venerdì 1 gennaio 2016

CLAUDIO FIORENTINI: "INEDITO"

Claudio Fiorentini collaboratore di Lèucade


Mi piacciono i palazzi,
vecchi, sporchi, con i muri un po’ scrostati
quelli da dove entra ed esce la gente che vedi passeggiare
in cerca di cose da comprare, da regalare o da tenere
i palazzi della gente comune
gente che incontri dal salumiere o dal giornalaio
con cui scambi uno sguardo
e poi se ne va per la sua strada, sempre.

Mi piacciono i palazzi senza giardino, attaccati al marciapiede,
con i balconi dai quali non si vedono piante, ma panni stesi
e che danno riparo quando piove

Mi piacciono i palazzi consumati,
colorati di tempo e vita passata
concepiti da un architetto
che non ha pensato alla bellezza

Quei palazzi insani che inscatolano l’esistenza proteggendola
quei palazzi mi piacciono.
Sono brutti, lo so, ma quanta vita pullula là dentro
si litiga, si ama, si cresce, ci si annoia, ci si ammala, si muore…
dentro…
e poi, da compressa e schiacciata
la vita esce e riempie il mondo senza nulla pretendere
e dove prima erano i fiori a imbellettare i campi
oggi sono i volti a colorare le strade
tra i palazzi.


3 commenti:

  1. Carissimi,

    vedo che ho avuto l’onore del primo post 2016, è un segno che interpreto positivamente, del resto la mia poesia sta prendendo suoni e ritmi diversi da GRIDO, comincia forse ad avere suoni e ritmi vicini a VITA… e vuole essere positiva, ottimista… perché così vorrei il 2016! E perché così già penso alla prossima silloge… (quella dopo la prossima ancora non so che suoni e che ritmi avrà, ma c’è tempo per lasciar sedimentare i segni del tempo)!

    Un abbraccio
    Claudio

    RispondiElimina
  2. Un grazie e un Augurio a Claudio e a Nazario !!
    leopoldo attolico -

    RispondiElimina
  3. Una poesia quasi narrativa Claudio, con tendenza, direi, minimalista. Anche se metti te stesso a raccontare, lasci al lettore il riflettere sulla possibilità di una vita bella dal di dentro, che si mette in gioco nelle strade, non cercando la bellezza dalla grazia di un fiore poiché essa è nel volto di chi vive giorno per giorno. Palazzi come persone che si accontentano del loro bagaglio di croste e di rughe, perché, secondo me, la vita è in levare. Buon anno mon ami

    RispondiElimina