domenica 31 gennaio 2016

PATRIZIA STEFANELLI: "L'ULTIMA SPIAGGIA"

L’ULTIMA SPIAGGIA

Culla i giorni nella fretta di un dolore
maledici il vespro che non ti baciò
nel grembo delle storie che furono dei padri
e delle madri, infauste, di storie il confine.

Traccia un gioco che porti il tuo seme
volgi  lo sguardo altrove… e perdilo
l’ultima spiaggia sa di tramonti
e dentro una rupe una conchiglia riposa.

(Da Guardami. RUPE MUTEVOLE. 2014)

Patrizia Stefanelli

ARMANDO ALCIATO: "UN PEZZO DI PANE"

UN PEZZO DI PANE

Mi adatto a deporre immaginari viaggi
nella valigia della mia umiltà
standardizzata sulle scale mobili.
Sul palcoscenico dei giorni,
emarginati, come me,
aprono sipari, di vita seminano pensieri
prigionieri di un vestito regalato
alla bontà del NATALE.
In mezzo alle lampade di neon,
inzuppo un pezzo di pane
nel brodo dei bisogni quotidiani.
Invento affetti, disagi sbiaditi
nel ricordo dei figli.
Torno nel Sahara della strada
a sdraiarmi nella solita panchina
sotto gialli oblò di un gufo
che recita una amicizia… “hu… hu…”
da consegnare alla libertà dei sogni.
(Da Mi leggerò. Empoli. 2013)


Armando Alciato 

venerdì 29 gennaio 2016

MARIA RIZZI SU: GIUSEPPE UNGARETTI: "SONO UNA CREATURA"




Maria Rizzi collaboratrice di Lèucade


Com'era costume del grande Ungaretti la lirica è formata da tre strofe di varia lunghezza di versi liberi. Varia la misura dei versi, che sono senari, quinari, quaternari e ternari. La lirica è costruita secondo una struttura, che, nella sua rigorosa semplicità, rivela un attento dosaggio degli effetti, in modo da ottenere il massimo risultato espressivo con il minimo dispendio di parole poetiche. Due sono i procedimenti adottati dal poeta: il primo è quello dell’accumulazione ascendente, che tende, attraverso una serie di immagini in successione, a culminare in un vertice emotivo (climax). Il secondo procedimento consiste nell’uso della figura retorica dell’anafora: ancora una volta si raggiunge il vertice emotivo (climax) attraverso quattro versi costituiti da aggettivi di spessore semantico. Ma la struttura essenziale della lirica é funzionale al senso di dolore assoluto del Poeta. Egli si riferisce a San Michele, un monte del Carso dove ha combattuto durante la prima guerra mondiale, la sua anima é divenuta arida, brulla, come la montagna.dura
"così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata". 
Un'anima disanimata, arida, priva di lacrime per piangere. Il pianto del poeta è dolore intimo, straziante, nudo di orpelli... Quanto ricorda questa poesia l'altra superba Opera di Ungaretti "Veglia"! 
E la chiusa, che rappresenta una lirica in se stessa, comunica il concetto drammatico e paralizzante che dopo strazi così inesprimibili, la pace della morte si può 'scontare' solo continuando a ricordare, a patire le solitudine delle sofferenze. D'altronde é risaputo che nessuno può condividere dolori che non ha vissuto... 
Di fronte a questa lirica credo che finiamo per sentirci tutti impotenti e soli. Per il frammento di un'eternità avvertiamo la desolazione del Poeta e sentiamo che le parole non servono a molto. Occorre dire il minimo per creare la deflagrazione.
Io, leggendola, mi sono sentita, ancora una volta, sterile come un arbusto secco. E ho provato a commuovermi senza riuscirci...

Maria Rizzi


SONO UNA CREATURA
Valloncello di Cima Quattro il 5 agosto 1916

Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così  dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata.

Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede.

La morte
si sconta
vivendo.


