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martedì 24 settembre 2024

Gian Piero Stefanoni :" Bastioni, Gaby "

 

 

 

BASTIONI

 

La morte ci guarda,

l'aurora resta accesa.

 

L'autunno porta i bambini dalla culla,

gira sui suoi bastioni.

 

Camminiamo moglie mia, camminiamo.

 

Il gradino muta l'amore.

L'amore muta il tempo.

 

La vita si sfila dalle vesti.

Quel che deve accade.

 

Vilnius, 13 settembre 2024

 

 

 

 

 

 

 

GABY*

 

"Ricordati chi sei".

Scriviamo in ogni verso.

 

Così tu, da queste terre

a Parigi, Washington, Berkeley.

 

Milosz, lituano, polacco:

poeta dell'imbrunire e della luce.

 

La sera prima di partire

nella sobrietà degli interni e degli spazi

ho mangiato con mia moglie a questi tavoli.

 

Ed ho capito

nell'ilare bonomia dei camerieri

perché qui amavi scrivere e venire.

 

Il mondo non ascolta,

il mondo non risponde

 

Meglio fingere attendendo

le difficoltà del ritorno,

e sorridere del suo credere

come noi di sapere.

 

In fondo rappresentiamo ciò che muore.

 

Vilnius, 13 settembre 2024

 

*-Ristorante della città vecchia.

 

 

 

 

 

 

1 commento:

  1. Gian Piero non si smentisce. Il suo lirismo in apparenza slegato, sembra ispirato al modo di intendere i versi di Ezra Pound che indugia sulla tecnica del mosaico, e ne derivano superbi affreschi dell'amore e di un ristorante della cittvecchia di Vilnius. Si dondola sulla sua poesia, amaca sospesa in una bolla di dolcezza. Lo ringrazio e lo abbraccio con affetto insieme al carissimo Capitano!
    Maria Rizzi

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