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sabato 12 febbraio 2022

SERENELLA MENICHETTI: "MEMORIA ROSSA"

Serenella Menichetti,
collaboratrice di Lèucade







MEMORIA ROSSA

 

La memoria della divina sensazione

d' amore accende intense fiamme.

E' furibondo fuoco che scioglie l'argine

di gelo che il coriaceo tempo innalza.

Vampa che divora rami secchi.

Sedimento d'humus per novelle gemme.

Allora tu rossa memoria torna!

Torna ad incendiarmi ed abitami.

Abitami adesso:

che questo treno in corsa non contempla fermate.

Abitami per strappare dalla retina la tenebra.

Abitami quando la pianta infestante

dell'indifferenza avviluppa le membra.

Abitami quando l'ala della poiana s' avvicina.

Sii l'onda marina che tocca il cielo e scende

per infrangersi nella dura roccia.

Sii la tempesta che la bianca nube scioglie

e il fulgore del lampo accende la notte.

Sii l'incendio di papaveri a maggio

e di spighe l'oro, nella nuda terra.

 

Prima della necessaria mietitura.

Prima che le monche stoppie

feriscano la pelle dell'estate.

2 commenti:

  1. La scrittura non è magia ma, evidentemente, può diventare la porta d’ingresso per quel mondo che sta nascosto dentro di noi. La parola scritta ha la forza di accendere la fantasia e illuminare l’interiorità. Serenella in questa bellissima lirica lo dimostri in modo eccellente. La memoria si fonde con l'immaginazione e declina il rosso dei flash back più sanguigni e cari.
    Vuoi tornare a essere la donna che è stata vissuta e salvata dal 'fulgore del lampo (che) accende la notte.';dall''incendio di papaveri a maggio'... Ci insegni o forse ci ricordi che l'immaginazione è l'eco vagante che solo un poeta può imprigionare nella rete di un verso. Grazie Serenella cara, per questa lirica solo in apparenza visionaria! Un forte abbraccio a te e al nostro Nume Tutelare.

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