Giuseppe Ungaretti

PIERANGELO SCATENA: "PADRE"

PADRE

Niente di speciale, padre. Una vita
come un’altra : pietre su pietre alzate
a volte alla rinfusa.

Ricordi e desideri  s’alimentano,
si confondono in una sola storia,
fanno una vita sola.

Così diverso, in tarda età canuta
più ti somiglio e chiedo
nel sogno degli umani una memoria
che sia come la tua fatta di vento.
(Da I ricordi del presente, ETS, Pisa, 2012)


Pierangelo  Scatena

giovedì 28 gennaio 2016

CLAUDIO VICARIO: "INEDITI"


Claudio Vicario collaboratore di Lèucade


Solo illusioni

Mi lascio dietro

solo illusioni.
E’ una vita che mi perdo
nei tramonti equivoci,
nei sogni incerti e ingannevoli.
Cala il sipario
sui giorni mediocri,
sui silenzi immobili,
sui calici vuoti,
sugli approdi perduti
impastati col silenzio
di mura abbandonate,
sui ricordi spenti,
sulle immagini che sfiorano
i brividi del vivere
dal profumo silvestre
che parlano di una saggezza
senza voce né tempo.



Ricordi


Giace, immobile,
l’immagine dei giorni
trascorsi a guardare
le lancette dell’orologio.
Passano i secondi,
i minuti scandiscono
le vaghe ombre
dei ricordi spenti
che affiorano alla mente.
I sogni hanno breve vita,
sono come un fuoco
che cerca di resistere al tempo
oltre i confini del silenzio.
Visioni vuote, insignificanti,
si trasformano in fantasmi
senza voce né forma.
 


mercoledì 27 gennaio 2016

PREMIO ACCADEMICO INT. DI POESIA E ARTE "APOLLO DIONISIACO"

In allegato il bando del Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea "Apollo dionisiaco" in jpg, indetto dall'Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, in Convenzione formativa con l'Università degli Studi di Roma Tre e con il Patrocinio dell’ANCI, dell'Assessorato Scuola Infanzia Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale. 








Polo Accademico di Libera Creazione,
Formazione, Ricerca e Significazione
del Linguaggio Umano, Poetico e Artistico

bandisce la III Edizione a.a. 2016 del


www.accademiapoesiarte.it




Presidente Fondatrice dell’Accademia e del Premio Prof.ssa Fulvia Minetti
Vicepresidente Dott. Renato Rocchi
Art Director Antonino “Totò” Bumbica

Il Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea “Apollo dionisiaco” è volto alla significazione e alla valorizzazione delle espressioni creative dell’umano e apre alla partecipazione di opere in poesia e opere d’arte visiva, edite o inedite, di autori e artisti italiani o stranieri.


Il Premio si articola in 2 Spazi di categoria:
1. SPAZIO POESIE
Due poesie di propria creazione, a tema libero, edite o inedite, ciascuna non superiore ai trentasei versi, in formato doc. Le poesie in lingua straniera devono riportare una traduzione italiana a fronte.
2. SPAZIO OPERE D’ARTE VISIVA
Due opere di pittura, o scultura, o grafica, o fotografia, di propria creazione, a tema libero, edite o inedite, di dimensioni non superiori a 100x140cm, inviate alla valutazione in immagini corrispondenti all’originale in formato jpg. L’Artista si obbliga in caso di qualifica alla esibizione in sua cura e custodia dell’opera originale in sede di cerimonia di premiazione.


