IL
VOLO DEGLI AIRONI
Nessuno
di quelli
che lo dicono,
ha
visto mai
volare
gli aironi.
Nessuno
di quelli
che lo raccontano
ha
posseduto mai
donne
alte
dagli
occhi di cielo.
E’
destinato a mentire
chi profana
il raccontare
con
eccessivi entusiasmi
barocchi.
Per questo
amore mio
di
te non parlo mai.
(Da
PICCOLE CREATURE CI OSSERVANO. Bastogi. Foggia. 1994)
Giancarlo Piciarelli
Sublimi questi versi che nel tentativo di negare attribuiscono infinito valore a un amore. Il volo degli aironi è una realtà citata nelle liriche, ma poco vissuta... anch'io credo di non averli visti mai, di non conoscere i luoghi dove creano i nidi e la similitudine con coloro che narrano di amori superbi
RispondiElimina"Nessuno
di quelli che lo raccontano
ha posseduto mai
donne alte
dagli occhi di cielo".
Ha lo stesso prodigioso effetto della prima quartina. Nella vita si tende a sublimare il quotidiano, spesso per esorcizzarne gli aspetti misteriosi. Giancarlo Picciarelli, con una chiusa di velluto, lascia agli altri l'apologia e rende alla propria amata il proprio assoluto omaggio d'amore. Bellissimo lo stile. Essenziale, privo di orpelli, eppure caratterizzato dal giusto gettito d'immagini, che nel loro fulgore gemmeo, rendono omaggio alla lirica!
Grazie di tanto dono.
Maria Rizzi
Leggo e rileggo questa lirica per poter ritrovare, ogni volta, il piacere che ho provato leggendo l'ultima strofa e mi chiedo perché mi piaccia così tanto.
RispondiEliminaL'uso delle parole innanzitutto, quel coraggio di nominare l'amore (pochi scelgono di farlo), sottolineandolo con il possessivo "mio" che non credo sia da intendere come possesso ma come dolce appartenenza.
E oltre la forma, il sublime contenuto, il desiderio di tenerselo stretto quell'amore così reale e bello da temere che non sia vero.
Mi piace immaginare che il Poeta, abbia costruito l'intera lirica partendo proprio dalla impareggiabile chiusa.
Il resto lo ha già detto Maria, nel suo commento che trovo perfetto.
Grazie Giancarlo Picciarelli per il dono dei tuoi versi.
Annalisa Rodeghiero