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martedì 10 settembre 2019

EDDA CONTE. "PRIMO PREMIO ALL'AECLANUM"



EDDA CONTE PRIMO PREMIO ALL'AECLANUM SEZ. LIBRO EDITO
"LA RISACCA E I GIORNI DELLE NEGAZIONI" 



EDDA PELLEGRINICONTE: LA RISACCA E I GIORNI DELLE NEGAZIONI. EDIZIONI HELICON. AREZZO. 2018

Edda  Pellegrini Conte,
collaboratrice di Lèucade
Scrivere sulla poesia di Edda Conte è come provare  il piacere di una piuma che ti accarezza, è come avviare uno scambio di visioni esistenziali che inquieta per i dubbi e le incertezze sul fatto di esistere...




MOTIVAZIONE DI LUISA MARTINIELLO

Recensione  della Silloge  di Poesia  "LA RISACCA E I GIORNI DELLE NEGAZIONI"
  di Edda Pellegrini Conte. Ed Helicon 2018.
Scritta dalla Prof.ssa Luisa Martiniello  e dalla stessa letta alla consegna del Primo Premio AECLANUM XXXVII Poesia Edita- Settembre 2019.

Il tempo è protagonista di molte poesie della Conte, ha" sapore di eterno" anche dinnanzi a "un mondo distorto/ che ride delle sue ferite". Il passato staziona con le sue immagini " tra la carta straccia", mentre la vita passa " alla morte indifferente/ dimenticata/ nell'indifferenza della gente". Ma la poetessa non si arrende al solo panta rei, allo scontro "senz'esito di lotta/ silenzi con parole/realtà...fantasie...desideri..."  perché reputa sconfitta " affacciarsi all'ora tarda/ con eretici pensieri" ed ecco l'affidarsi ad un'orma di poesia, a un Tu che parli nell'anima e quindi far crescere un " sorriso di sole" , legarsi ad  "allegrezze d'azzurro"  , sentirsi "viva ancora / là sul mio balcone"  da cui innalzare un canto al colore della speranza dei monti, all'albero fiorito " in abito da sposa ", come ai "sentieri di luce" dopo  il tramonto e così diventa "preziosa l'ora del silenzio"  e ci si incanta dinnanzi al tiglio con "l'oro delle foglie" , l'oro dell'Autunno che invero disicanta con lo "strappo dei giorni",
 ma a nulla vale "seppellire il capo nella sabbia" ,  "il vento ha denudato i rami...."  i punti  sospensivi e il reiterato suono della v accompagnano il naturale logorio della trama: "lascio  volar  la vita dalle mani". La clessidra del tempo come l'acqua lascia traccia e alla risacca che ingurgita rimasugli di propositi e di occasioni  si contrappone la bellezza dell'ora. "Il fiato fresco del mattino "  come " una voce di luce"  e anche il ricordo del "sasso impugnato come stilo"  o il ricordo della Madre che parla  "dei dolori affogati nel coraggio" confortano a testimonianza che la vita "è bella ancora/  tra le spine del roseto annoso" , anche se all'incanto subentra " il cammino delle cinque tappe/:/ Disincanto prima/ Sofferenza e per terza Depressione/, Solitudine attende all'altra tappa/ e da qui ha inizio Risalita/ Poi il Mistero...//la Sesta Pietra miliare"  E la Risalita si comincia già con l'aprire  "il balcone all'ombra della sera/ che entri la bellezza della notte". Quanti interrogativi di fronte a giorni divorati da un nemico: il vuoto al quale la poetessa contrappone l'infinito,  "il male oscuro" che cancella la strada percorsa è anche "nemico dei giorni a venire" e il balcone ora è "prigione d'aria", "non fiorisce sorriso di parola" , ma la voce della poetessa si farà parola, monologo nel consenso alle negazioni, parola tribolata nella presa d'atto dell'assenza, nel tentativo reiterato, anche se vano, di legare sfilacciati suoni, odori tra nebbie di un Amore , che non ha più coscienza dell'hinc et nunc e ancora  una volta di fronte al fluire della vita l'io sono ha il suo canto di vittoria, perché "la vita continua a stringerci/ a segnare il passo".

firmato LUISA MARTINIELLO
 


3 commenti:

  1. Di fronte alle parole di tanto commentatore...non ho che da aggiungere Grazie!
    E un grazie alla Giuria di Merito di questo Premio unico e straordinario nella sua particolare serietà, votata esclusivamente alla cultura della Poesia.
    Infinitamente grata dell'importante riconoscimento.
    Edda Pellegrini Conte.

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  2. Ho avuto l'onore prima e il piacere poi, di aver letto in primavera le sillogi "Navigare" e "La danza delle falene" di Edda Conte. Sono a leggere (a spezzoni purtroppo) la silloge vincitrice del Premio AECLANUM. Ciò, per dire che sono divenuto un ammiratore convinto della Sua poesia e pertanto non mi sorprende più di tanto tale riconoscimento alquanto lusinghiero. Formatomi "poeta" (perdonatemi l'ardire) alla scuola di Ungaretti, trovo nella poesia di E.C. -un ermetismo strutturale morbido ed armonico- in quanto, credo, che il suo verseggiare viaggi, da un lato su quell'ermetismo quanto basta perchè il lettore tormi a rileggere e dall'altro sulla musicalità verbale per la quale il componimento poetico attutisce l'elemento ermetico rendendolo morbido anche nel contenuto, il messaggio. Credo quindi che la bravura di poeta di E,C. stia in questo sincretismo. Il suo fare poesia lo trovo sapientemente asciutto, netto, privo di aulicità, di ghirigori verbali ma, a pari tempo, l'autrice riesce, eccome, ad esternare il suo sentire, la genuinità dell'attimo creativo. Pasqualino Cinnirella

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    1. Mi sorprende un poco la parola "ermetismo" riferita alla mia poesia, ma la accolgo come stimolo alla riflessione.
      Conosco Pasqualino Cinnirella e lo stimo sia come persona che come poeta, in particolare ammiro la sua schiettezza e serietà. In definitiva, a prescindere dal giudizio personale che ciascuno è bene esprima apertamente, non dimentichiamo che tutti noi ,poeti di oggi, siamo eredi dei poeti del Novecento e portatori in un certo senso delle varie correnti di poesia di quel periodo.
      Ringrazio Pasqualino per il suo gradito intervento e per le parole di apprezzamento nei confronti di quei miei lavori che ha citato.
      Edda Conte.







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