Per l’iscrizione al Premio di minori è richiesta la firma del genitore o dell’esercente la patria potestà.
Si può partecipare anche ad entrambi gli Spazi di categoria e/o con più opere, assommando l’importo da corrispondere.
Inviare via e-mail le copie delle opere (una per file) con titoli e senza nome dell’autore, un file doc che riporti i titoli delle opere, tecnica e dimensioni per le opere d’arte visiva con misure non superiori a 100x140cm, e nome, cognome, data di nascita, indirizzo postale, indirizzo e-mail e recapito telefonico dell’autore e copia (in jpg o pdf) della ricevuta di versamento; sarà compito della Segreteria accademica predisporre le opere al giudizio della Giuria in forma anonima.
Sono previsti un Primo Premio, un Secondo Premio, un Terzo Premio (Trofeo Aureo, Trofeo Argenteo e Trofeo Argenteo Brunito Apollo dionisiaco, opera originale diam. 5cm dell’architetto e orafo Marco Rocchi, da un disegno di Fulvia Minetti, in pregiatissima fusione a mano del Laboratorio Orafo Rocchi di Via Margutta in Roma, Diploma dell’Accademia, Significazione Critica dell’opera e pubblicazione dell’opera vincitrice con Critica sul sito dell’Accademia) ed eventuali Premi Speciali ed Alti Riconoscimenti al Merito (Diploma dell’Accademia, Significazione Critica dell’opera e pubblicazione dell’opera vincitrice con Critica sul sito dell’Accademia), per tutti gli Spazi di categoria.
Le copie delle opere, il file con titoli e dati suddetti dell’autore e copia della documentazione attestante il versamento in allegato dovranno essere inviate entro e non oltre il 3 Settembre 2016, ultimo termine per la partecipazione, via e-mail al seguente indirizzo:
La quota minima di partecipazione per ogni sezione, con invio di un numero di due opere è di
€ 10,00 e si devolve in qualità di contributo spese dell’Accademia.

Il versamento della quota può effettuarsi a scelta secondo le seguenti modalità:

-         Con Bollettino su Conto Corrente Postale n° 1018335404 intestato a: “Accademia Int.le di Significazione Poesia Arte Contemporanea”; provvisto di indicazione della causale “Contributo Accademia”; è obbligatorio inviare sempre via e-mail in allegato copia dell’avvenuto versamento.

-         Con Bonifico Bancario su Conto BancoPosta intestato a: “Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea” con causale “Contributo Accademia”, IBAN: IT83W 07601 03200 001018335404, codice bic/swift per i versamenti dall’estero: BPPIITRRXXX; è obbligatorio inviare sempre via e-mail in allegato copia dell’avvenuto versamento.

Verrà inviata al partecipante conferma scritta della regolare iscrizione al Premio e della ricezione delle opere e ricevuta del versamento. Si prega cortesemente, per questioni organizzative e ove possibile, di non attendere gli ultimi termini di scadenza nell’invio delle partecipazioni. 
I premiati sono invitati a ricevere personalmente il conferimento del premio in sede di cerimonia di premiazione, in caso di necessità è possibile delegare, con richiesta scritta, persone di propria fiducia al ritiro.
I Membri della Giuria, poeti, artisti, critici e semiologi, esponenti del panorama culturale, verranno resi noti in ambito di premiazione. Il giudizio della Giuria è insindacabile ed inappellabile. La Giuria ha la facoltà eventuale di non assegnare qualificazioni, qualora le opere non fossero ritenute meritevoli. Il Comitato Organizzatore si riserva la facoltà di apporre modifiche che fossero necessarie al presente bando in qualsiasi momento, a salvaguardia di una più valida riuscita della manifestazione.
La classifica dei meriti verrà stilata dalla Commissione Esaminatrice e sarà pubblicata sul sito dell’Accademia www.accademiapoesiarte.it Ai poeti e agli artisti insigniti dei Premi dell’Accademia sarà inoltre data tempestiva comunicazione. L’Accademia non è tenuta a divulgare i nomi dei partecipanti non rientranti nella classifica al Premio.
La celebrazione della III Edizione del Premio avrà luogo sabato 26 Novembre 2016 dalle ore 15,30 alle ore 18,30 presso la Sala Aurea dell’Excel Roma Montemario Hotel, con ingresso da Via degli Scolopi, 31 in Roma. Gli artisti in arte figurativa sono chiamati a presenziare per le ore 15,00 ai fini dell’allestimento delle opere vincitrici in mostra in Sala Aurea in corso di cerimonia.
Per quanto non previsto dal presente bando valgono le deliberazioni del Consiglio Accademico. La partecipazione al concorso comporta la piena e incondizionata accettazione del presente regolamento, con la divulgazione del proprio nome e cognome e con la pubblicazione della propria opera sul sito dell’Accademia in caso di classifica e ai soli fini inerenti al Premio. L’inosservanza di una qualsiasi delle disposizioni suddette costituisce motivo di esclusione.
Per eventuale richiesta di ulteriori chiarimenti scrivere all’indirizzo:

