DENTRO
NOI
Se sentirai domani
le nuvole d’amore
avvolgerti d’abbracci
tu sappi madre mia
riconoscerne il caldo
uguale ai giorni andati.
Partoriranno pianto
Dall’asciutta sorgente
Del già trascorso tempo
E dell’amore eterno
Come lettere al vento
Dagli Angeli portate.
Dolce come ferita
Solo ai mistici nota
Sarà il nostro canto
Quella gioia assoluta
Semplice come il bacio
Quando tornavo a casa.
FRA MITI E MARE
Tra sabbia e scogli
,oggi con te figlio
col sale addosso più
del vecchio Ulisse,
nei tuffi salata
acqua ingurgitiamo
tu greco dio ,io
vecchio rottame.
Ti prese il canto di
nude Sirene
liete e ridenti tra
l’onde spumose,
col glauco sguardo
volto all’orizzonte,
voglie accendevi
alle ninfe curiose.
Ti venne accanto
quella più venusta
d’ambrata pelle ,con
negli occhi il mare
e ti condusse fra
piante per mano.
Cupido ed Elios
scoccarono dardi
poi stanco l’astro
varcò l’orizzonte,
sul bagnasciuga
commiato d’ amanti.
NEL
TUO AZZURRO
Si
levò dunque anche Amelia in volo
quale
vertigine dall’alta rupe
greve
dei giorni amari della vita
senza
il poeta amato contadino.
E
Scotellaro che sempre l’attese
la
vigna in dono le aveva lasciato
dove
cresceva l’uva puttanella
col
sapore agrodolce del suo Sud.
Veloce
ascese la fiera Rosselli
pallone
ad elio a un bimbo sfuggito
tendendo
a te, contadino e poeta.
Non
la fermarono flutti né onde
veloce in apnea era profonda
cercò
l’amore per tergere il pianto.
Al caro Prof.Nazario Pardini :Buon Natale con tutti i doni dello spirito.
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