Franco Donatini è l'autore di "La Vestale di Kandinsky", uno dei suoi numerosi libri narrativi biografici degli artisti moderni che ho molto apprezzato, come gli altri che ho avuto la fortuna di non perdere e a cui ho dedicato l'interesse e l'attenzione che merita il suo lavoro letterario. Il testo mi ha accompagnata nello svolgersi di una vacanza pacificata dall'incanto silente del paesaggio affacciato direttamente a picco sul mare. È l'ambientazione ideale e favorevole alla concentrazione per letture partecipate sotto l'aspetto letterario e culturale.
Una lettura percepita con gioia nel dipanarsi delle vicende di questo intimo intreccio narrativo umano e artistico del Maestro Kandinsky tessuto e mirabilmente descritto con acutezza e sensibilità, direi poetica, da Donatini. Pennellate dai risvolti descrittivi che non negano lo spirito del pittore poichè gli occhi di Franco vedono egregiamente e lo svelano -Il rimando è alla presente citazione scritta in quarta di copertina-
Almanacco del Cavaliere Azzurro- 1912 《Ci sono epoche intere che negano lo spirito perché gli occhi degli uomini non riescono a vederlo》.
Infatti l'autore ci conduce con delicatezza nella vita del grande pittore Wassily, sia nei risvolti umani che artistici, con illuminazioni sondate nell'interiorità degli avvicendamenti dei personaggi di
"La Vestale di Kandinsky". Il testo è rappresentativo della totalizzante esperienza artistica del grande pittore russo.
Il viaggio di scoperta su base artistica e filosofica dei due principali protagonisti, Gabriele e Kandinsky, è condiviso con passione ma anche con dolorose delusioni e amarezze. La spiccata intuizione di lei e la di lui meditata consapevolezza psichica acquisita con intelligenza evolutiva concettuale complessiva di tutte le arti, stimolano il linguaggio figurativo astratto, dominio del ventesimo secolo. È testimonianza di uno spirito in pieno fermento comunicato e rielaborato con importanti e noti artisti e amici; e avvia esperienze associative nuove e innovative fra esposizioni criticate dallo Stato, opere rifiutate da Gallerie, dissensi giornalistici pubblici che nel maestro ebbero l'effetto opposto e lo spronarono ad andare avanti per la finalità della propria elaborazione razionale e logica profonda. L'arte per andare oltre l'elemento base dell'espressione artistica, nell'approdo a quella dello spirito. Emerge un autore di testi di fondamentale importanza storica, non solo sotto il profilo del linguaggio pittorico ma di quello letterario, dall'ampio e alto respiro culturale.
La sensibile profondità psicologica di Franco Donatini contempla gli aspetti delle relazioni sentimentali con allunghi; slanci intuitivi e razionali atti a sviscerare e a far emergere risolutivamente alla scoperta la logica intrinseca comportamentale del vissuto storico dei protagonisti dell'opera. E alla luce di questo svisceramento imprescindibile dell'interiorità integra del vissuto umano inconscio e contraddittorio delle caratteristiche e caratterialità delle personalità prese in esame nel testo, analizzata intelligentemente per fasi di vita evolutive e no o inerti si potrebbe dire, non sorprende, in ultimo, il lascito alla Lenbachhaus dei quadri del maestro, rifiutati dalla pittrice Gabriele al compagno e a lungo conservati, come un'ameba; e quanto talentuosamente azzecca il titolo "La Vestale di Kandinsky".
È questa l'opera affascinante dell'intera vita di Wasily Kandinsky.
Rita Fulvia Fazio
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