accademia.poesiarte@libero.it

M. LUISA DANIELE TOFFANIN "GIORNATA DELLA MEMORIA"

27 gennaio — Giornata della memoria
In una silloge di liriche il ricordo del padre internato
Gli Imi anche nella poesia

Vola alto, Maria Luisa Daniele Toffanin, in questa silloge poetica dall'emblematico titolo Fragmenta (Marsilio - Elleffe, pp. 124, € 11,50). I suoi sono, infatti, frammenti di vita dello spirito che si nutrono di memoria e di sentimento, di realtà e di sogno, con una ricerca, quasi spasmodica diremmo, del bello e del buono ad un tempo. È una raccolta di liriche con al centro la figura femminile immersa nella natura, che è bosco, mare, ma anche cielo, azzurro. sole, riflessi, e in questo ambito, in questo rincorrersi di colori e di effluvii, immagini splendenti e suggestive, come il cuore che è "...anche luce di viole fiorite | sulla linea ultima del giorno che a noi così non muore. | Miracolo, poeta, l'infinita nostra attesa".
Il libro della Toffanin, che si avvale di notazioni critiche (ovviamente, altamente, positive) del cattedratico dell'Università di Padova Mario Richter, e del poeta Andrea Zanzotto, rappresenta una ricerca lirica e stilistica durata un decennio, e gli esiti sono — come si diceva all'inizio — di alto livello.
Non sono estranei, peraltro. in queste poesie. le esperienze vissute nel secolo passato, secolo di pena, di dolore, di sofferenze, da tanta parte dell'umanità. Ecco, allora, una particolare attenzione dell'autrice a una vicenda familiare: catturato dai tedeschi all'indomani dell'8 settembre 1943. il padre di Maria Luisa fu uno dei seicentomila e passa internati militari italiani (IMI) nei lager nazisti: come Guareschi, Novello, Piasenti, Coppola, Tedeschi, Paci, Rebora (Roberto: poeta e critico), Lazzati, Ascari, e via elencando.
"La grande attesa", reca come una sorta di sottotitolo: "Campo di Benjaminow (ndr, cittadina polacca) n. 5437" e sottolinea i silenzi, il `"pudore-dignità-sudario" caratterizzanti l'atteggiamento paterno, appunto: di un genitore che scelse e patì, conservando a duro prezzo la sua dignità; poi, tornato in Patria, ecco un grande pudore nel rievocare quella traumatica esperienza.

Giovanni Lugaresi

Maria Luisa Daniele Toffanin
in: Fragmenta (2006)

