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domenica 6 dicembre 2020

CLAUDIO FIORENTINI: "UN MERITATO ESORDIO"

Claudio Fiorentini,
collaboratore di Lèucade

Nelle mie esplorazioni mi capita di trovare delle perle, e questa è una poesia di Barbara Mingo Costales (Santander, 1978). I suoi libri ancora non sono stati, che io sappia, tradotti in italiano. Questo è un, direi meritato, esordio.

   

La caccia avanza, il sole è salito,

la terra sfiata come un decoro wagneriano

il cacciatore assedia vagamente Brueghel

e tutto ciò che è vivo contiene il suo alito.

Mondo incomprensibile, sembra che ti mostri

al meglio come sei, in questa caligine.

Il disco solare, come una contusione,

non illumina: svela.

Anche come un’illusione di pertosse

o di tisi o di rosolia

gli alberi paiono appendiabiti urtandosi

nell’armadio di una sposa fuggita.

Vergognandosi l’uomo, cacciatore stupido,

del suo linguaggio impedimento e incapace,

solo osa esprimersi in foglie secche

che fa scricchiolare ad ogni suo passo.

Per contro, quanto è efficiente

il canto della civetta bianca!

Che tra la sua doppia o tripla nota

e la sua faccia sorpresa c’è un accordo!

Ciò che concorda fa paura.

Non è quel che cerco

ciò che in questo bosco

coincide con sé.

 

 



 

1 commento:

  1. Ciao!
    Sono Bárbara. Mi sento molto contenta di aparire in questo blog nella compagnia de tantissimi poeti, a cui incominzio adesso a leggere. Ringrazio molto il signore Nazario Pardini per offrirmi uno spazio qui e il signore Claudio Fiorentini per la sua brava traduzione. Mi fa molto piacere essere leggita in italiano.
    Grazie!

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