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martedì 16 gennaio 2018

RITA FULVIA FAZIO: "INEDITI"

Un lirismo dolce e accattivante dove il verso con tutta  la sua empatia musicale ci inoltra in sfere di erotico fulgore: amore, natura, memoria, slanci emotivi, ricerca di orizzonti di infinita portata. Mari aperti, culla alla luna di sogno; il ricordo che non può fare a meno di te; l’animo alla ricerca di sprazzi illuminati; pioggia di luce e luna: un melologo, una densità simbiotica di natura e anima, dove la Poetessa cerca la luce sulla strada dell’amore.  Ne segna il percorso un panismo vivo e metamorfico coi suoi giochi di nubi e chiarori. Tutto vi è contenuto; ogni spasimo dell’umano vivere con l’inquietudine di essere presenti in questo abbraccio di vita e mistero.

Rita Fulvia Fazio

Luci sugli addobbi e nei cuori

Il mio cuore
ti ha regalato
l'eternità,

come musica di bellezza, come stella cometa ad oriente,
come onda d'azzurro nel sole
e come mare aperto 
che è culla
alla luna di sogno,
nei sogni del ritorno.

Pur nella consapevolezza del 

          "Mito e realtà"

Quel che non ho...
quel che io ho
è il ricordo che non sa
fare a meno di te.

E perché sei qua...
nell'indifferenza dell'assenza,
marea che dà il senso
a questa età, 
perché sei senza vita piena
nell'inarrestabile flusso
di morte senza senso,
mitica libertà vera,
fervore strappato al romanticismo 
e avanzi nella nebbia
e ti fai luce.

Sei nel perdono
della libertà senza libertà? Ti prego,
perdonala!

Mentre cerca la via del ritorno da quel 
            
              "Livore"

 Quel cielo livido 
in un mare di tempesta! L'animo mio
cerca sprazzi illuminanti tra le nubi che lo percorrono,
rovesci azzurri,
fresche acque da cui dissetarsi,
specchi limpidi in cui ritrovarsi.

Per ritrovare il 

                "Respiro"

 Ritrovo il respiro 
nel bianco tronco d'albero abbandonato da una mareggiata
sul lungo litorale che lo sguardo
non può abbracciare.

... non accompagnare nel blu della sera, 
senza fatica, i tristi pensieri che, 
raminghi si soffermano negli occhi degli stranieri
i loro, come i tuoi... 

Ritrovo il respiro
nella pace
che solo il cuore
può contemplare, 
nella pace
di quando il cuore,
folle, ebbro d'amore,
non negò, non fraintese,
non rifuggì, non stupì
di proteggerlo, di coccolarlo.

Ritrovo la pace
nel nostro tumultuoso Amore 
e respiro!

E far vibrare la sua
         
          "Parola di verità"

Lascia 
che il silenzio parli, 
la parola 
liberi poesia
e dia senso 
al silenzio che c'è, 
nello spazio virtuale e romantico 
a conferirgli 
il virtuosismo emozionale
della verità.

Mentre ad una Sol voce osiamo dire

                "Io, luna"

Eppure oso chiederti:
essenza, tu che togli il silenzio 
del silenzio del tempo, 
posso consolarti 
di tutto ciò che desideri 
anche di quello 
di cui avrei bisogno d'essere consolata io. 

Impalpabile notte blu, 
fra stelle che piovono luce e la luna.

Io, luna,
iride ansimante 
per la luna che danza l'onda di fiore 
riflessa sul mare 
nella notte 
inebriante il riverbero circolare di noi, 
nomade intreccio di voluttuosa mandragora 
nel silenzio rivelazione.

Oh, luna 
restituisci tempo al tempo, ora la la presenza segreta che avviluppa accordo e slancio 
nella luce alchemica del disinvolto incontro 
tra parola e azione.

Incedi cuore e ragione,
sii abbraccio, scossa, energia 
a consolarci l'anima, fraganza d'aurora
di quieta dolcezza.

Rita Fulvia Fazio


1 commento:

  1. Splendida e commovente lettura.
    Grazie a Lei, professore, e ai suoi stimati collaboratori per la gioiosa condivisione alla sua ospitalità.
    Rita Fulvia Fazio

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