La grande attesa

Campo di Benjaminow n. 5437
Padre, dal campo di Benjaminow
di te ormai solo echi-pallide sillabe
raccolte come reliquie
dalla casa-cuna franta per sempre.
Vi ausculta il mio tempo assorto
in filiale devozione,
il battito del tuo non detto
per quel pudore-dignità-sudario
sull'altare del dolore,
per la difesa della madre
vestale della stanza, sola.
Quanta vita, padre, si trascina
s'innalza velata celata tra le righe
e tu, da numero segnato, ti riformi intero
persona anche allora in note pregne d'umano
cerchi d'interiore trasparenza
sempre più compiuti e chiari.
Straziante elegia la lontananza
nel cubo della notte invasa
da alienanti odori rumori
e confortante angelica presenza
l'immagine baluginante ad ogni ora
di sguardi sorrisi incisi nella cavità del cuore
richiamo che chiama richiama la vita
la casa-gomitolo di speranza infinita.
Logorante la trama del vissuto
incubo di giorni umiliati arresi
nel vuoto smarrimento del proprio ego
alle fauci della fame del gelo
al raschio degli insetti
all'alito di morte sui reticoli
ma lietante il fruscio del pacco
dalle tue mani fraterne aperto
col pane benedetto dalla terra
dei tuoi padri
condiviso come una comunione.
Lietante il fruscio dell'ago-filo
tra le tue dita solerti all'amico
su mostrine ufficiali divise
cucito ricucito rispetto di sé
che salva gli IMI orlati di naufragio.
E consolante come una preghiera,
divino nutrimento all'anima
tra voi, nella camerata a sera,
la linfa-logos dei Grandi che scorre
scavata da Paci il filosofo,
captivo d'uguale destino,
voce-riaccensione di sé ed altri
in archetipi-comune appartenenza
all'umano procedere sempre
oltre il limite delle baracche
oltre lo sguardo folle del presente.














P. LEVI: "IL GIORNO DELLA MEMORIA"


SONIA GIOVANNETTI: "QUELL'ISTANTE, NELLA MEMORIA"



Sonia Giovannetti collaboratrice di Lèucade


Il nostro sguardo, lo sguardo di un poeta, è rivolto all'uomo, alla sua sofferenza, all'umanità.....

