizione di M.dei Ferrari leggiamo tre momenti di riflessione del Poeta di fronte ad uno spettacolo che ha reso famosa la città di Pisa.
E' la notte del Santo Patrono, San Ranieri, celebrata con la spettacolare luminaria che richiama una marea di gente sui Lungarni illuminati a giorno dai lumini a cera..Per gran parte della notte "ombre nottambule danzano su scali d'Arno"...;allegria chiassosa che poco ha di sacro...
Infatti non c'è angolo della città che rispetti e viva il silenzio della notte. Il " miraggio" rapisce la Torre e la Piazza dei Miracoli, le torri sui palazzi antichi, i ponti e i monumenti d'arte.
Ma su tutto il brillio , su tutto il clamore e l'allegria veglia il santo Ranieri, a protezione di una umanità dimentica persino dei "girotondi allarmi" delle ambulanze...; Ranieri veglia sui vivi come veglia e protegge le memorie storiche della città.
Con quest'ultimo accenno" esilii danteschi intriga" il Poeta rivela ancora una volta il suo amore per la Città di Pisa e per la sua millenaria storia.
Edda Conte