BASTIONI
La morte ci guarda,
l'aurora resta accesa.
L'autunno porta i bambini dalla culla,
gira sui suoi bastioni.
Camminiamo moglie mia, camminiamo.
Il gradino muta l'amore.
L'amore muta il tempo.
La vita si sfila dalle vesti.
Quel che deve accade.
Vilnius,
13 settembre 2024
GABY*
"Ricordati chi sei".
Scriviamo in ogni verso.
Così tu, da queste terre
a Parigi, Washington, Berkeley.
Milosz, lituano, polacco:
poeta dell'imbrunire e della luce.
La sera prima di partire
nella sobrietà degli interni e degli spazi
ho mangiato con mia moglie a questi tavoli.
Ed ho capito
nell'ilare bonomia dei camerieri
perché qui amavi scrivere e venire.
Il mondo non ascolta,
il mondo non risponde
Meglio fingere attendendo
le difficoltà del ritorno,
e sorridere del suo credere
come noi di sapere.
In fondo rappresentiamo ciò che muore.
Vilnius,
13 settembre 2024
*-Ristorante
della città vecchia.
Gian Piero non si smentisce. Il suo lirismo in apparenza slegato, sembra ispirato al modo di intendere i versi di Ezra Pound che indugia sulla tecnica del mosaico, e ne derivano superbi affreschi dell'amore e di un ristorante della cittvecchia di Vilnius. Si dondola sulla sua poesia, amaca sospesa in una bolla di dolcezza. Lo ringrazio e lo abbraccio con affetto insieme al carissimo Capitano!
RispondiEliminaMaria Rizzi
Grazie Maria carissima, tu sei dolcissima. Un abbraccio affettuoso a te e al dolce Nazario. Gian Piero
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