Sonia Giovannetti




MARIA RIZZI SU "LA CHIAMEREMO VITA" DI FRANCO DE LUCA


Maria Rizzi collaboratrice di Lèucade


La chiameremo Vita

Il romanzo di Franco De Luca “La chiameremo Vita” (Tullio Pironti Editore 2016) è la dimostrazione che occorre avere un nome celebre, magari quello del suo omonimo scrittore partenopeo, Erri De Luca, per vendere un milione di copie con “Montedidio”, un libro scritto in vernacolo e non accessibile a tutti.
Con quest’affermazione non intendo sminuire l’artista napoletano, ma mettere in risalto le logiche editoriali che governano il nostro paese.
In America, in Inghilterra, in Svezia, un romanzo di valore può divenire un best seller grazie al tam tam dei lettori.
In Italia si vendono i libri dei personaggi televisivi o quelli studiati a tavolino dai grandi Editori.
Il talento viene penalizzato in modo mortificante.
Ho terminato il testo di Franco e mi sono resa conto che per due giorni le immagini, i protagonisti, i personaggi, continuavano ad affollarmi la testa. Mi chiedevo come fosse possibile che un uomo umile, poco convinto delle proprie possibilità narrative, avesse potuto cimentarsi in un secondo romanzo
ancora più convincente del primo.
“La chiameremo vita” induce a pensare a un uomo anziano, che ha imparato moltissimo dagli anni, dalle esperienze, e sa trasmetterle con grazia, purezza, con l’antico pudore e con squarci di altissima letteratura.
Franco è giovane, ricorda Massimo Troisi nei modi e nell’apparente timidezza e anche nel corso di un banale incontro, sa mostrare la profondità di analisi e l’umanità, che riversa in questo romanzo senza riserve.
L’ha chiamato vita e, sorridendo, ho pensato che non avrebbe potuto avere altro nome. E’ un riassunto d’amore dei giorni e delle storie di ognuno. Ogni Autore nelle proprie opere mette molto di sé, anche se ricorre a storie totalmente inventate, credo sia fisiologico, ma l’arte di quest’Autore consiste nell’identificarsi in ogni sua creatura e, soprattutto, nella sua città.
Napoli è la ‘vita’ di questo romanzo superbo. Franco ci trascina nell’ anima di questa città particolare e rende
visibili negozi, case, vie, piazze, ristoranti. Io so come si mangia da “Giggino sopra lo scoglio”, ‘in pieno centro storico’, nel quale il mare continua a ribollire, creando gorghi e mulinelli.
Conosco la bottega di Erminio, barbiere unisex, animato da un teatrino di personaggi della miglior tradizione
cabarettistica napoletana. Ho visitato la casa di zia Ester, novella Emily Dickinson, che vive da reclusa, comprando i generi alimentari tramite il classico ‘panaro’, che a Napoli in molte zone continuano a calare dai balconi e che conserva in un ‘diario’ la storia della famiglia.
Antonio, il protagonista, professore di Lettere, si destreggia tra ‘la pazza’, ovvero Serena, dalla quale è soggiogato; Laura, l’amica di sempre, complice, intuitiva e, a tratti, misteriosa, come sanno esserlo solo le donne, la zia Ester, nella sua casa senza tempo e molti altri personaggi, che assurgono tutti al ruolo di co –protagonisti, in quanto vivi, palpitanti, magnifici…
Magnifico è Prisco, il ragazzo più asino della classe, che in realtà instaura con Antonio un rapporto alla pari e tra errori di grammatica e confusione sui classici della letteratura, ne cattura gli stati d’animo come la goccia d’ambra cattura gli insetti. Magnifici sono i vicini di casa, con la piccola Noemi, che ogni volta che incontrano Antonio si sciolgono in scuse infinite per il chiasso provocato dalla ragazzina… Magnifici i frequentatori del barbiere unisex, Bruno – Frack Sinatra e Maria Del Giudice. Il primo presume di conoscere meglio di chiunque altro il repertorio della musica napoletana e, sotto gli occhi languidi della donna, trasforma la sala del barbiere in localino trash.
Il protagonista, in apparenza frastornato, attratto dall’ambiguità, a causa di un passato irrisolto, si rivela nel corso del romanzo, un uomo fuori dal tempo, che sa attribuire alle situazioni e agli stati d’animo la giusta valenza, e sa divenire abile minatore degli scavi interiori. Viaggia nei meandri delle anime di ognuno, dando al Natale la connotazione che ha perso da sempre e regalandola a noi lettori, attoniti e superficiali.
Franco possiede il dono di un mondo interiore ricco di sfaccettature: ha la giusta dose di ‘femminino’, che gli consente di evitare ogni forma di volgarità e di superficialità; è ricco di senso dell’umorismo autentico; è puro come acqua di fonte ed è intenso, sempre più in alto rispetto al banale, allo scontato, al quotidiano.
Vola altissimo e, tra una battuta e una descrizione dettagliata, si diletta in quartine, che scrive all’impronta per gli studenti, dà lezioni sulla canzone napoletana, insegna a cucinare i cibi di Giggino e spiega vini da da esperto sommelier e rende il diario della zia Ester una sorta di secondo struggente romanzo, che permette di naufragare nella storia dei suoi nonni, nella guerra, negli amori che hanno dato origine al suo presente.
Franco scrive e non vi è tecnica nel suo stile appassionato e lirico. Sembra nato per elargire sogni, lezioni di integrità, di calore, di autenticità. Le espressioni in dialetto intarsiano come pietre preziose questo romanzo di sangue e radici.
Lo ringrazio per avermi concesso di essere talea della vita che ha narrato e gli sussurro, a fior di cuore, che mi piacerebbe da non dire saper scrivere così…
                                             
 Maria Rizzi

martedì 26 gennaio 2016

XIX EDIZIONE "PREMIO NAZIONALE MIMESIS" DI POESIA

XIX  EDIZIONE “PREMIO NAZIONALE MIMESIS” di Poesia



BANDO DI PARTECIPAZIONE

L’Associazione Culturale Teatrale Mimesis  indice la XIX edizione del Premio Nazionale Mimesis di poesia con la direzione artistica della Dott.ssa Patrizia Stefanelli.
Scadenza del bando: 15 Giugno 2016

Con il patrocinio della Provincia di Latina; con il contributo di: Comune di Itri – Assessorato alla Cultura e Edizioni Stravagario; in collaborazione con: Circolo “Smile” di Vallecrosia (Imperia), Fondazione Don Cosimino Fronzuto, Circolo I.P.LA.C, Cooperativa sociale “Arteinsieme”.
Il concorso si articola in tre sezioni:
A) Poesia inedita a tema libero: Si può partecipare con un massimo di tre poesie senza limiti di lunghezza. Per poesia inedita si intende che non abbia mai ricevuto pubblicazione: con codice ISBN, in antologie e nel WEB, fino alla notifica dei vincitori nel sito www.associazionemimesis.com 
B) Poesia edita a tema libero : Si può partecipare con un massimo di tre poesie senza limiti di lunghezza. Per poesia edita si intende che abbia ricevuto regolare pubblicazione con codice ISBN, o sia presente in antologie o nel WEB
C) Poesia dialettale a tema: “ Terra mia” . Con questo tema si intende valorizzare gli aspetti peculiari relativi alla terra delle proprie radici, ai ricordi, agli usi, ai costumi, alle tradizioni.


GIURIA DEL PREMIO

Presidente Prof. Nazario Pardini

Vice Pres. Nicola Maggiarra 
Pasquale Balestriere
Corrado Calabrò
Giorgio Linguaglossa
Candido Meardi
Ivano Mugnaini
Francesco Mulè
Segretario del Premio: Giovanni Martone
Redazione: Marco Martana
                    Barbara  Scudieri

Antonio Villa







La Giuria, coordinata da Patrizia Stefanelli, con  giudizio insindacabile, selezionerà:
Per la sezione A : 12 Finalisti tra cui i tre vincitori
Per la sezione B : 8 Finalisti tra cui i tre vincitori
Per la sezione poesia dialettale: tre vincitori
Eventuali Menzioni di Merito potranno essere conferite a giudizio del Presidente di Giuria
Sarà cura della Segreteria avvisare soltanto i poeti finalisti e vincitori tramite e-mail e telefono.
Un’antologia, edita per i tipi della casa editrice “Edizioni Stravagario”, senza oneri per i poeti, raccoglierà le liriche selezionate. La cerimonia di premiazione, che si terrà nell’ultima settimana di agosto ( la data esatta verrà comunicata appena disponibile) alle ore 21,00 nel Castello medievale del Comune di Itri (LT), prevede la lettura di tutte le liriche finaliste e vincitrici con il commento musicale di artisti di grande rilievo.
 Gli autori saranno presentati al pubblico in una breve intervista. A tutti sarà offerta una cena a Buffet nel castello.


PREMI
Sezione A poesia inedita
1° classificato: € 500, targa ricordo, pergamena con motivazione 
e 5 copie dell’antologia;
2° classificato: € 200, targa ricordo, pergamena con motivazione e 5 copie dell’antologia;

3° classificato: € 100
, targa ricordo, pergamena con motivazione e 5 copie dell’antologia.
Sezione B poesia edita
1° classificato
: Contratto editoriale gratuito con la  C E “Edizioni Stravagario” che prevede la pubblicazione di una silloge di 60 pagine in 100 copie, targa ricordo, pergamena con motivazione e 5 copie dell’antologia;
2° classificato: € 200
, targa ricordo, pergamena con motivazione e 5 copie dell’antologia;  
3° classificato: € 100
, targa ricordo, pergamena con motivazione e  5 copie dell’antologia.

Finalisti
Monile in argento della scultrice di fama internazionale Esmeralda Crea, pergamena con motivazione, 5 copie dell’antologia, una confezione di vini pregiati dell’Azienda Agricola  Monti Cecubi di Itri.
Sezione C poesia dialettale (con allegata traduzione in italiano)
1° classificato: Pregiata creazione dell’artista Massimo Patroni Griffi, pergamena con motivazione e 5 copie dell’antologia;
2° classificato: Trofeo di pregio, pergamena con motivazione
e 5 copie dell’antologia;
3° classificato: Targa artistica, pergamena con motivazione
e 5 copie dell’antologia.

Premio Speciale Stampa: Nella serata di premiazione una giuria di giornalisti ed editori assegnerà, in estemporanea, tra tutte le poesie selezionate, il “Premio Speciale Stampa” alla poesia di maggiore impatto comunicativo. Targa e pergamena con motivazione del Presidente della Giuria Stampa

Per i premi in denaro e la pubblicazione, è richiesta la presenza dei vincitori. In caso di assenza, previo accordo con l’Associazione Mimesis, saranno spedite a tutti soltanto la pergamena e 2 copie dell’antologia.

Le liriche a concorso dovranno riportare l’indicazione della sezione alla quale partecipano, essere prive di segni di riconoscimento ed essere inviate in file word.doc alla redazione del Premio al seguente indirizzo e-mail:
info@associazionemimesis.com. Contestualmente all’invio delle liriche, ciascun autore dovrà inviare:
1) modulo di partecipazione debitamente compilato presente in calce al bando. (inviare una scheda per ogni sezione); 2) copia ricevuta  versamento della quota di partecipazione prevista. Soltanto in via eccezionale, per coloro che non potessero spedire via e-mail, le liriche potranno essere inviate in unica copia, congiuntamente alla scheda compilata e alla ricevuta del versamento della quota di partecipazione, al seguente indirizzo: Sig. Giovanni Martone - Contrada Campanaro 33 - 04020 Itri (LT). In tal caso farà fede il timbro postale.

La partecipazione al premio prevede una quota di iscrizione di  € 15 per ciascuna sezione (indipendentemente dal numero delle liriche) da inviare con le seguenti modalità:
- ricarica postepay al n.°4023600622162693 intestata a Nicola Maggiarra Cod. Fiscale MGGNCL49P25E375F
- tramite Paypal all’indirizzo info@associazionemimesis.com 
- bonifico bancario verso: Associazione Culturale Teatrale Mimesis IBAN IT 04 N 01030 74000 000000658870 MPS filiale di Itri (LT). Causale: contributo Premio Nazionale Mimesis di poesia.
- in contanti o in assegno intestato a Nicola Maggiarra (esclusivamente per chi invia il cartaceo, senza alcuna responsabilità da parte dell'Associazione).
Notizie su 
www.associazionemimesis.com Numeri telefonici di riferimento: Presidente di Ass. Mimesis N. Maggiarra 3397263226 – Direttore P. Stefanelli 3475243092 –  Segretario G. Martone 3403243843

MODULO DI ISCRIZIONE
ALLA XIX EDIZIONE DEL PREMIO NAZIONALE MIMESIS DI POESIA
Da compilare e spedire all’indirizzo info@associazionemimesis.com entro il 15/06/2016


DATI ANAGRAFICI

Nome e Cognome:                    ___________________________________

Luogo e data di nascita:           ___________________________________

Indirizzo (Via-Cap-Città)        ___________________________________

*Email:                                        ___________________________________

*Telefono:                                ____________________________________

   *  (obbligatorio per essere contattati)

POESIE PER LA SEZIONE_____ (indicare la sezione alla quale si intende partecipare)

Titolo:
1      _____________________________________________________________________

2_____________________________________________________________________

3_____________________________________________________________________

LIBERATORIA PER LA PUBBLICAZIONE A STAMPA E SU WEB. ACCETTAZIONE REGOLE

Il sottoscritto dichiara che le opere presentate sono originali e frutto del proprio ingegno e acconsente, in caso di esito positivo del concorso, la lettura del testo e la pubblicazione, a stampa e su web, della poesia segnalata dalla Giuria; in ogni caso sarà sempre indicato come l’autore del testo e ne manterrà tutti i diritti. Accetto le regole del concorso di cui da bando.

Luogo e data                                      Firma
______________________                         ______________________



 AUTORIZZAZIONE AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Autorizzo l’Associazione Culturale Teatrale Mimesis  al trattamento dei miei dati personali, al fine di gestire la mia partecipazione al Premio Nazionale Mimesis di poesia. I miei dati saranno trattati secondo la normativa vigente (D.Lgs. 196/03).

Luogo e data                                      Firma
______________________               ______________________